18.2.19

Ancora sul doping in atletica Aggiornamento squalifiche.

Questa volta, sempre con l'aiuto del nostro consulente Lorenzi, neuroscienze Besel, parliamo di alcune topiche per utilizzare il doping. L'esempio più grossolano da fare è il farmaco conosciuto come Meldonium,  Perché gli atleti lo usano e perché possono avvantaggiarsene?
Ma guardi, il Meldonium è un farmaco dell'Est, tipicamente ha effetti come carrier di membrana e nel nostro caso, un atleta della corsa può avvantaggiarsi a motivo del blocco della conversione degli steroidi in androgeni, quindi le donne anche più degli uomini.
Se leggiamo il bugiardino del farmaco ricaviamo l'idea che è un farmaco utilizzabile per chi soffre di alcuni problemi cardiaci, in quanto il farmaco agisce da vasodilatatore e quindi permette una migliore irrorazione sanguigna dei tessuti, quindi più ossigeno al cuore ma anche ai tessuti muscolari in genere.
Questo effetto è pure presente ma ripeto, se dovessi farlo usare a un atleta della corsa, lo farei per sfruttare i sottili meccanismi a livello del mitocondrio, la centralina cellulare energetica, dove si ha un potenziamento degli effetti steroidi, con conseguente aumento di energia e forza muscolare e miglior recupero dopo lo sforzo fisico intenso. E' in sostanza un precursore nella sintesi della carnitina, che da decenni sappiamo quanto importante nel lavoro dei mitocondri.

Questa molecola non era proibita fino al 2016, in America non è nemmeno classificata dall'ente che controlla i farmaci, con la conseguenza che chi lo assumeva fino alla data in cui è stata proibita dallla Wada, era noto, perché le urine lo rivelano ma non esistevano sanzioni.
Di fatto molti atleti che ai campionati del 2015 a Baku, sono risultati positivi molti atleti al Maldonium, alcuni anche vincitori di medaglie, diciamo un 15% degli atleti partecipanti era positivo al farmaco, in vari dosaggi. Tra l'altro, questo farmaco ha la caratteristica di essere presente nei tessuti, non solo urina e reni, per molti mesi dalla sua assunzione, anche se non più attivo, quindi chi dovesse assumerlo dal gennaio 2016 sarà sottoposto a processo sportivo.

Quanto vantaggio può dare?

Beh, se fossi un saltatore in alto avrei un vantaggio sulla potenza di stacco, difficile dire quanto vantaggio, ma per un saltatore il lungo la forza e velocità di corsa può essere molto potenziata con il farmaco. Il massimo lo si ottiene nelle gare dove si consuma molta energia e si deve poi recuperarla in tempi brevi per le ulteriori batterie e sessioni. Direi che tutte le gare di corsa sono avvantaggiate, specie quelle di mezzofondo lungo, dai 3000 metri in su, dove le femmine possono giungere a una minor decadenza del testosterone che possiedono biologicamente e i maschi lo possono mantenere e innalzare ulteriormente senza assumerlo.
Di fatto gli effetti sono parzialmente simili a quelli dell'assunzione di steroidi, ma con azione su meccanismi di sintesi intermedia, e con differenti livelli di attività.

Al solito, ci sono atleti che saranno poco sensibili mentre altri avranno vantaggi notevoli, dipende dal sistema biologico che ciascun individuo rappresenta. Qualsiasi farmaco sappiamo avere effetti desiderati o meno differenti sia quantitativi che qualitativi a seconda delle persone e per questo si parla della medicina del futuro come medicina personalizzata, con farmaci creati per quella persona.

Cosa pensa dei risultati del mezzofondo?

Che dal 1977 ad oggi ci sono almeno una ventina di record mondiali, europei eccetera del tutto falsati e che molti dei risultati dei vari campionati europei e mondiali, nonché olimpici nel mezzofondo sono totalmente artefatti nei risultati e tempi. Pensiamo a quando vediamo arrivi con 4 o 5 africane e nel mezzo una atleta cinese o russa. Mi chiedo, ma che ci fa quella lì nel mezzo?
Si perché se anche ammettiamo che keniane e etiopi usino le stesse sostanze, sappiamo che possiedono geni nettamente migliori per quelle corse, quindi a parità di sostanze le africane restano comunque superiori. Può esserci l'eccezione, una tantum? Si ma la vogliamo vedere bene, controllarla bene, capisce cosa intendo.
Può essere che la Kasankina fosse un fenomeno straordinario, un campione mai più risorto in Kasakistan e forse in tutto il mondo, capace di fare un tempo che nemmeno oggi è ripetibile e dico tutto. Può darsi, ma a vederla, Kasankina non aveva niente di speciale, era un'atleta come tante, bianca slavata, con capelli castani, sicuramente dotata di buoni geni e di solida struttura fisica ma niente di più.

E i primati delle Etiopi, e di Farrah?

Ma guardi, qui abbiamo una selezione di geni eccezionale, l'eccellenza del mondo. Si tratta di geni selezionati all'interno di un piccolo nucleo imparentato di individui maschi e femmine, che sono giunti fino a noi in non meno di 50 mila anni. Capisce? Questa gente se la prende a dieci anni e la mette a correre su sentieri polverosi e aridi, a piedi nudi, probabilmente farà venire la lingua di fuori a atleti adulti. C'è una selezione genetica e famigliare per muscoli, resistenza alla fatica, alla disidratazione, la tremenda e spaventosa capacità di recupero, la durezza della pelle e dei tendini, che si usurano più lentamente eccetera. Insomma, sembrano come noi ma in realtà sono macchine per correre e forse nemmeno loro lo sanno.
Per concludere, se anche prendessero delle robe che innalzano le prestazioni, le cose ritornano comunque al loro posto, i più forti restano i più forti, solo che durano più a lungo, tutto qui.
Faccio sempre l'esempio di Pamela Jelimo, arrivata a una finale olimpica e vinta con una facilità estrema, senza aver fatto che poche gare competitive, completamente estranea al mondo del professionismo, anche se poi per un anno ha sfruttato tutto quello che poteva.
Ritornata a correre, va in finale alle olimpiadi e arriva quarta, battuta da una russa, la Semenya, tipico intersex naturale e un'altra russa, che gli ha sfilato il posto per qualche centesimo, sulla linea finale.
Poi, abbiamo visto come sta finendo, che le russe lì non ci dovevano essere e la Jelimo era di nuovo la vincitrice, con l'eccezione della Semenya che però vanta da intersez un alto tasso di testosterone naturale. Una gara completamente falsa, in cui solo tra altri anni sapremo realmente come era andata, o meglio non lo sapremo più, perché a parte Jelimo e Semenya, tutto il resto è avvolto in una nube di sospetti di decisioni del Cio, dei tribunali internazionali eccetera. Di certo è che le russe erano delle cheat, avendo cercato di sostituire l'urina, l'altra non sappiamo ma è nella lista, attendiamo ancora qualche decina di anni. Tre russe in finale, una vince e due sono squalificate meno che una, non vi sembra che qualcosa stoni?
D'altro canto, come dice Mc Coughlan, a dare la medaglia a quelle indietro si corre il rischio di darle a gente che poi sarà squalificata per doping o frodi varie a loro volta.

Ad ogni modo, sono del parere che se i termini per la validità dei campioni conservati, sarà assai lunga, anche oltre i 10 anni, molti biologi metteranno a punto delle tecniche per scopriredelle frodi che attualmente non sono scoperte. Ricordo che lo scandalo Festina e Eposcoppiò quando un laboratorio di annalisi francese, presso cui si inviavano i campioni di urina, mise a punto una tecnica per  scoprire l'Epo di derivazione umana, attraverso un marker che fino a quel momento non si conosceva. Rianalizzando i campioni di urina conservati nei frigoriferi, si scoprì le varie truffe, tra cui Armstrong e compagnoia.
Ricordo che Armstrong iniziòcon uso di sostanze non consentite per scopi terapeutici, quindi con esenzione, TUE.  Uso Terapeutico Esentato.
Elvan Abeylegesse sta per perdere due medaglie d'argento olimpiche e una dai Campionati del Mondo, dopo essere stato bannato per due anni dalla Federazione di atletica turca per il doping.
Il 33enne naturalista etiope è stato uno dei 28 atleti per i quali sono state rivelate scoperte avverse dall'Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica (IAAF) l'anno scorso, dopo aver ricontrollato campioni dei Campionati Mondiali 2005 e 2007.
Abeylegesse è arrivato secondo a Tirunesh Dibaba, in Etiopia, nel Campionato Mondiale IAAF del 2007 a 10.000 metri ad Osaka. Sembra certa di perdere quella medaglia, il che significa che il suo argento andrebbe alla medaglia di bronzo originale Kara Goucher degli Stati Uniti, con il britannico Jo Pavey che si impossessa del bronzo.
Ci si aspetta anche che vengano tolte le medaglie olimpiche da 5.000 metri e 10.000 milioni di argento che Abeylegesse ha vinto a Pechino nel 2008, entrambe le volte in seguito a casa di Dibaba. Il primo andrebbe a Shalane Flanagan degli Stati Uniti e il secondo a Meseret Defar, in Etiopia.
La Linet Masai del Kenya avrebbe quindi conquistato la medaglia di bronzo nei 5.000 metri, e il terzo posto nei 10.000 metri sarebbe andato a Sylvia Kibet, anch'essa del Kenya.
L'Abeylegesse è sfuggita a un divieto di quattro anni più lungo perché quella sanzione è entrata in vigore solo quando l'Agenzia mondiale antidoping ha introdotto nuove regole il 1 ° gennaio 2014. La decisione di sospendere Abeylegesse, tuttavia, è stata criticata dal suo manager Önder Özbilen dopo che la settimana scorsa ha lanciato un ricorso alla Corte Arbitrale per lo Sport e ha intentato un'azione legale contro la IAAF a Monaco, rivendicando "guasti tecnici" nella sua analisi retrospettiva.
"Elvan non ha mai usato una sostanza proibita; la decisione della IAAF si basa sull'interpretazione, non sui fatti ", ha detto all'agenzia Anadolu. "La decisione della Commissione Disciplinare della Federazione Atletica Turca è illegale mentre è in corso il caso a Monaco." 
Özbilen ha affermato che un rapporto preparato da un esperto di doping ha trovato otto incoerenze nella decisione della IAAF su Abeylegesse. Abeylegesse ha negato di aver mai usato droghe per migliorare le prestazioni.  "Non ho usato una sostanza [vietata] e non ho mai pensato di prenderne una", ha detto  all'agenzia Anadolu . 
Abeylegesse ha vinto anche una medaglia di bronzo nei 5.000 metri ai Campionati Europei 2006 a Göteborg e ha vinto l'oro in entrambi i 5.000 e 10.000 a Barcellona quattro anni dopo. La sua sospensione è l'ultimo colpo alla reputazione dell'atletica in Turchia. All'inizio di quest'anno, Aslı Çakır Alptekin è stata privata della medaglia d'oro olimpica che aveva vinto nel 1500 a Londra 2012 a causa di incongruenze nel suo passaporto biologico da atleta (ABP). Il mese scorso è stato riferito che Gamze Bulut, il compagno di allenamento di Alptekin e la medaglia d'argento, aveva anche fallito un test dopo l'analisi del suo ABP.
Nel 2013 Nevin Yanıt, il campione turco doppio europeo di 100 m ostacoli, è stato bannato per due anni dopo i test positivi per gli steroidi anabolizzanti. È stata una delle 31 atlete turche bandite nel 2013, tra cui il lanciatore di martelli Eşref Apak, la medaglia d'argento olimpica del 2004.
All'epoca, il presidente della IAAF, Lamine Diack, aveva avvertito la Turchia che il suo scarso record nel doping minacciava di minare la candidatura di Istanbul a ospitare le Olimpiadi e le Paraolimpiadi del 2020. È emerso l'anno scorso, tuttavia, che due dei figli di Diack avevano tentato di corrompere Alptekin, così la IAAF avrebbe aiutato a coprire il suo positivo esame della droga e le avrebbe permesso di mantenere la sua medaglia d'oro olimpica. 

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26 feb 2017 - Ancora nell'occhio del ciclone. Mo Farah e il suo chiacchieratissimo coach Salazar sono tornati sotto la lente di ingrandimento, come due anni 


4 ago 2017 - A former Team GB Olympian who knew Mo Farah from junior athletics says dopingallegations are inevitable because of the company he keeps.

Il solito tema dell'esenzione dai controlli per uso terapeutico di sostanze dopanti TUE.

Team Sky
“The Therapeutic Use Exemption (TUE) process, as set out by UKAD, is ‘a means by which an athlete can obtain approval to use a prescribed prohibited substance or method for the treatment of a legitimate medical condition’.
“Applications made by Team Sky for TUEs have all been managed and recorded in line with the processes put in place by the governing bodies. “Team Sky’s approach to anti-doping and our commitment to clean competition are well known.”



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Montgomery, era il record del doping

Lo chiamavano confidenzialmente "The clear", il pulito, perché per anni è stato il fedele compagno di tante presunte gesta atletiche negli sport più disparati: dall' atletica al baseball, al tennis. Consentiva, infatti, di essere "puliti", cioè di svicolare fra le maglie dell' antidoping. Ma questa volta il Thg, il famigerato tetraidrogestrinone, l' anabolizzante prodotto dalla californiana Balco, è costato caro a chi lo usava per barare. Il Tas, il tribunale arbitrale dello sport di Losanna, ha inflitto due anni di squalifica all' ex recordman dei 100 Tim Montgomery, cancellando i suoi risultati ottenuti a partire dal 2001, tra cui l' ex primato del mondo, 9"78 ottenuto il 14 settembre 2002 ad Atene, e battuto solo nel giugno scorso dal giamaicano Asafa Powell (9"77).

L' americano dovrà anche restituire tutti i premi in danaro guadagnati con la frode del doping. Punita con la stessa sanzione Chryste Gaines, membro del quartetto Usa 4x100 oro ad Atlanta '96. Una pena inferiore alle attese, ma comunque certa e pesante. L' Usada, l' agenzia antidoping americana, aveva chiesto 4 anni, ma il tribunale svizzero ha spiegato come per i due atleti non si fosse trovata una prova assolutamente certa di colpevolezza, ma solo testimonianze, sia pure molto convincenti. Nessuno dei due è mai stato trovato positivo alle analisi antidoping, e per questo la sentenza del Tas è una pietra miliare nella storia della lotta al doping: una testimonianza attendibile, da ieri, equivale a un test positivo. Per Montgomery, 31 anni il prossimo 25 gennaio, è il capolinea della carriera. Come per la Gaines (34). «Sono finito», ha commentato lo sprinter Usa inchiodato dalla confessione della velocista Kelly White. Lo scandalo Balco era emerso nel giugno del 2003, quando al laboratorio dell' Usada pervenne una siringa anonima contenente Thg. 
Si seppe poi che a spedirla era stato Trevor Graham, coach di molti assi dell' atletica (oggi allenatore di Justin Gatlin, olimpionico dei 100), fra cui la tre volte campionessa olimpica Marion Jones. Nell' autunno di quell' anno gli uffici della Balco, proprietà dell' ex cantante jazz Victor Conte, furono perquisiti dalla polizia americana e si scoprì una lunga lista di "clienti" eccellenti.