17.1.12

L'insana psicologia degli economisti alla Lucrezia Reichlin.

Quando si ascoltano gli esperti di economia e di finanza nei programmi tv, si
 sente spesso che costoro si riferiscono a principi di psicologia del comportamento (detta anche comportamentismo), che sono datati di almeno 80 anni. Personalmente seguo la psicologia del comportamento, ma certamente devo aggiungere che il comportamentismo che mi inspira, è ben lungi da quello di Watson e Skinner, solo per fare due nomi celebri, padri fondatori della psicologia del comportamento.
La professoressa Lucrezia Reichlin, figlia del noto già partigiano, già professore di economia, già membro di spicco del Pci e poi del Pds, Pd, e infine Ds, Alfredo Reichlin, marito in prime nozze della deputata di lungo corso dell'ex Pci, poi Pds,
 poi Pd, Ds, Signora Luciana Castellina.
Il curriculum della potentissima e accreditatissima figlia Lucrezia lo potete leggere qui, sul sito di Unicredit _________________________ http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/Lucrezia_Reichlin.htm
dal momento che la professoressa ricopre una serie di mansioni ed incarichi, più tipici delle robe di amministrazione che di teoria economica e monetaria.
Noterete la povertà del curricolo degli studi, Laurea in economia e commercio, come la mia e PhD in economia presso la New York University (una delle lauree che i figli e figlie della borghesia di alto lignaggio sono sempre in prima fila per concquistarsi, potendo disporre oltre che di ottimi voti e risultati negli studi, di denaro e legami personali e familiari in grado di farli partire e arrivare nei primi poisti per la lotta della vita. E questo lo potrebbe sottoscrivere forse anche l'amico Oscar Giannino, che partendo da una famiglia torinese molto più proletaria, non era sul treno giusto per raggiungere quei titoli che sono riservati più favorevolmente ad altri).

Copio ed incollo da  ilbuio.org   http://www.ilbuio.org/?p=400
solo per farvi capire quanto fossero illusi prima e disillusi poi le persone come la signora dell'articolo, a firma Laura Ricci. Personlmente, ho avuto la fortuna di capire, come figlia di genitori operai, quanto il Pci del periodo in cui frequentavo le superiori, fosse composto da uomini e donnne pieni di snobbismo e che se ne fregavano altissimamente di quelli come mio padre e mia madre. Solo se ne riempivano la bocca e sostenevano le manifestazioni di sciopero delle Camere del Lavoro. Per il resto, tutti abbiamo avuto poi conferma di quanto fossero persone elitarie e spregiudicate nell'affermare le loro idee e persone.
E questi sono i veri motivi del fenomeno Berlusconi in politica: se devo votare per D'Alema o Walter Veltroni, tanto meglio non votare o votare per Berlusconi.

L'articolo lo trovate in fondo.

Queste persone sono (quelli come i Reichlin), persone che non soffrono di problemi di freni inibitori del loro pensiero e si permettono di darci lezioni di psicologia e magari (tramite i nipoti e figli dei figli a venire), anche di psichiatria e psicopatologia.
Così, con la sicumera e lo spocchio tipico, la decisa e cazzuta professoressa Lucrezia Reichlin ci dice che "...credo che occorra usare la mano forte, il bastone e la carota, per cambiare le regole (del gioco economico-finanziario), ...perché gli esseri umani sono reattivi agli incentivi e quindi credo che vada usata la mano forte."... Roba che mi credevo seppellita da almeno 25 anni, e invece scopro che per la Prof. Lucrezia Reichlin sono sempre pane quotidiano. Va beh...

Come vedete amiche e amici, i soliti discorsi terra, terra, che poi se li analizziamo attentamente, da diversi punti di vista e discipline (dalla pragmatica alla logica e alla semantica, per poi passare alla psicologia e alla psichiatria), ci appaiono del tutto evanescenti, privi di alcun ancoraggio, slegati da qualsiasi aspetto reale.
E' infatti del tutto evidente che le parole: crescita, mercato, società, popolazione, benessere eccetera, tanto cari alle economiste, sono dei puri concetti estranei alla vita concreta delle persone viste come singoli, che poi è l'unico modo di concepire un essere umano. Il bastone (cioè la punizione) e la carota (cioè il premio), sia pure declinati in modo sofisticato nella dialettica socio-economica, sono del tutto privi di significato concreto per le vere condizioni di esistenza di un essere umano che hannno a che fare con il chi sono, cosa faccio qui e nel mondo, chi sono le persone cui voglio bene e mi vogliono bene, dove finirò da morto.

Per una persona quindi, il mercato, l'investimento, il benessere (ricchezza materiale), non sono che dei vuoti luoghi comuni creati dagli studiosi di economia e sociologia (ma anche da certe correnti di psicologia e psichiatria), che in definitiva non possono che portare lo stesso soggetto: o a una maggiore dicotomia tra i suoi desideri e la realtà, oppure a una maggiore alienazione tra ciò che lui o lei è e ciè che si percepisce in base alle attese di sé come percepito nella sua funzione societaria (le bric à brac della socialité di Laborit, il Ciarpame della Socializzazione e socialità, come lo significava bene nel suo linguaggio).

Non che abbia qualcosa contro la signora Lucrezia Reichlin in particolare, per  carità, la sua laurea in economia e commercio e il titolo di PhD conseguito in Usa mi dicono che si tratta di persona con le carte in regola, ma mi chiedo:
ci sono decine di economisti che superano i titoli della signora e non hanno cariche negli istituti di credito, possibile che in Tv si deve lasciare spazio alle Lucrezia Reichlin, senza peraltro accennare alla sua provenienza familiare e al suo curriculum?
No, semplicemente si accende la camera e l'occhio  di bue e il personaggio viene subito certificato ed istituzionalizzato dal consensus dei maneggiatori della televisione.
Certo, a parlare di crisi, di tassi e di malefatte delle banche, quale miglior modo se non portare in Tv una insigne professoressa di economia, membro della Unicredit?
La solita operazione da manuale della televisione e di quelli di Rai3, con i loro gemelli di La7, che seguono un copiono simile. Non che da Vespa o da Santoro si scherzi, ma almeno, da un anno, Santoro non chiede più soldi pubblici.

Un ultima nota: il mio amico e collaboratore del blog, Alfredo, mi fa notare che nel corso della puntata di Ballarò, si fa vedere come le insegnati sono evasori totali, in quanto danno ripetizioni senza iscriversi all'IVA e senza fattura.
Mai parlare dei medici che lavorando nel servizio pubblico, se ne vanno tranquillamente a fare visite in ambulatori privati, autorizzati dalla asl del luogo, dove praticamente svolgono o attività intramoenia o extramoenia, che significa che se volete una visita decente, dovete pagare di tasca vostra. Inutile dire che almeno le visite extra, sono spesso senza ricevuta, si capisce. Ma non è questo il punto, lo avrete capito bene, credo. (e il grande Capo del Governo, professor Mario Monti, ha deliberato anche per il 2012 la proroga delle norme che permettono ai medici di esercitare attività intramoenia negli studi sotto casa).

Ciao, Laura De Bernardinis

(laureata in economia e commercio a Pisa, master a Siena e Milano, insegnante di economia e tecnica bancaria in un istituto commerciale).

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Storie esemplari di canaglie esemplari


Pubblicato il 13-05-2009 9:19
Alfredo Reichlin, nato a Barletta nel 1925, è stato, nell’ordine, partigiano, dirigente del “grande e giusto” Partito Comunista di Gramsci-Togliatti-Longo e Berlinguer, direttore dell’Unità a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta, fautore della trasformazione del PCI in PDS prima e in PD poi.
Nonché, come si evince facilmente dalle sue note biografiche, persecutore di rivoluzionari, sbirro fallito e degno rappresentante di una classe operaia che oggi vota a (larga) maggioranza Lega e ama tanto, molto più di quanto non fingesse in passato di amare Stalin, Silvio Berlusconi. Il clone malriuscito di un altro “amatissimo” dalla classe operaia dell’epoca, Benito Mussolini.
Una vita, insomma, quella di Reichlin, dedicata alla “causa del proletariato”.
Una vita di rinunce, di emarginazione, di sacrifici, di (relativa) povertà: come si conviene a chi ha scelto di stare dalla parte degli oppressi e degli sfruttati.
Una vita del genere per sé e per i famigliari. No, qualcuno dice di no?
Lucrezia e Pietro, figli di Alfredo Reichlin e, udite udite!, di Luciana Castellina, un’altra “dirigente proletaria” tutta d’un pezzo (di m….!), sono invece economisti “di sinistra”, anche se, come scrivono i giornali, “strizzano l’occhio sempre più al liberismo ed alle nuove teorie monetarie”.

Pochi giorni fa, Lucrezia Reichlin, figlia di tanta coppia proletaria, è entrata nel Consiglio di amministrazione di UNICREDIT come rappresentante dei soci di minoranza.
E UNICREDIT è una delle banche che affondano le radici nelle privatizzazioni che, negli anni Novanta, furono tanto criticate da Reichlin-padre, all’epoca responsabile economico del PDS, il partito cloaca erede del partito-fogna PCI.
L’altro (ram)pollo, Pietro, da parte sua, ha un curriculum molto meno impegnativo: si è limitato a studiare non a Mosca ma alla Columbia University. Oggi insegna non a Berlino Est ma alla LUISS.
Una storia esemplare, dunque, quella della famiglia-Reichlin.
Che illustra a sufficienza il grado di corruzione e di infamia del gruppo dirigente di un partito che, nato per difendere gli interessi degli sfruttati, è ingloriosamente morto per salvaguardare i privilegi degli sfruttatori.
E questa lurida gentaglia ha mandato e manda in galera o sottoterra “in nome della classe operaia” generazioni di lavoratori, di comunisti, di rivoluzionari…!

di Laura Ricci