consegnare alla storia dei record un risultato ottenuto da un atleta comunque implicato con fatti di doping, diretto, cioè con campioni test positivi oppure tramite ricorso a trucchi per alterare i campioni, sostituendoli, diluendoli o alterandoli o negandoli.
Mentre tutti i risultati acquisiti potranno essere rivalutati con sottoposizione dei campioni conservati nei frigoriferi, a nuovi test, con le più recenti metodiche, in grado di scoprire sostanze illecite che fino a pochi anni fa non si potevano riconoscere.
ll presidente della IAAF Sebastian Coe ha detto lunedì: 28.4.2017
" Mi piace perché sottolinea che noi [enti di governo degli atleti] abbiamo messo in atto sistemi di controllo antidoping e tecnologia più robusti e più sicuri di 15 o anche di 10 anni fa. Ci saranno atleti, detentori del record attuale, che sentiranno che la storia che stiamo ricalibrando richiederà qualcosa di diverso da loro, ma penso che questo sia un passo nella giusta direzione e, se organizzata e strutturata correttamente, abbiamo buone possibilità di riconquistare la credibilità in questo settore " .
La stampa inglese ha messo in rilievo le risentite proteste di dame Paula Redcliff e Johnathan Edwards, entrambi record mondiali, i quali hanno detto che non trovano giusto che i record del mondo attribuiti possano essere riconsiderati.
Ma di cosa hanno paura? Se questa gente era pulita (clean), cosa ha da temere se i loro campioni di urine sono riesaminati con nuove metodiche? Coda di paglia? qualche titolo di baronetto e contessa sta per cadere o non essere assegnato?
Comunque sono in buona compagnia.
Sotto la lente, solo per fare nomi, ci sono El Guerrouj con i suoi mitici record dei 1500 e seguenti, nonché le medaglie olimpiche vinte, che anche se non passibili di retest dei campioni, perché oltre i dieci anni, sarebbero automaticamente squalificate agli occhi del mondo se risultassero positivi i test dei prelievi al momento dei WR.
Kenenisa Bekele, Saif Saaeed Shaheen, Kevin Young, Javier Sotomayor, Mike Powell, Jonathan Edwards, e altri record del settore lanci.
Donne:
Florence Griffith Joyner, Marita Koch, Jarmila Kratochvílova, Paul Radcliffe, Yuliya Pechonkina, Stefka Kostadinova, Galina Chistyakova, Inessa Kravets, Jackie Joyner-Kersee, e altre settore lanci.
A questo punto mi chiedo, su questo terreno perché non ricontrollare tutto quello che si può testare di importante? Ad esempio oltre ai risultati delle olimpiadi e campionati mondiali e di area, perché non controllare i campioni dei meeting più importanti?
Tutti noi sappiamo che in occasione degli eventi olimpici e mondiali è più difficile beccare un test positivo mentre nei meeting si tende a sbracare.
Ad es. perché non si ricontrollano i campioni delle finaliste dei 100m donne delle olimpiadi del 2004? Chi può credere che una atleta dai tempi di lumaca come la Nesterenko può correre ìin 10,92 in batteria e vincere la finale in 10,93? IO non la bevo e voglio vederci chiaro e credo che sarà bene che si veda chiaro, pena la credibilità dell'atletica e delle olimpiadi.
Chi può credere che una Dorio può vincere le olimpiadi del 1984 a Los Angeles? Vediamo i retest dei supoi campioni e delle altre finaliste, poi se tutto fila liscio ci crediamo.
Sono solo esempi, ne possiamo fare a decine e decine.
Sempre su questa linea di pensiero, ci chiediamo cosa permette a un atleta che fa 9,75 di passare a 9,50?
Sapete cosa sono in termini di spazio questi due decimi? Valgono quasi due metri. Praticamente significa correre 98m e non 100, per vederla sotto un altro aspetto.
Lo ripeto, per me non si spiegano questi due decimi, non riesco a trovare un motivo genetico, costituzionale, biomeccanico e di training che mi spieghi questa differenza.
Anche il 10,63 di Dafne Schippers non lo capisco molto.
Una atleta molto dotata, con riflessi eccelsi, velocità notevole ma con frequenze molto lente, fa tempi attorno ai 22,20, con punte vicino ai 22 netti. Poi, di colpo vediamo apparire tempi di 21,80 e poi il record europeo e vicino al record intramontabile e super sospetto della Griffith di 21,63, terza prestazione mondiale di sempre, dopo 21,34 e il 21,62 della super dopata Marion Jones. Poi, Elaine Thompson la rivale di Schippers ha un 21,66 , Allyson Felix un 21,69 del 2012 e addirittura un 21,87 nel 2007.
Noto, che dopo le recenti pulizie prese dal 2016, per Londra e seguenti, i tempi di quasi tutte le gare in linea sono saliti tutti: la velocità di due decimi di media, i 400 di quasi mezzo secondo, idem mezzofondo e fondo, saliti di un secondo fino a 4 secondi di media, sempre ad alto livello.
Dal 2017 vedo Elaine Thompson e Frazier Pryce vincere, quando ce la fanno, con tempi superiori di un decimo o due a quelli di un paio di anni prima, per non parlare della Schippers, che nelle poche gare che vince, lo fa con tempi superiori ai suoi migliori di oltre 3 decimi. C'è la La Lou in crescita e anche la Haure, ma si tratta di aspetti legati alla curva di rendimento. Comunque La Lou e le altre, vincono i Diamond League tranquillamente con 9,90 e 22,10.
Anche i maschietti vedo che a parte qualche fiammata attorno ai 9,85 e 19,85, vincono le diamond con tempi ben superiori, vicini ai 9,95 e 20,05 o superiori.
Il mito di Bolt era Asafa Powell, sui amico e una specie di fratellone maggiore. Hanno fatto molte gare assieme, prima che salisse la super star Bolt, e Asafa era lui il re dello sprint.
Poi c'è stata la vicenda della medicina, e comunque Powell corre ancora su tempi attorno ai 19,95, ora che Bolt ha terminato la sua parabola sportiva.
Per me anche i migliori tempi di Powell quelli dei suoi primi anni, erano molto da attenzionare e non dubito che lo siano stati, per quanto con esiti negativi. Lo ripeto, se uno gira attorno a tempi medi di 9,90, posso credere che sia pulito, 9,80 è sospetto, 9,79, con vento nullo è fortemente sospetto.
Se fossi il coach di simili atleti, vorrei che si fermassero attorno a prestazioni costanti di 9,98-9,95. Forse vincerebbero poche gare ma sarebbero sempre dentro ai primi tre e i sospetti non ci sarebbero.
Schippers ha dato a me ed ad altri amici, l'impressione che a volte lasci andare gli ultimi venti metri di corsa, come a volersi accontentare anche di posizioni tra il secondo e quarto posto. A meno di una preparazione sbagliata, che non la porta ad esprimersi con piena potenza fino alla finish line. Non sempre, ma almeno nei 200m a volte l'impressione è assai netta. Abbiamo guardato tutte le sue gare sui 200m della stagione 2018 e questo è quello che abbiamo ricavato.
D'altronde, anche nelle indoor la Schippers a inizio 2019 l'abbiamo vista partire benissimo per poi cedere subito da gente che ha frequenze come mulinelli, mettendosi in un gioco per lei senza alcuna possibilità non solo di vincere ma nemmeno di arrivare seconda, beccandosi in soli 50m almeno 3-5 centesimi. Se poi le altre partono alrettanto bene, le infliggono in 60m quasi 8 centesimi.
Non ho dubbi che le gare dal 2017siano simili a quelle che farebbe un atleta pulita, almeno per i tempi.
Vorrei ricordare che le accuse di doping a Marion Jones e al suo compagno, Tim Montgomery non sono mai derivate dall'emergenza di test positivi quanto dal fatto indiziario che gli esami mostravano dati compatibili con assunzione di epo e steroidi. Poi loro hanno ammesso l'uso personale, ma quando furono accusati e sospesi non esistevano test positivi contro di loro, solo indizi.
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Piaccia o no, l'ombra del doping è proiettata sull'atletica. Il campione della maratona di Rio Jemima Sumgong è diventato l'ultimo atleta a fallire un test antidroga per EPO, con credibilità e fiducia che continuano a sprofondare in nuove profondità. Piuttosto che elogiare nuove esibizioni, il successo strabiliante viene trattato con un'alzata di spalle - e questa è una conseguenza diretta di un flusso di storie di droghe.
Eliminare i vecchi record contribuirebbe a ottenere riconoscimento per gli atleti, in particolare le donne sprinter e lanciatori, che stanno potenzialmente inseguendo standard impossibili. C'è una grossa ricompensa per aver infranto i record mondiali, che si tratti di premi in denaro o accordi di sponsorizzazione, e ci sono alcuni eventi con una risibile riserbo.
Non viviamo improvvisamente in un'epoca d'oro di atletica pulita. Solo perché congelate i campioni di doping, ciò non significa che riuscirete a catturare tutti i trucchi, anche se, ovviamente, è un grande passo avanti. Le rivelazioni sul doping sponsorizzate dallo stato intorno alla Russia e l'apatia / incapacità del Kenya nell'affrontare la loro attuale crisi, mostrano quanto l'atletica sia lontana dal dichiarare uno sport pulito. Pulire frettolosamente i record non farà altro che imbarazzare in futuro, anche con i nuovi criteri.
Inoltre, qual è il punto? Dato che gli attuali record del mondo devono ancora essere smentiti, le persone continueranno a confrontare i futuri marchi con l'ensemble precedente. Non è che spariranno dalla memoria.
E comunque, c'è un'altra soluzione: vietare trucchi per la vita. È davvero così semplice. Mentre la minaccia di avere un record mondiale non ratificato potrebbe non spaventare un potenziale guastafeste, una politica senza senso che rimuove immediatamente tutti i trucchi potrebbe farli riflettere due volte.
Con ulteriori segnalazioni da Reuters
Questa gara è probabilmente quella che ci mostra cosa sono gli effetti del doping ad alto livello. Fatta eccezione per la Bryzhina, che vista di persona a Roma l'anno prima di questa gara, si vedeva subito che possedeva muscoli di puro acciaio, fisico non appariscente, femminile e aggraziato ma con muscoli che si intravvedevano sotto la pelle, veramente impressionanti per essere proporzionati e non gonfiati.
E' per me, l'atleta più grande nei 400m di tutti i tempi.
Per la cronaca compì il suo giro in 47,94, vero record mondiale.
Si noti le due differenti modalità di corsa, dove la Bryzhina tiene le ginocchia molto più alte rispetto alla Griffith, che specie negli ultimi 100m è completamente al gancio, come si dice. Dire che i record della Griffith si devono alla sua eccezionale biodinamica e meccanica di corsa è una scelleratezza, dal momento che la Bryzhina corre in modo assai migliore da questo pdv.
Nemmeno la Koch correva così bene ed elegante come lei, ripeto, nessuno era alla sua altezza, una tecnica perfetta di potenza, elasticità e dinamica. Alla fine, sommando passo dopo passo, la Br. risparmia una quantità di energia che distribuisce meglio su tutto il percorso. Poi ci sono i geni buoni, il carattere, probabilmente d'acciaio e la qualità del tessuto muscolare e della componente respiratoria che favorisce anche il recupero intra gara e post-
Quando parlo di recupero di energia durante la gara (parlo dai 200m in su), poche persone al mondo sanno di cosa parlo e cosa significa e meno ancora di come si può realizzare e migliorare, almeno quando è possibile farlo.
Ma queste cose sono strumenti del mestiere e non è il caso di dirne qui.
Questa gara è probabilmente quella che ci mostra cosa sono gli effetti del doping ad alto livello. Fatta eccezione per la Bryzhina, che vista di persona a Roma l'anno prima di questa gara, si vedeva subito che possedeva muscoli di puro acciaio, fisico non appariscente, femminile e aggraziato ma con muscoli che si intravvedevano sotto la pelle, veramente impressionanti per essere proporzionati e non gonfiati.
E' per me, l'atleta più grande nei 400m di tutti i tempi.
Per la cronaca compì il suo giro in 47,94, vero record mondiale.
Si noti le due differenti modalità di corsa, dove la Bryzhina tiene le ginocchia molto più alte rispetto alla Griffith, che specie negli ultimi 100m è completamente al gancio, come si dice. Dire che i record della Griffith si devono alla sua eccezionale biodinamica e meccanica di corsa è una scelleratezza, dal momento che la Bryzhina corre in modo assai migliore da questo pdv.
Nemmeno la Koch correva così bene ed elegante come lei, ripeto, nessuno era alla sua altezza, una tecnica perfetta di potenza, elasticità e dinamica. Alla fine, sommando passo dopo passo, la Br. risparmia una quantità di energia che distribuisce meglio su tutto il percorso. Poi ci sono i geni buoni, il carattere, probabilmente d'acciaio e la qualità del tessuto muscolare e della componente respiratoria che favorisce anche il recupero intra gara e post-
Quando parlo di recupero di energia durante la gara (parlo dai 200m in su), poche persone al mondo sanno di cosa parlo e cosa significa e meno ancora di come si può realizzare e migliorare, almeno quando è possibile farlo.
Ma queste cose sono strumenti del mestiere e non è il caso di dirne qui.
un'occhiata a Victor Conte sul sito TFNews. Suggerisce che Salazar, Rupp e Farah; Jeter, Jason, Richardson e John Smith; Bolt, Blake e Glen Mills sono TUTTI "sporchi" ma i poteri non vogliono esporli perché distruggeranno il "Movimento Olimpico". Afferma che la dichiarazione è stata fatta dal capo della WADA.
Non so se sia una cosa vera ho una invenzione di Conte.
Shally Ann Frazier, come si vede, (dati IAAF), passa da tempi del tutto banali fino al 2007, il suo migliore era un PB 11,37, a vincere a Beijin con un bel 10,78, che possiamo tradurre in un 4 metri in meno di differenza. Io non so spiegarmelo con i criteri e le conoscenze tecniche che possiedo. Qualcosa mi manca e credo che un giorno lo sapremo tutti.
2007 PB 11,37
2008 PB 10,78 con una differenza di mezzo secondo, non so se mi spiego, si tratta di sei passi in più, cioè di 5 metri di differenziale, praticamente un rendimento di più del 6% in 12 mesi, una roba da fantascienza.
Un atleta di altissimo livello con cui ho lavorato, ha ottenuto un miglioramento simile in 3 anni, passando da 10,28 a 9,94 e con grande sofferenze e faticate, lavorando con carichi e staccate degne di ercole, ottenendo poi tempi medi attorno ai 10 netti (atleta di sangue misto, ottimi geni) e finendo per ottenere in carriera un PB assoluto di 9,91, nei 200 di 19,94. Attualmente è sempre nei maggiori circuiti con tempi medi di 10,15-10,20, lo si riconosce perché apparentemente è poco muscolato sui dorsali e braccia, rispetto ai colored puri. Ma ha un rapporto massa grassa massa magra di assoluta eccellenza, tendini solidissimi, fasce che non si sono mai ingrippate, anche durante i training più duri, lunghezza notevole delle coppie muscolari delle gambe, veramente costituzionalmente dotate per la corsa veloce, con alta presenza di fibre veloci, con una reattività eccelsa. Mai infortunato, almeno non seriamente e lo stato dei suoi tendini è ancora molto valido.
Aiutato con diete a base di biberon da mezzo litro con proteine, frullate con banane, limoni, arance e con aggiunta di dosaggi precisi di sali minerali e microelementi e metalli. Sempre acqua deacidificata, e quantità industriali di petti di pollo lesso e filetti di tonno. Chili di frutta e verdure sempre forniti omogeneizzati e crudi, dentro biberon da mezzo litro, sempre con gli additivi e sali. Ho sempre aggiunto piccole quantità di ac. salicilico nel biberon, per ridurre le infiammazioni, prevenire i dolori e mantenere una buona protezione della fluidità sanguigna.
In pratica quasi il 90% dell'alimentazione viene assunta tramite biberon semisolidi omogeneizzati di proteine e frutta e di sole frutta e verdure, con noci e mandorle, ribes e altri frutti e radici orientali, più additivi vari da selezionare su test ematici.
Sempre poi le flebo di plasma e di fisiologica con dentro antinfiammatori e tutta la serie delle vitamine, sali, e altre sostanze utili all'ossigenazione e detossicazione. Qui si usa Ketoprofene, per l'azione antidolorifica e antinfiammatoria, a volte anche cortisone e antiacido.
Il vantaggio è che con i biberon l'atleta si trova la digestione semplificata al massimo, velocizzata e ben assimilata.
Poi controlli di sangue e urine ogni 10 giorni per ottenere le indicazioni necessarie per le integrazioni dietetiche e farmacologiche da eseguire.
Quindi, quando questo atleta era alle olimpiadi e ai mondiali, ricordo che nessuno lo vedeva alla mensa, e ti credo: se ne stava tranquillamente in giro, con il suo zainetto con dentro i vari biberon e i liquidi deacidificati.
Confesso, non gli ho mai impedito di fumarsi due sigarette al giorno, per rilassarsi e a volte, anche una bibita degassata tipo cola. Essendo libero, non gli permettevo però di rientrare mai oltre la mezzanotte al sabato sera e sempre che non facesse casini con le ragazze, che lo seguivano come le mosche sul miele.
Massaggi due volte al giorno, controllo dell'osteopata e del chiropratico due volte a settimana, esami ogni dieci giorni di regola, a volte ogni cinque.
Shally Ann Frazier, come si vede, (dati IAAF), passa da tempi del tutto banali fino al 2007, il suo migliore era un PB 11,37, a vincere a Beijin con un bel 10,78, che possiamo tradurre in un 4 metri in meno di differenza. Io non so spiegarmelo con i criteri e le conoscenze tecniche che possiedo. Qualcosa mi manca e credo che un giorno lo sapremo tutti.
2007 PB 11,37
2008 PB 10,78 con una differenza di mezzo secondo, non so se mi spiego, si tratta di sei passi in più, cioè di 5 metri di differenziale, praticamente un rendimento di più del 6% in 12 mesi, una roba da fantascienza.
Un atleta di altissimo livello con cui ho lavorato, ha ottenuto un miglioramento simile in 3 anni, passando da 10,28 a 9,94 e con grande sofferenze e faticate, lavorando con carichi e staccate degne di ercole, ottenendo poi tempi medi attorno ai 10 netti (atleta di sangue misto, ottimi geni) e finendo per ottenere in carriera un PB assoluto di 9,91, nei 200 di 19,94. Attualmente è sempre nei maggiori circuiti con tempi medi di 10,15-10,20, lo si riconosce perché apparentemente è poco muscolato sui dorsali e braccia, rispetto ai colored puri. Ma ha un rapporto massa grassa massa magra di assoluta eccellenza, tendini solidissimi, fasce che non si sono mai ingrippate, anche durante i training più duri, lunghezza notevole delle coppie muscolari delle gambe, veramente costituzionalmente dotate per la corsa veloce, con alta presenza di fibre veloci, con una reattività eccelsa. Mai infortunato, almeno non seriamente e lo stato dei suoi tendini è ancora molto valido.
Aiutato con diete a base di biberon da mezzo litro con proteine, frullate con banane, limoni, arance e con aggiunta di dosaggi precisi di sali minerali e microelementi e metalli. Sempre acqua deacidificata, e quantità industriali di petti di pollo lesso e filetti di tonno. Chili di frutta e verdure sempre forniti omogeneizzati e crudi, dentro biberon da mezzo litro, sempre con gli additivi e sali. Ho sempre aggiunto piccole quantità di ac. salicilico nel biberon, per ridurre le infiammazioni, prevenire i dolori e mantenere una buona protezione della fluidità sanguigna.
In pratica quasi il 90% dell'alimentazione viene assunta tramite biberon semisolidi omogeneizzati di proteine e frutta e di sole frutta e verdure, con noci e mandorle, ribes e altri frutti e radici orientali, più additivi vari da selezionare su test ematici.
Sempre poi le flebo di plasma e di fisiologica con dentro antinfiammatori e tutta la serie delle vitamine, sali, e altre sostanze utili all'ossigenazione e detossicazione. Qui si usa Ketoprofene, per l'azione antidolorifica e antinfiammatoria, a volte anche cortisone e antiacido.
Il vantaggio è che con i biberon l'atleta si trova la digestione semplificata al massimo, velocizzata e ben assimilata.
Poi controlli di sangue e urine ogni 10 giorni per ottenere le indicazioni necessarie per le integrazioni dietetiche e farmacologiche da eseguire.
Quindi, quando questo atleta era alle olimpiadi e ai mondiali, ricordo che nessuno lo vedeva alla mensa, e ti credo: se ne stava tranquillamente in giro, con il suo zainetto con dentro i vari biberon e i liquidi deacidificati.
Confesso, non gli ho mai impedito di fumarsi due sigarette al giorno, per rilassarsi e a volte, anche una bibita degassata tipo cola. Essendo libero, non gli permettevo però di rientrare mai oltre la mezzanotte al sabato sera e sempre che non facesse casini con le ragazze, che lo seguivano come le mosche sul miele.
Massaggi due volte al giorno, controllo dell'osteopata e del chiropratico due volte a settimana, esami ogni dieci giorni di regola, a volte ogni cinque.
Le prove di corsa e di spinta al passo erano esegite ogni mese sul tappeto rullante, con i punti delle gambe simmetrici collegati ai sensori, e poi elaborati al PC, specie la pressione sulla pedana, che era importante per capire la dinamica di corsa ottimale per lui. Ci sono volute settimane, che dico, mesi di prove prima di ottenere un rendimento migliore e stabile e per capire come migliorare con gli esercizi specifici alle macchine, decidere il tipo di movimenti, i contromovimenti e i carichi e numero di ripetizioni e velocità di esecuzione, altrimenti, se non si ottimizzano, gli esercizi sono poco efficienti, pur faticando molto lo stesso.