19.4.12

Omicidio Chiara Poggi, molte prove svaniscono per un soffio.

Sull'omicidio di Garlasco, quello della povera Chiara Poggi, ho compiuto
assieme al mio piccolo staff di amici una lunga ricostruzione dei fatti e delle prove, almeno, per quanto si conosce dai media e solo da quelli, durante una pizza a casa di Albertone.
Quello che è risaltato agli occhi di tutti, ma proprio di tutti, è stato il vanificarsi e lo sfumare
di tutta una serie di verifiche, ispezioni ed esami autoptici e prelievi del Dna, oltre che le solite indagini emato-dinamiche. Sembra che il destino, il fato abbia girato tutto in favore di Alberto Stasi, unico indagato e anche incarcerato in attesa di giudizio, e che quindi, tutto il castelletto di documenti, analisi di reperti e quindi prove oggettive in favore della nostra Chiara sia finito nel limbo, ovvero in quella zona che ben conosciamo, cui non può essere associata la dignità di prova. Peccato. Dal primo momento avevamo ben analizzato le espressioni del
volto di Alberto Stasi, i movimenti impercettibili dei bulbi oculari e le dilatazioni e costrizioni dei cristallini: tutto sembrava indicarci Alberto come probabile esecutore del delitto. Niente di sorprendente dunque, se durante il prelievo dei campioni e dei reperti, si fosse pervenuti a un risultato che incriminava Alberto Stasi.

Invece, niente: Tuutto svanisce e finisce in quella zona di fatto e non fatto, di strano ma possibile, di sicuro ma non certo, a partire dalle tracce biologiche repertate sulla bicicletta, poi sull'assenza di tracce ematiche sotto le scarpe immacolate di Alberto, che si spiega solo se ammettiamo alcuni movimenti all'interno della villetta, luogo del delitto e non altri (che sarebbero di tutta logica e quasi sempre repertati in casi simili), per finire con il colpo di grazia finale, quello derivante dall'esito della super perizia sull'ora della morte della nostra Chiara, fissato con metronomica precisione da perizia autoptica di professore esperto, tra le ore 12,46 e le 13,26, mentre in precedenza i periti avevano stabilito un orario compreso tra le 9,20 e le 11 di quella mattina tragica.

Perché le Lacoste di Alberto erano perfettamente pulite? Semplice, complicato ma semplice: perché quel tipo di materiale delle suole, è idrorepellente e quindi, camminando per molte ore si possono ripulire completamente, senza lasciare nemmeno una molecola di sangue.

Sul pedale della bicicletta usata da Alberto per recarsi a casa di Chiara c'è una traccia biologica? Non si può escludere, essendo poco chiara e determinabile, quindi non si può escludere che sia sangue, ma nemmeno che si tratti di semplice muco o saliva (cosa ci faccia della saliva su un pedale di bicicletta non è affar che mi riguardi, personalmente però ho una certa idea, ma si sa, le idee non contano, non siamo di fronte ad un atto creativo, siamo di fronte a un tribunale, anche se la mia natura è quella di creativo e non la posso spengere e accendere a piacimento).

La traccia ematica sul portasaponetta (dove l'assassino si è tranquillamente lavato le mani dopo la mattanza)? Deriva dal fatto che senz'altro i due fidanzati hanno toccato il supporto in precedenza (e chi può negarlo?).

L'arma, dove è finita? Dal momento che all'appello manca solo un martello e quello non può essere stato l'arma, dove è finita? Semplice: l'indagine non è riuscita a rinvenirla, tutto qui.

Dov'era Alberto mentre Chiara veniva massacrata? Semplice, anche se a distanza di quasi due anni dall'omicidio, a causa dell'indebito accesso al Pc di Alberto: il nostro stava lavorando al pc per la sua tesi di laurea, come sempre ha sostenuto, con precisione dalle ore 9,26 alle 12,20. Qualcuno allora penserà: perfetto, alle 12, 21 minuti, Alberto Stasi è saltato sulla bicicletta e si è recato alla villetta di Chiara per massacrarla. E sbaglierebbe, intanto perché Alberto non aveva pianificato alcuna uccisione, chi ha agito ha assalito Chiara subito dopo che gli è stato aperto, nell'ingressino, colpendola con una ferocia inaudita, fino a sfondarle il cranio e poi, l'ha trascinata lungo le scale che portano allo scantinato.
Poi si è lavato le mani nel bagno, si è probabilmente cambiato le scarpe, infilando le vecchie scarpe e l'oggetto usato per uccidere Chiara  in una busta di Nylon, di cui poi, con calma si è sbarazzato con grande cautela.

Ora, perché qualcuno doveva compiere un simile delitto, non conoscendo Chiara, non dovendo temere alcun male da lei e dai suoi famigliari, né avendo a base una aggressione sessuale o un furto? Anche questa domanda, rimane ovviamente senza alcuna risposta. O meglio: c'è qualcuno che si aggira dalle parti di Garlasco che magari ogni 20 anni, entra in casa di una fanciulla, la massacra, per poi andarsene.

Tutte le possibili tracce ed elementi biologici che potevano portare ad Alberto Stasi, sono state debitamente ed esemplarmente smontate dalla difesa e dalle super perizie. 

E pensare che in base ad una esperienza di venti anni, ho capito che si doveva cercare verso Alberto Stasi quando ha raccontato che stava approssimandosi un temporale e allora dopo la pizza dalla Chiara, ha preferito verso mezzanotte, dopo il film, rientrare a casa sua, a motivo dei cani che erano  fuori e temeva per loro. Questa affermazione (ma di solito non presto alcun credito alle affermazioni di chiunque) è però talmente peculiare che, lo ripeto, in base ad una esperienza lunga e consolidata spalmata su un centinaio di casi non molto dissimili, mi fa propendere nettamente per uno scenario ben preciso che magicamente mi scorre davanti agli occhi chiusi (Eyes wide shut). E' un fatto automatico, vedo perfettamente (con gli occhi chiusi), come si sono svolti i fatti quella mattina. E non sono che uno scienziato, non un veggente.

Un lavoro, quello della difesa, sicuramente esemplare, cui non poteva che seguire (a nostro avviso) un giudizio di assolvimento di Alberto Stasi. Eppure, di noi cinque, tutti e cinque restiamo fermamente persuasi che le cose sarebbero potute andare in modo differente se solo la fortuna, il caso e la fatalità avessero girato in altro modo.
Peccato, non sempre le cose finiscono come si desidera. E ormai siamo sicuri che se il popolo italiano ha deciso che Alberto Stasi non ha commesso quel tremendo omicidio, non potrà esserci un popolo italiano che cambia idea, solo perché valuta gli stessi elementi in modo differente. E questo è anche il motivo per cui nei paesi anglosassoni il popolo emette solo un giudizio e non può riformarlo se non in presenza di nuovi fatti non conosciuti in precedenza.

al, bb,