Questo articolo non si riferisce a fatti politici o criminali ma alla tecnica di controllo mentale denominata Psyop.
Psyop, uguale Psychologic operation.
Premessa: Nel 1974, dopo la clamorosa sconfitta della Dc sul divorzio, Moro iniziò a parlare in termini favorevoli alla possibile alleanza con il Pci, al punto che il governo Andreotti del 1976 si è retto con l'astensione (non opposizione o opposizione costruttiva, secondo il linguaggio criptico e contorto in uso nel Pci), degli uomini del Pci, Berlinguer in testa. La faccenda preoccupò non poco il governo americano, amministrazione Ford, che invitò Moro a New York, dove si trovava Kissinger, al famoso albergo Waldorf, in cui sembra che a detta di Galloni e della moglie di Moro, che non erano opresenti al colloquio, ma hanno poi partecipato delle sue reazioni, Moro fu pesantemente minacciato sul piano personale da Kissinger. Grazie al grande Forattini, 1976
Psyop, uguale Psychologic operation.
Premessa: Nel 1974, dopo la clamorosa sconfitta della Dc sul divorzio, Moro iniziò a parlare in termini favorevoli alla possibile alleanza con il Pci, al punto che il governo Andreotti del 1976 si è retto con l'astensione (non opposizione o opposizione costruttiva, secondo il linguaggio criptico e contorto in uso nel Pci), degli uomini del Pci, Berlinguer in testa. La faccenda preoccupò non poco il governo americano, amministrazione Ford, che invitò Moro a New York, dove si trovava Kissinger, al famoso albergo Waldorf, in cui sembra che a detta di Galloni e della moglie di Moro, che non erano opresenti al colloquio, ma hanno poi partecipato delle sue reazioni, Moro fu pesantemente minacciato sul piano personale da Kissinger. Grazie al grande Forattini, 1976
Giovanni Galloni, all'epoca amico e confidente di Moro, nonchè direttore de Il Popolo, dichiarò che Moro sapeva da fonte certa che erano in atto tentativi contro di lui da parte delle Br, e che dietro c'erano i servizi usa e israeliani, e si lamentava che nessuno dei servizi italiani lo avesse avvisato, dato che loro sapevano benissimo. La signora Moro, parlò del quasi svenimento di Moro nelle ore successive al colloquio con Kissinger, (grande amico dell'Avvocato Giovanni Agnelli, che a sua volta, secondo i ben informati, sarebbe tra coloro che hanno sostenuto l'emergere di Berlusconi nell'agone politico).
Mino Pecorelli, scriveva su OP, durante il sequestro Moro (ricordo che Pecorelli era nella P2 e al tempo del sequestro Moro, tutto l'apparato di vertice dei servizi, dei Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza erano nella P2):
“Il cervello direttivo che ha organizzato la cattura di Moro non ha niente a che vedere con le Brigate Rosse tradizionali. Il commando di Via Fani esprime in forma desueta ma efficace la nuova strategia politica italiana. Curcio e compagni non hanno nulla a che vedere con il grande fatto tecnicistico politico del sequestro Moro. Le Br non rappresentano il motore principale del missile, esse agiscono come motorino per la correzione di rotta dell’astronave Italia”.
Insomma, quelli della P2 e dei servizi, ben sapevano di quello che stava per accadere a Moro e sapevano che le Br erano solo il veicolo, la mano, ma non la regia che si muoveva dietro ( si pensi alla famigerata Hyperion, nome di una scuola di lingue fondata a Parigi (quai de la Tournelle, 27) nel 1977 da Duccio Berio, Vanni Mulinaris e Corrado Simioni, esponenti della sinistra extraparlamentare italiana, in cui insegnerà pure Antonio Negri ("Toni") durante la sua latitanza in Francia. Di Simioni, Wikipedia dice anche altre cose, ma la verità, per chi conosce bene le cose, sembra che Simioni sia stato con certezza una delle figure di confine, tra infiltrato e collaboratore dei servizi, e sicuramente un personaggio su cui mai, ripeto, mai si è accesa la luce della chiarezza. volta a far luce sulla sua posizione. Molti altri personaggi, ad esempio il giornalista spalla di Giuliano Ferrara, Lanfranco Pace,(marito della giornalista del Tg3 post comunista Giovanna Botteri, quella che ci racconta una america che è a misura di Post comunismo da Rai3), condannato e poi riparato, ma su wiki si trova trasferitosi in Francia per favoreggiamento durante il sequestro Moro, avendo fornito una delle sue tante abitazioni romane ai sequestratori, ma ne potrei citare almeno una decina che conosco almeno di faccia, che hanno preso parte a vicende tremende, almeno ideologicamente e anche più, che oggi, non solo non sono mai stati puniti ma sono premiati, raggiungendo vertici nella comunicazione sia in Rai che in Mediaset, che nei giornali, radio e web: chissà come mai?).
Dunque chi doveva sapere sapeva, a non solo, anche Moro sapeva e quindi come si reagisce durante il sequestro, quando Moro si rende subito conto che lo stanno sacrificando in nome di una partita complessa, una merce di scambio senza ritorno? Inizia a scrivere il memoriale, poi ritrascritto, ritrovato in parte, sparito, poi in parte scoperto in un covo che all'epoca fu rovesciato come un calzino ( abbiamo visto!). Nel memoriale, secondo Sciascia, Moro non è in soggezione psicologica o addirittura fuori di testa, ma addirittura usa le Br per fini politici e personali, al fine di attuare una sua vendetta contro chi lo farà ammazzare e rovinarli politicamente a sua volta.
Ecco, qui entra in gioco la parola Psyop, che si riferisce alle tecniche e strategie psicologiche messe in atto da servizi, nella guerra quotidiana che gli stati si combattono. Durante il sequestro, uomini deella Cia sono a Roma e affiancano la logistica italiana per la scoperta del sequestro, ma non solo.
Tra questi è presente il solito grande esperto, tale Steve R. Pieczenik, che oltre che psichiatra è un grande tramestone, esperto di antiterrorismo (chi lo dice, come anche per Pino Arlacchi, poi lo vorrei sapere).
Costui, aveva già analizzato le lettere di Moro e aveva guidato una analisi del personaggio dichiarandolo sotto soggezione e in preda a forte stress ed esaurimento. In altre parole, buona parte delle lettere rancorose di Moro, sono da dichiararsi inattendibili, scritte sotto dettatura o soggezione psicologica e da soggetto provato psicologicamente.
TUTTO FALSO. Come dichiarava Sciascia, Moro era un ottimo ermeneuta e si rifugiava nelkla scrittura per salvare le sue giornate e scriveva cose del tutto vere e sensate.
Ecco, questo è un esempio tremendo di Psyop, una strategia tremenda, dove dei mascalzoni travestiti da esperti si vestono da killer di persone, dichiarandoli inattendibili e malati, affetti da sindromi psichiatriche.
Altre tecniche di psyop ve le farò conoscere in seguito, ma non aspettatevi troppo: non sono un grande esperto come altri si autoproclamano e si dichiarano e sono legittimati a piene mani (e anche questo, spesso risponde ad una logica di Psyop o comunque di controllo mentale o di manipolazione della informazione, che poi è la stessa cosa, attuato da istituzioni, con l'uso dei media compiacenti).
Far credere che il tale è un grosso e accreditato professionista della sicurezza o dell'antiterorismo, o dell'antimafia, serve a rassicurare le persone e far credere che tutto è sotto controllo, nelle mani di professionisti di sicura credibilità.
Naturalmente, le dichiarazioni di Galloni, non sono state che appena ascoltate: fiato nel vento, come si dice, effetto della riuscita strategia di psyop.
Dunque chi doveva sapere sapeva, a non solo, anche Moro sapeva e quindi come si reagisce durante il sequestro, quando Moro si rende subito conto che lo stanno sacrificando in nome di una partita complessa, una merce di scambio senza ritorno? Inizia a scrivere il memoriale, poi ritrascritto, ritrovato in parte, sparito, poi in parte scoperto in un covo che all'epoca fu rovesciato come un calzino ( abbiamo visto!). Nel memoriale, secondo Sciascia, Moro non è in soggezione psicologica o addirittura fuori di testa, ma addirittura usa le Br per fini politici e personali, al fine di attuare una sua vendetta contro chi lo farà ammazzare e rovinarli politicamente a sua volta.
Ecco, qui entra in gioco la parola Psyop, che si riferisce alle tecniche e strategie psicologiche messe in atto da servizi, nella guerra quotidiana che gli stati si combattono. Durante il sequestro, uomini deella Cia sono a Roma e affiancano la logistica italiana per la scoperta del sequestro, ma non solo.
Tra questi è presente il solito grande esperto, tale Steve R. Pieczenik, che oltre che psichiatra è un grande tramestone, esperto di antiterrorismo (chi lo dice, come anche per Pino Arlacchi, poi lo vorrei sapere).
Costui, aveva già analizzato le lettere di Moro e aveva guidato una analisi del personaggio dichiarandolo sotto soggezione e in preda a forte stress ed esaurimento. In altre parole, buona parte delle lettere rancorose di Moro, sono da dichiararsi inattendibili, scritte sotto dettatura o soggezione psicologica e da soggetto provato psicologicamente.
TUTTO FALSO. Come dichiarava Sciascia, Moro era un ottimo ermeneuta e si rifugiava nelkla scrittura per salvare le sue giornate e scriveva cose del tutto vere e sensate.
Ecco, questo è un esempio tremendo di Psyop, una strategia tremenda, dove dei mascalzoni travestiti da esperti si vestono da killer di persone, dichiarandoli inattendibili e malati, affetti da sindromi psichiatriche.
Altre tecniche di psyop ve le farò conoscere in seguito, ma non aspettatevi troppo: non sono un grande esperto come altri si autoproclamano e si dichiarano e sono legittimati a piene mani (e anche questo, spesso risponde ad una logica di Psyop o comunque di controllo mentale o di manipolazione della informazione, che poi è la stessa cosa, attuato da istituzioni, con l'uso dei media compiacenti).
Far credere che il tale è un grosso e accreditato professionista della sicurezza o dell'antiterorismo, o dell'antimafia, serve a rassicurare le persone e far credere che tutto è sotto controllo, nelle mani di professionisti di sicura credibilità.
Naturalmente, le dichiarazioni di Galloni, non sono state che appena ascoltate: fiato nel vento, come si dice, effetto della riuscita strategia di psyop.