8.7.12

Il Gradiente Socio-Economico della Salute: Stress e salute.

Nei corsi di sociologia presso l'Università di Pisa, non ho mai ascoltato
durante tutti gli anni ottanta e novanta, non so ad oggi, di tutta una serie di correlazioni tra livello economico di una persona e la sua correlazione con il suo stato di salute e anche con quello che da alcuni anni si cerca di sostituire al termine Salute, cioè con quello di Benessere.
Potrei elencare almeno una ventina di punti in cui le lezioni di sociologia di Pisa sono state e forse ancora oggi sono carenti, e gravemente, e a mio parere per un fatto non dipendente dalla mancanza di preparazione dei funzionari docenti, ma questo è un altro discorso.

Allora voglio parlarvi del Gradiente Socio-Economico della salute e anche di altre implicazioni e concetti simili, spesso equivocati da certo ciarpame sociologico e psicologico.

Intanto per parlare di società e di psicologia, a mio avviso è indispensabile conoscere (e bene) il funzionamento della biologia, a livello genetico, disporre di buone nozioni di analisi matematica, bene addentri nella Teoria del caos e analisi dei Frattali. Una buona conoscenza di come un organismo si sviluppa, vale a dire l'embriologia e come interagisce nell'ambiente (conoscenze epigenetiche), sono altrettanto essenziali, e da porre su una base solida di conoscenze e implicazioni della teoria dell'evoluzione e della Sociobiologia. Diciamo che questo è il mio Background, o se volete, il mio bagaglio scientifico, e anche in piccola parte, culturale e certificato da tre lauree nelle discipline che ho citato.

Ora, prendiamo alcune frasi, che sempre ci vengono sparate in faccia ogni volta che ci troviamo ad assistere a qualche corso di aggiornamento o convegno, da parte dei solerti professori relatori, sulla relazione tra Salute e livello economico di una persona in una società evoluta come la nostra.

- Più una persona è povera e meno ha accesso alle conoscenze e a stili di vita che contribuiscono al suo benessere e quindi alla sua salute. Questo spiega perché le persone povere sono più fumatrici, bevitrici, meno leggono, meno consumano beni e servizi culturali e anche sanitari.

Analisi: ma stiamo attenti; non è forse vero che ciascun cittadino dispone di un medico di famiglia, totalmente gratuito e che può ricorrere a farmaci e cure sanitarie gratuite, dovuto all'esistenza di un servizio pubblico per tutti? Allora, come mai questa discrepanza così elevata tra certe malattie e il livello di reddito? Si spiega tutta con la storiella delle minori conoscenze eccetera? No, certamente c'è dell'altro e ormai gli studi più accurati lo hanno da tempo mostrato con evidenza.

C'è certamente un fattore importante, e nella società odierna, il fenomeno è evidente e addirittura esplosivo: il fattore è lo Stress psico-sociale che deriva dalla condizione di povertà; o in altre parole più che la povertà in sé, in un paese con servizio sanitario garantito, almeno i due terzi della varianza è costituita dal Sentirsi Povero. Il Sentirsi Povero, ossia percepirsi come persona che non può fare molto per cambiare il proprio stato socio economico, innesca uno stress di portata devastante sulla salute fisica e psicologica di una persona.
A volte questa condizione di povertà è dovuta a disturbi e malattie croniche, parzialmente o totalmente invalidanti sul piano fisico, e come si capisce, la percezione di sé che ne risulta è quella di una persona condannata ad un livello di vita senza aspirazioni, senza creatività e ambizioni personali, anche minime.

Ma questo sarebbe la stessa condizione di molte altre persone, le quali si collocano sul Mercato del lavoro come se fossero delle merci e come tali sono considerate anche da se stessi. Però è anche vero che in questo caso, tutta la marea di genti che timbra un cartellino per fare un lavoro a volte inutile, quasi sempre non creativa, dove non si realizzano condizioni di miglioramento delle qualità personali ma solo di bieco appiattimento personologico, ritraggono a fine mese una paga, una somma di denaro che consente di appianare i problemi. Il denaro può essere speso in beni materiali e servizi e anche in divertimenti e questo è un inevitabile mezzo di compensazione e di auto valutazione di sè. Sono qualcuno nella misura in cui riesco a guadagnare e ad accedere a beni e servizi, una visione mercenaria come si vede della personalità e del proprio valore.

Una delle fonti più importanti di Stress Cronico è la Qualità delle relazioni sociali, vale a dire quanta soddisfazione e auto valutazione positiva ricavo dalle persone che frequento.
Gli studi degli ultimi 30 anni dimostrano con evidenza che quanto più una società è evoluta e complessa e quanto più è differenziata al suo interno, vale a dire quanto più cresce la sua Stratificazione.
La Stratificazione Sociale è infatti la suddivisione delle persone in sottogruppi per livelli economici, di cultura, titoli di studio e tipologie di lavoro, per farla breve.
E' evidente che il tipo di vita che conduce un Bill Gates o Berlusconi non sarà certamente paragonabile a quello che svolge un professore universitario o ancor più, un falegname o un muratore.

Le relazioni che una persona come Berlusconi o Agnelli o Gates può vantare e annoverare sono qualitativamente e numericamente infinitamente differenti da quelle di un contadino o di un impiegato di banca o un usciere di scuola. Ora, che c'entra questo con il livello di salute e di benessere delle persone?

E' proprio quello che gli studi ci dicono: le relazioni sociali, cioè le interazioni con i famigliari, con i colleghi di lavoro, con i vicini di casa, con gli amici, la qualità  di queste relazioni, le loro caratteristiche di apertura o chiusura mentale, la propensione a collaborare e ad aiutarsi reciprocamente, la vicinanza e solidarietà, oltre alle facoltà materiali e conoscenze acquisite, sono fattori che modellano lo Stress Cronico, potendolo neutralizzare o minimizzare, come massimizzarlo.

E' chiaro che nella cerchia di amicizie di un professore universitario è probabile esserci altri colleghi e colleghe, medici e ricercatori, persone alto locate, direttori di banca o funzionari di stato (prefetti, sindaci eccetera) e tutto questo conduce ad un notevole effetto di protezione dallo stress derivante dal vivere in una società competitiva, piena di leggi, regole e regolamenti, dove ogni passo può essere controllato o controllabile e sottoposto a qualche verifica.

La valutazione di Sè e il senso di benessere in tali condizioni tende ad essere positiva e le persone in tali condizioni tenderanno a stabilizzare le loro condizioni in modo da congelarle e renderle accessibili alla prole, e questo utilizzando i soliti metodi in uso nelle società, da tempi immemorabili: favori personali da ricambiare, regali, sottomissione o accettazione di posizioni e usanze senza tradimenti o cambiamenti.

Questa situazione conduce inevitabilmente una società ad una selezione di tipo successorio parentale, in modo che nelle posizioni dei genitori succedono i figli, qualunque sia la posizione (funzionario statale o dirigente di impresa). E questo è vero, come effetto di risulta anche per le classi più svantaggiate, nel senso che opera per questi individui una selezione avversativa, con relazioni sociali di basso profilo, che si aprono a poche soluzioni di cambiamento e miglioramento sociale. 

Questo stesso meccanismo, ci spiega non solo il livello di salute nelle differenti persone a seconda dello stato economico ma anche una buona parte della violenza presente nelle società evolute.

La violenza sociale (furti, rapine, atti aggressivi anche gratuiti) è l'altra faccia dello Stress Psico-Sociale ma rivolto verso l'esterno. Piuttosto che riflettere verso se stesso il disagio derivante dallo stress di poche aspettative, alcuni individui, specie in età giovanile, quando gli ormoni sono elevati, rivolgono verso gli altri il loro disagio, sotto forma di violenza fisica, nel tentativo di compensare il loro stress, che li farebbe percepire in una strada senza uscita.  Non si parla del serial killer o dello psicopatico, quanto dei ragazzi delle Banlieuses parigine o di quelle delle grandi città inglesi, delle rivolte di massa e anche di piccoli gruppi, sempre devastanti, acritiche e distruttive, senza una direzione (Rebels without a cause era un film cult di fine anni cinquanta).

E' in questo meccanismo che si cela la chiave per comprendere molti fatti e aspetti della nostra società, specie di certo mondo giovanile e suburbano in generale, come i tatuaggi di appartenenza, la marcatura e controllo di quartieri eccetera.

Quanto più una società è ineguale e quanto più è stratificata, nella quale ci sono persone ricchissime, che decidono e dispongono di molte persone, godono di alta stima e considerazione e bassi livelli di stress, anche se magari sono dipendenti da potere e lavoro, che comunque sono considerate caratteristiche positive in tale società. 
Queste persone sono non più di un 10%, tutte le altre si trovano in posizione assai distante, anche se un altro 40% (professionisti, funzionari di stato e imprenditori) se la passa comunque bene. Il rimanente 50% è fatto di gente con un livello di stress assai elevato, pensate solo al timore che queste persone hanno ogni giorno di ritrovarsi a leggere una lettera che comunica che l'azienda non ha più bisogno di loro o che l'impresa ha chiuso sede o l'ha trasferita in qualche astrusa parte del globo.

E' chiaro che lo stress non è tanto elevato in chi lavora dieci ore al giorno, disponendo di conoscenze e specializzazioni, dispiego di creatività e autonomia, e buone relazioni sociali al confronto con una persona che lavora pochi mesi all'anno, il resto trascorrendolo al bar, in attesa della Cassa Integrazione e magari cercando di pensare che le cose potrebbero andare peggio. Non è con simili ragionamenti che si evita lo stress, lo sappiamo.

E' tutto? Ovviamente no, ci sono altri punti rilevanti che spiegano il diverso collocarsi delle persone su una ipotetica linea di benessere e salute, in relazione al livello di reddito e capacità di spendere. La principale consiste in un meccanismo di selezione avversativa nella fruizione delle risorse. Mi sppiego subito. Per quanto l'Italia sia come l'Inghilterra, un paese con servizio sanitario pubblico garantito a tutti i cittadini e non solo (almeno a quanto pare), questo è vero solo sulla carta, dal momento che la costituzione italica è solo un foglio di carta, al pari di altri simili costituzioni sociali.

Un esempio: Tizio deve farsi visitare al pronto soccorso per una caduta e dolore lancinante alla spalla. visitato al Pronto soccorso, dopo un paio di ore di attesa, la lastra mostra una probabile lacerazione del tendine della cuffia ma occorre una Tac per vederci meglio. Dimesso dal pronto soccorso con la fasciatura e bloccaggio dell'arto, la mattina dopo telefona per prenotare la Tac che gli viene prenotata per il primo giorno libero, vale a dire a 43 giorni di tempo. Viene da me e mi dice cosa è meglio fare- Gli dico che se veramente il tendine è lacerato occorre vedere in quale punto e operarlo nel più breve tempo possibile, altrimenti il tendine si ritira e fibrotizza, rendendo l'operazione più complicata e il recupero funzionale peggiore. Consiglio di recarsi presso la struttura privata Tal de Tali, dove opera il dottor Pinco, con la Tac in mano, eseguita a pagamento. I
l paziente è stato poi operato entro 5 giorni dall'incidente, con ottima ripresa funzionale e una spesa di 3.400 euro. Chiaro che se era un disgraziato e non avesse potuto pagarsi le spese per Tac ed intervento, si sarebbe sottoposto all'intervento dopo almeno due o tre mesi, con un intervento più complesso, in quanto i due capi del tendine non si potevano più suturare, e quindi si doveva procedere ad un impianto.

Altro esempio: Tizio chiede di essere visitato dal dottor Pinco, ma al Cup gli rispondono che il dottore in questione visita solo in libera professione presso i suoi studi, oppure che il dottor Tale non può confermare visite perché non ha dato la disponibilità dell'agenda. Ne risulta che questo signore, dovrà ritardare la visita e la probabile diagnosi e terapia, o sottoporsi a diagnosi magari da uno dei tanti medici che vengono posti a contratto per l'Ospedale, cioè entrano in ospedale per eseguire in quel giorno un certo numero di visite (a volte anche 30 o più, nel giro di 5-6 ore e tutto finisce lì: quando il paziente deve ritornare per un controllo, quasi sempre non ci sono modi di prenotare una visita con lo stesso medico, così il contrattista nuovo, dovrà ripartire da capo.

Ma ci sono altre cose: il continuo lavaggio del cervello che medici e televisioni fanno sul tipo di alimentazione e sui danni da fumo, ignorando sistematicamente il danno derivante dalle microparticelle e nanoparticelle, che ormai sappiamo essere immesse ogni minuto nell'aria che respiriamo. Addirittura, persone come Veronesi, si mettono a lavare il cervello della gente, asserendo che gli inceneritori migliorano la qualità della vita delle persone che sono in loro prossimità, e che non c'è altra scelta.
Ma il prof. Veronesi saprà senz'altro cos'è la DIOSSINA, quali effetti nefasti ha sui tessuti viventi e come si produce. Uno dei modi più semplici di produrre nanoparticelle e diossina è l'incenerimento di rifiuti: per Veronesi e certi seguaci, sembra non valere la tremenda legge dell'entropia, che nel nostro caso possiamo così declinare:- se metti dieci quintali di merda in un inceneritore, produrrai una quota di calore, acqua e qualche grammo di merda, ma di quella tremenda, che solo a respirarne una parte piccolissima, nel giro di una decina di anni ci lasci la pelle.
Vale a dire, nulla si annienta, anche quando la materia si annichilisce facendola scontrare con l'antimateria: in questo caso si genera un campo di forza tremendo, potentissimo che genera una esplosione fortissima e un calore residuo di centinaia di migliaia di gradi.
Ma questo il Prof. Veronesi, esperto in ricerca sulla genetica dei tessuti neoplastici, sembra non volerlo sapere: meglio dire che il tumore è favorito dal fumo e dal mangiare i panini di Mc Donald.



Alla prossima, al