28.12.12

Regione Toscana, la Bufala della Società della Salute.

Da almeno una decina di anni, sentiamo in convegni e conferenze i solerti politici
toscani che sventolano le future promesse e benefici della Società della Salute e abbiamo subito compreso che ci trovavamo davanti ad una delle solite sigle, slogan cui siamo abituati nel regime antidemocratico toscano. 
Basti pensare che la Asl di Massa ha compiuto nel periodo in cui assessore alla salute era l'attuale presidente della Regione (o governatore), Dott. Rossi, lo stesso periodo in cui si è cominciato a sentire di Società della salute, con cui si tappezzano i luoghi pubblici delle strutture pubbliche e convenzionate, una voragine di 150 milioni di deficit camuffati e truccati, in cui tutti si interesavano comunisticamente a prendere quello che potevano.
Ora giungono ai medici di famiglia e anche a me, le circolari con le disposizioni a risparmiare i farmaci, ad esempio il Pantoprazolo, si può segnare solo una volta al mese, salvo alcune eccezioni (come se il medico fosse una specie di ragioniere delle patologie); e questo è solo un esempio. Il governatore Rossi dichiarava che i soldi nelle casse della Regione ci sono e il debito sarà ripianato senza rinunciare a servizi pubblici, e chi ha sbagliato poi pagherà. Come se l'assessore alla Salute della regione, appunto a quel tempo il Rossi, fosse un marziano. Intanto, dopo l'esplosione della vicenda la dottoressa che ricopriva l'incarico di Assessore regionale alla salute si è dimessa: peccato che non si sia mai conosciuto il suo curriculum e da dove provenisse, e con quali criteri si è scelta.
La mia convinzione è che come i tanti personaggi che girano nelle amministrazioni, ci sono persone che contano e altre che sono messe in posti anche di rilievo ma che non contano  nulla. Penso al Dottor Rossi, un oscuro giornalista di una redazione periferica, che a sentir lui, per scopo di servizio pubblico, si è trovato in politica e ormai ai massimi livelli regionali e nazionali da quasi 20 anni.

Va bene, sappiamo che i Livelli Minimi di Assistenza non sono mai stati fissati e questo è un fatto un pochettino stridente in una regione amministrata da 50 anni da un blocco di potere asfissiante, probabilmente ultimo a cadere assieme a quello Ligure e Emiliano. Già, la Liguria, una vera e propria debacle economica, demografica, culturale e religiosa, e basta guardare alcuni indici per poterlo constatare in modo netto e con una certa compiacenza o anche gioia. 

Si perchè questa Liguria, amministrata da un blocco di potere saldato tra sindacati, operaismo e gente dei piani alti (nonchè sempre più infiltrazioni di gente da altre regioni che si impossessano delle poche attività rimaste, e spadroneggiano nell'edilizia e nell'abuso edilizio, e vedrete quanti drammi ancora si verificheranno con il maltempo in Liguria, che assieme a quel di Massa, si è lasciato costruire selvaggiamente in spregio alle condizioni ambientali.

A Viareggio, come dice il rappresentante del Movimento 5 Stelle, Lucii, si tiene da tempo una kermesse con il patrocinio della Società della salute, cui i bambini delle scuole sono invitati, con il Prof. Veronesi, (vero uomo immagine), e i vergognosi sponsor di induatrie che producono molte delle porcherie alimentari  che noi combattiamo in ogni luogo.

Il blocco tosco- emiliano - ligure è ancora ben lungi dall'essere abbattuto: troppe sono le persone inserite nella sua macchina. Genti delle cooperative, dei sindacati, dei patronati, delle associazioni di artigiani e commercianti, dei dipendenti pubblici e parastatali. Troppa la gente che continua a prendere con il minimo sforzo. Troppa anche per quelli di Grillo, cui si scrive contro sui giornali la ancora non riuscita restituzione in Sicilia dei soldi superiori a 2000 euro, come se la vicenda non fosse vergognosa per chi se li intasca senza pensare nemmeno per sogno a ridurseli.
Quando si dice fascisti, l'Oriana aveva sempre in testa la distinzione in rossi e neri, come a rimarcare che non ci sono differenze nelle menti e azioni di comunisti e fascisti. Non a caso, l'Oriana mi faceva notare che le regioni dove il fascismo era più fanatico erano anche quelle dove c'era una maggiore resistenza di tipo comunista.