30.5.12

Dentisti,medici,lotta all'evasione fiscale.

Certo la lotta all'evasione fiscale sta assumendo nei toni e nelle intenzioni
del governo Monti un rilievo mai visto. Ma come si discuteva stamattina assieme ad amici dell'area medica (pubblici, privati, convenzionati e dentisti), si tratta al momento di pure e semplici dichiarazioni di intenti, di fatto non seguite da alcuna, ripeto, alcuna conseguenza pratica.

In altri termini la situazione di un nostro amico e collega, medico dentista è la stessa di sempre:
studio con segretaria (moglie di un agente del Ris), due collaboratrici, (una figlia di un finanziere e l'altra di un carabiniere) e poi una commercialista, amica di famiglia, il cui padre è un finanziere in pensione, iscritto all'ordine dei commercialisti, che poi ha passato il tutto alla figlia.

E allora? E allora niente, si tratta di un banalissimo  caso qualsiasi, certamente esemplificativo di quanto la realtà sociale è interconnessa e questo non può che essere un bene. Nessuno è infatti autorizzato a tirare la conclusione che nessuno farà accessi, ispezioni e verifiche agli studi medici dentistici del nostro amico e collega, che peraltro, lavorando su tre sedi e con una quantità di altri odontoiatri in rapporto di collaborazione, emette tutte, ma dico, tutte le ricevute per ogni prestazione e su questo sono pronto a giurarci la testa. 
Ad ogni modo, a sentir lui, per quanto vede e ne sa, niente è cambiato da inizio 2012: se un dentista volesse saltare delle parcelle, potrebbe farlo tranquillamente come sempre, dal momento che la vera battaglia si conduce schierando sul territorio non 10.000 finanzieri ma istituendo delle convenzioni a tariffe concordate con gli studi dentistici che vogliano farle, e aprendo il mercato professionale a un numero di nuovi iscritti almeno pari al doppio. Questo permetterebbe di ottenere risultati di salute pubblica (igiene e digestione, piorrea, infezioni ecc.) e lascerebbe gli studi dentistici liberi dai pazienti più poveri, i quali aspirano a risparmiare, magari rinunciando e volentieri alla ricevuta in cambio di un congruo  sconto.

Idem per molte delle prestazioni che i medici convenzionati (di famiglia) prestano a casa dei pazienti, spesso ricompensati con le 20-30 euro e quasi mai (ma direi, mai) fatturate. Per non parlare della posizione dei medici in intramoenia allargata, che girano con i blocchetti della asl in ogni ambulatorio privato, con il placet della asl stessa. In questo caso l'omissione della ricevuta o fattura configura anche una truffetta ai danni della asl. Ma come si è visto, la finanza non è mai venuta sui giornali per aver scovato casi di questo tipo. Probabilmente si tratta di una lacuna di conoscenza dei solerti giornalisti di cronaca locale.

Ah, se volete denunciare il dentista, ricordatevi che potete farlo ma dovete dichiarare i vostri dati, magari infilandovi in un mare di guai, pur a ragione.
Campa cavallo... è prof. Monti?

Ma se proprio volete darvi da fare per conto dello stato, create un gruppo su facebook e organizzate iniziative coordinate di denuncia di medici, idraulici e dentisti: l'unione fa la forza.
http://www.giornalettismo.com/archives/187415/la-lotta-allevasione-fiscale-e-sul-web/
Naturalmente il link riporta quanto consiglia la Repubblica, dal momento che il loro padrone, Ing. De Benedetti, è da sempre un campione della lotta all'evasione fiscale.