Certe situazioni che abbiamo visto in germania, durante la notte di fine anno 2015-2016, sono state di
notevole confusione e prive di un significato per il normale ascoltatore e fruitore di programmi radio e televisivi. Insomma, le molestie ci sono state o no? Alla domanda, ad oggi, nessuno ha fornito una reale vera risposta in qualsiasi senso.
Ma sappiamo che un dato incontrovertibile ci proviene dalla Svezia, paese che a fine anni sessanta ha aperto con legge, al multiculturalismo e al meltingpot (minestrone culturale, sociale e raziale), permettendo politiche di immigrazione da qualsiasi paese del mondo.
I dati sono impietosi: gli stupri in Svezia sono aumentati in 40 anni di oltre il 400% e oltre il 90% è condotto da persone non Svedesi di origine, e per l'85% da etnie extra Europee (leggi Africane in prevalenza).
Il coro che sentiamo a vele spiegate tutti i giorni: basta con il femminicidio e con la violenza sulle donne, per lo più condotta all'interno del nucle famigliare o della relazione di coppia, non si estende mai ad incorporare questa realtà, quella delle impennate dei tassi di crimini legati a condotte di persone immigrate o in attesa di permessi o di espatrio verso altri lidi
Da notare che una recente violenza sessuale grave, perpetrata contro una donna in un centro per gli immigrati, in Svezia è stata totalmente ignorata, si dice su consiglio delle autorità, e su accordo tacito dei media main stream.
Niente contro immigrati, ma sappiamo che conseguenze ve ne sono, almeno viste le esperienze pregresse in Usa e altri paesi.