24.8.11

Le cause,vere, della attuale crisi.Quello che la Rai3 non vi dice.

Originale da    atime.com    (Copyright 2011 Ismael Hossein-Zadeh).

Dal sito: http://www.giorgiobongiovanni.it/    per la traduzione.
CAPRI ESPIATORI E COLPEVOLI
QUALI SONO LE VERE CAUSE DEL DEBITO E DEL DEFICIT DEGLI USA
È ovvio che nessuna malattia può essere curata con successo senza una diagnosi appropriata del male stesso. Tuttavia, nei loro frenetici sforzi per rimediare la piaga del debito e deficit pubblico, i responsabili politici degli Stati Uniti
tendono a scartare le cause che sono alla radice del problema e a concentrarsi, invece, sui capri espiatori.
Quali sono le cause alla radice del debito e deficit pubblico? Innanzitutto, i pacchetti di salvataggio multi-miliardari concessi a Wall Street al fine di riscattare i giocatori finanziari, i costi sempre crescenti della guerra e del militarismo, le immense concessioni tributarie ai ricchi ed il vertiginoso aumento dei costi dell’assistenza sanitaria, incrementati vsistematicamente dalle compagnie di assicurazione e case farmaceutiche.
Quali sono i capri espiatori? Sono i diritti della rete sociale (Previdenza Sociale, Assistenza statale, medica ed ospedaliera, e Assistenza finanziaria spese mediche ed ospedaliere per i meno abbienti) e le spese discrezionali non militari: salute, educazione, abitazione, trasporto, ecosistema, sviluppo comunitario, scienza ed energia, servizi sociali, etc. Li definisco capri espiatori perché non costituiscono le fonti della continua scalata del debito e del deficit.
Prendiamo, ad esempio, la Previdenza Sociale. Innanzitutto, è un programma di assicurazione che si autofinanzia, sovvenzionato con l'imposte sul reddito, non con una elargizione o cortesia dello Zio Sam. Secondo, benché non abbia
oramai un surplus così grande, come una volta, gode ancora di un surplus notevole. Certamente, senza il surplus della Previdenza Sociale, il debito federale sarebbe ancora maggiore di quello che è. Terzo, nella misura in cui il fondo
fiduciario si trovi ad affrontare un'insufficienza nel futuro, può rimediarsi facilmente, ad esempio, aumentando il livello massimo di reddito imponibile, (ai fini del reddito), dagli attuali 106.800 dollari ad un livello leggermente superiore.
Così come la Previdenza Sociale, l'Assistenza Statale Medicospedaliera, è un programma di assicurazione, finanziato dall’imposta sul reddito. (Del 15,4% dell'imposta al reddito, il 12,5% è destinato a finanziare la Previdenza Sociale ed il rimanente 2,9% l'Assistenza Statale Medicospedaliera). È da poco che le spese dell'Assistenza Medico Ospedaliera sono quasi giunte a superare le entrate. Anche questo può essere risolto facilmente se o una volta che il reddito massimo imponibile per finanziamento del reddito venga aumentato al di sopra degli attuali 106.800 dollari. La pressione finanziaria sul programma Medicare (Assistenza Statale Medico Ospedaliera), così come per Medicaid (Assistenza finanziaria spese mediche per meno abbienti), non si deve tanto a quella parte del programma che riguarda le entrate quanto a quella parte che riguarda i costi, la cui responsabilità è da attribuire a chi si occupa dell'assistenza sanitaria e farmaceutica e alle compagnie di assicurazione, non al programma in se. In effetti, il programma in sé è stato un caso ben riuscito di programmi di assicurazione sanitaria per singoli pagatori. Ci sono sospetti ragionevoli che questo sia il motivo per il quale potenti gruppi di interessi mirano alla distruzione dell'Assistenza Sanitaria Statale vista come un "cattivo" esempio di un programma di assicurazione medica di successo e con costi adeguati. Proprio come i diritti non sono le fonti dei problemi del debito e del deficit, così non lo sono le spese discrezionali non militari come la sanità, l'educazione ed altre spese sociali e di infrastruttura. Per un motivo, quelle spese, (o per essere più precisi, investimenti per mantenere e costruire il capitale fisico ed umano della società), costituiscono solo una piccola parte, il 15% del budget federale totale. Inoltre, la sua incidenza nell'aumento dei pagamenti federali è stata abbastanza infima negli ultimi anni, solo 14 centesimi per ogni dollaro nell'ultima decade, difficilmente sufficiente per incolparlo dell'astronomico aumento del debito e dei deficit federali durante questo periodo (Istituto di Politica Economica, Memorandum di Politica Nº 187, 13 Luglio 2011). È ovvio, pertanto, che i negoziatori dei budget che si agitano e gridano a causa del tetto del debito, mentono impudentemente al popolo statunitense, quando incolpano i diritti alla
previdenza sociale e alle spese pubbliche non militari come fonti del debito e del deficit federali. Un approccio onesto ai problemi del debito e del deficit sarebbe, invece, esaminare le vere cause di questi problemi: i salvataggi di Wall Street,
guerra e spese militari, regali tributari ai ricchi e costi fuori controllo dell’assistenza sanitaria. La cleptocrazia governante ed i mezzi corporativi hanno dato un’idea molto errata riguardo al riscatto dei giocatori di Wall Street: il
governo ha pagato solamente 780 miliardi di dollari di denaro pubblico (chiamato TARP, o programma di assistenza alle banche), per salvare gli speculatori in bancarotta o prossimi alla bancarotta, che una volta ripresi avrebbero restituito
quanto dovevano ai contribuenti - e fine del discorso! In realtà, il denaro del programma TARP fu solo una piccola parte del regalo fatto a Wall Street dal governo con i soldi dei contribuenti. Altre forme di elargizioni governative, non note al pubblico, inclusero miliardi di dollari in sussidi, sostegni finanziari, prestiti, acquisti di azioni senza valore a prezzi elevati prima della recessione, ed una serie di sconcertanti forme di saccheggio. Il senatore Bernie Sanders (del Vermont), descrive il fatto come segue: “Il primo audit integrale della Riserva Federale ha scoperto nuovi sorprendenti dettagli su come gli Stati Uniti hanno elargito la enorme somma di 16mila miliardi in prestiti segreti per salvare banche e imprese statunitensi e straniere durante la peggior crisi economica dopo la Grande Depressione.”

Qui ho incluso il video dell'audit del presidente della Fed, Bernanke, che rifiuta di fare i nomi delle corporations che hanno ricevuto palate di miliardi di dollari
16mila milioni di dollari!!!

Questo spiega perché il debito federale è aumentato da 9,2 mila miliardi di dollari nel 2007 a 14,2 mila miliardi nel 2011, un aumento di circa il 55%. È ormai di dominio pubblico che a contribuire significativamente alla crescita del
debito e del deficit è l'aumento delle spese nella guerra ed militare, quasi raddoppiato nell'ultima decade (da 295 miliardi di dollari nel 2000 agli attuali 560 miliardi). Benché il budget ufficiale del Pentagono per l'anno fiscale 2011 è
di 560 miliardi di dollari, la cifra reale è quasi il doppio di quella ufficiale. Il motivo di questa sottovalutazione è che il budget ufficiale del Dipartimento di Difesa esclude non solo i costi delle guerre in Iraq ed Afghanistan, ma anche una
serie di altre voci di costo importanti. Queste voci di costo mascherati includono: budget per la Guardia Costiera, il Dipartimento di Sicurezza Interna, armi nucleari, programmi dei veterani, pagamenti per i militari in pensione,
pagamenti di interessi sul denaro prestato per finanziare programmi militari negli ultimi anni ed altro ancora. Una volta che queste spese non definite o mascherate vengono aggiunte al budget ufficiale del Pentagono, le voci totali del
bilancio relative alla "sicurezza", ammonterebbero a poco più di 1.100 miliardi di dollari, che assorbe approssimativamente un terzo dell'intero budget federale di 3.400 miliardi di dollari del 2011. Un altro fattore che ha contribuito all’aumento del debito e del deficit sono state le immense agevolazioni fiscali concesse a gigantesche imprese e agli strati molto benestanti della società. Ad esempio, secondo i Cittadini per la Giustizia Tributaria (CTJ,
sigle in inglese), noti per le loro precise relazioni sulle imposte, l’ammontare combinato di imposte pagate dalle seguenti 12 corporazioni per il periodo 2008-2010 fu zero, anzi, meno di zero! Collettivamente, ricevettero 2.500
miliardi di dollari in rimborsi. Le 12 aziende furono: Exxon Mobile, Wells Fargo, DuPont, American Electric Power, Boeing, FedEx, IBM, Generale Electric, Honeywell International, United Technologies, Verizon Communications e
Yahoo. CTJ informa che “dal 2008 al 2010, queste 12 compagnie dichiararono171 miliardi di dollari di profitti americani lordi. Ma come gruppo, le loro imposte federali sul reddito furono negative: -2.500 milioni di dollari.”
(Bisogna segnalare che benché il totale delle tasse federali sul reddito per il gruppo di 12 nel suo insieme è stato negativo, quattro su 12 ha pagato qualche tassa federale, ma le poche tasse che queste quattro versarono furono più che
compensate dalle altre sette compagnie che non hanno pagato niente.) Un'indicazione di come le grandi corporazioni USA pagano - o evitano di pagare - i propri obblighi tributari. Gli estremamente ricchi e potenti gruppi di interesse
hanno utilizzato (dalla fine degli anni settanta inizi degli ottanta), deliberatamente una combinazione dell'aumento delle spese militari e di riduzione dei propri obblighi tributari per ridistribuire le risorse nazionali dalla base. Questa
combinazione porta ad aumenti ai fini del debito e deficit, e quindi obbliga ai tagli nelle spese pubbliche non militari.
Questo rappresenta una strategia cinicamente astuta da parte della plutocrazia governante che si avvantaggia con la bvguerra, il militarismo, il debito ed il deficit: invece di finanziare le sue guerre ed avventure militari pagando imposte in proporzione alle sue entrate, si concedono sovvenzioni tributarie, finanziano le guerre predilette mediante prestiti e dopo girano le spalle e prestano denaro (imposte non pagate), al governo guadagnando interessi. Così i ricchi hanno
trasformato con successo i loro obblighi tributari in diritti di credito, cioè, prestano invece di pagare imposte, che in essenza è semplicemente una forma mascherata di furto. Da questa breve analisi si deduce ovviamente che i cani politici di Washington che abbaiano di fronte alle spese pubbliche non militari come motivo dell'aumento del debito nazionale e del deficit suonano alla porta sbagliata. Fin quando le spese fuori controllo per la guerra ed il militarismo non subiscano un freno, le miliardarie concessioni per il benessere corporativo (sottoforma di regali tributari e costosi pacchetti di salvataggio/insolvenza), non siano ridotti, ed i costi dell’assistenza sanitaria in vertiginoso aumento non si restringano, il debito nazionale ed il deficit continueranno la loro tendenza ascendente. È anche ovvio che si mente al popolo statunitense quando gli viene detto che tutta la lite che ha luogo a Washington per il tetto del debito è per ridurre il debito nazionale. In realtà, il debito nazionale continuerà ad aumentare anche se il governo delle corporazioni estrae pochi bilioni di dollari riducendo ancora di più le spese pubbliche non militari, cioè, riducendo ancora di più il livello di vita della gente.
Ismael Hossein-Zadeh, autore di The Political Economy of U.S. Militarism (Palgrave-Macmillan 2007), e di Soviet
Non-capitalist Development: The Case of Nasser's Egypt (PraegerPublishers 1989), è professore emerito di economia
nell'Università Drake, Des Moines, Iowa.
Ismael Hossein-Zade - Asia Times Online
Tradotto dall'inglese in spagnolo per Rebelión da Germán Leyens
(Copyright 2011 Ismael Hossein-Zadeh).
Ismael Hossein-Zade - Asia Times Online


Per completezza, qui dal sito di  Sen. Bernie Sanders

At a Senate Budget Committee hearing in 2009, I asked Fed Chairman Ben Bernanke to tell the American people the names of the financial institutions that received an unprecedented backdoor bailout from the Federal Reserve, how much they received, and the exact terms of this assistance. He refused. A year and a half later, as a result of an amendment that I was able to include in the Wall Street reform bill, we have begun to lift the veil of secrecy at the Fed, and the American people now have this information.



It is unfortunate that it took this long, and it is a shame that the biggest banks in America and Mr. Bernanke fought to keep this secret from the American public every step of the way. But, the details on this bailout are now on the Federal Reserve's website, and this is a major victory for the American taxpayer and for transparency in government.
Importantly, my amendment also required the Government Accountability Office to conduct a top-to-bottom audit of all of the emergency lending the Fed provided during the financial crisis to be completed on July 21, 2011, which will take a hard look at all of the potential conflicts of interest that took place with respect to this bailout. So, in many respects, details that the Fed was forced to divulge on Wednesday about the $3.3 trillion in emergency loans that until now were totally kept from public scrutiny, marked the beginning, not the end, of lifting the veil of secrecy at the Fed.


After years of stonewalling by the Fed, the American people are finally learning the incredible and jaw-dropping details of the Fed's multi-trillion-dollar bailout of Wall Street and corporate America. As a result of this disclosure, other members of Congress and I will be taking a very extensive look at all aspects of how the Federal Reserve functions and how we can make our financial institutions more responsive to the needs of ordinary Americans and small businesses.


What have we learned so far from the disclosure of more than 21,000 transactions? We have learned that the $700 billion Wall Street bailout signed into law by President George W. Bush turned out to be pocket change compared to the trillions and trillions of dollars in near-zero interest loans and other financial arrangements the Federal Reserve doled out to every major financial institution in this country. Among those are Goldman Sachs, which received nearly $600 billion; Morgan Stanley, which received nearly $2 trillion; Citigroup, which received $1.8 trillion; Bear Stearns, which received nearly $1 trillion, and Merrill Lynch, which received some $1.5 trillion in short term loans from the Fed.
We also learned that the Fed's multi-trillion bailout was not limited to Wall Street and big banks, but that some of the largest corporations in this country also received a very substantial bailout. Among those are General Electric, McDonald's, Caterpillar, Harley Davidson, Toyota and Verizon.
Perhaps most surprising is the huge sum that went to bail out foreign private banks and corporations including two European megabanks -- Deutsche Bank and Credit Suisse -- which were the largest beneficiaries of the Fed's purchase of mortgage-backed securities.


Deutsche Bank, a German lender, sold the Fed more than $290 billion worth of mortgage securities. Credit Suisse, a Swiss bank, sold the Fed more than $287 billion in mortgage bonds.
Has the Federal Reserve of the United States become the central bank of the world?

The Fed said that this bailout was necessary to prevent the world economy from going over a cliff. But three years after the start of the recession, millions of Americans remain unemployed and have lost their homes, life savings and ability to send their kids to college. Meanwhile, big banks and corporations have returned to making huge profits and paying their executives record-breaking compensation packages as if the financial crisis they started never happened.


What this disclosure tells us, among many other things, is that despite this huge taxpayer bailout, the Fed did not make the appropriate demands on these institutions necessary to rebuild our economy and protect the needs of ordinary Americans.
For example, at a time when big banks have nearly a trillion dollars in excess reserves parked at the Fed, the Fed did not require these institutions to increase lending to small- and medium-sized businesses as a condition of the bailout.
At a time when large corporations are more profitable than ever, the Fed did not demand that corporations that received this backdoor bailout create jobs and expand the economy once they returned to profitability.


I intend to investigate whether these secret Fed loans, in some cases, turned out to be direct corporate welfare to big banks that used these loans not to reinvest in the economy but rather to lend back to the federal government at a higher rate of interest by purchasing Treasury Securities. Instead of using this money to reinvest in the productive economy, I suspect a large portion of these near-zero interest loans were used to buy Treasury Securities at a higher interest rate providing free money to some of the largest financial institutions in this country. That is something that we have got to closely examine.
At a time when Wall Street executives are now making more money than before the financial crisis, how many big banks that paid back TARP funds in 2009 to avoid limits on executive compensation received no-strings-attached loans from the Federal Reserve?
At a time when millions of Americans are paying outrageously high credit card interest rates, why didn't the Fed require credit card issuers to lower interest rates as a condition of the bailout?
The four largest banks in this country (Bank of America, JP Morgan Chase, Wells Fargo, and Citigroup) issue half of all mortgages in this country. We now know that these banks received hundreds of billions from the Fed. How many Americans could have remained in their homes, if the Fed required these bailed-out banks to reduce mortgage payments as a condition of receiving these secret loans?


We have begun to lift the veil of secrecy at one of most important agencies in our government. What we are seeing is the incredible power of a small number of people who have incredible conflicts of interest getting incredible help from the taxpayers of this country while ignoring the needs of the people.
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Occhio agli imbonitori di piazza