15.9.10

Deprogrammazione Mentale, un inizio.

Un post sul condizionamento mentale, che è poi sul perché compiamo determinati
(vedi moderno controllo mentale QUI).
 gesti, azioni e seguiamo il corso di certe idee e il trasporto di emozioni che sembrano controllarci, senza possibilità di cambiare. Bene, mi sono occupato spesso per aspetti legati al mio lavoro sanitario, di problemi che riguardano le cose che ho citato sopra e tante altre che al momento non cito, per non complicare troppo l'esposizione. Ma riflettiamo un attimo: perché stiamo andando a comprare il giornale? perché  mangiamo a quell'ora o dormiamo a quell'altra, oppure, perché facciamo un certo lavoro, che non ci piace ma finiamo con il dire a noi stessi che si tratta di un ottimo lavoro, sicuro e con poche responsabilità?


Gli esempi sono tanti, ripeto e a molti, direi alla maggioranza delle persone, non viene mai in mente e se accade, la ricacciano giù, l'idea che tutto quello che stiamo facendo risponde a ritmi, motivazioni e desideri che spesso non ci appartengono realmente. Un esempio: un signore in sala d'attesa, dice ad un altro che lui ha fatto per 30 anni il ferroviere, ma avrebbe voluto studiare ingegneria. Perché non l'ha fatto, gli rimanda l'altro. E quello risponde: perché ero giovane, e la mia fidanzata restò incinta e da quel momento ho dovuto pensare a trovarmi un lavoro sicuro e portare a casa i denari per la famiglia. 

Tutto normale direte, chi non farebbe in quel modo? Giusto, ma raramente si mettono in conto a determinate scelte, le conseguenze che si pagano tutti i giorni.
Per continuare, quel signore, era nella sala d'attesa dove visito, perché da almeno tre mesi non riusciva più a guidare l'auto o a prendere un mezzo pubblico per recarsi a trovare suo figlio, distante una ventina di chilometri.

Beh, che c'entra con la scelta di abbandonare il desiderio di studiare e fare l'ingegnere con questa forma di agorafobia (la chiamo così per brevità)?
Se non lo avete capito, continuate a leggere questo post e anche gli altri sul tema che pubblicherò in futuro; chissà che non aiutino a capire qualcosa anche di noi.
Osho (Bhagwan Shree Rajneesh), me lo fece conoscere 5 lustri fa, un piccolo commerciante di calzini e mutande, e mi disse che non sarei più stato quello di prima, se gli avessi prestato un poco di attenzione. Era vero, e oggi posso dire, che a parte gli studi di neuroscienze e psichiatria, non avrei mai visto gli eventi del mondo sotto la luce in cui li osservo da quei giorni. Il lavaggio mentale, o del cervello, come viene definito, è talmente diffuso, che lo riconosco in ogni dove e in ogni attimo della mia vita di relazione, e spesso, in modo idiota e inutile, è realizzato da inconsapevoli vittime (penso al signore che mi ha dato informazioni, un attimo fa, al call center del telefonino, scaduto per inutilizzo).

Una parola e uno sguardo valgono mille parole scritte ma per chi volesse cominciare, un libro è fondamentale: Il libro dei segreti (lo trovate in italiano comodamente). E' il primo libro di Osho, e raccoglie gli appunti registrati e poi trascritti, delle lezioni che tenne all'Univeristà di Bombay, dove era professore di filosofia, fino al 1966. Quando se ne andò, era in cerca della sua strada, e quando vi ritornò, solo per un breve periodo, era ormai un Bhagwan, un illuminato, un maestro (perché lo era sempre stato, senza saperlo).

Nel libro, sono illustrate un piccolo numero delle 110 tecniche per trascendere la mente, per annientarla e fulminarla, insomma per impedire di identificarci con i nostri stessi pensieri. Per me, quando assieme ad altri, iniziai a sperimentarne una, con un maestro cileno che  ci guidava, iniziai a credere di diventare pazzo, e anziché occuparmi di disturbi mentali, sarei stato io a divenire oggetto delle cure. Lo spavento e a volte il terrore mi assalivano, invincibili, ma un giorno, di colpo, svanirono nel nulla: semplicemente ero lì, senza essere un pensiero a cosa ero, cosa dovevo fare e cosa stavo facendo. Dayananda mi disse che  andavo da dio, ora iniziava lo spasso, che la mia mente non mi controllava più enon ne ero più terrorizzato: rideva e mi  fissava, assicurandomi che è quello che era capitato a lui, e a tutti gli altri come lui. Prima il terrore, poi la sua assenza, infine la consapevolezza di essere qualcosa di diverso oltre la mente, cioè oltre l'ancora dei rimuginamenti e pensieri. Ci possono volere anni, ma a volte, bastano attimi e a me, sono bastate alcune settimane di grandi sofferenze.

Sotto riporto l'intervista di Enzo Biagi a Osho, leggetela e basta. (notate che non si nomina mai la parola magica: meditazione).

Articolo a cura di, (grazie a Enzo Biagi):
Alfredo Lorenzi, ricercatore neuroscienze, biologo e psicologo. Membro del team che cura assieme ad altri esperti (medici, psichiatri, ginecologi), questo blog.

ENZO BIAGI: Come prima cosa vorrei chiederti qual è il tuo insegnamento.

OSHO: Io non ho nessun insegnamento. Non sono un insegnante. Non do nessuna filosofia della vita, né alcuna disciplina, né programmi da seguire. Ho un approccio alla vita ben preciso, che condivido con i miei amici. E il mio approccio inizia con una deprogrammazione. Per ciò che mi riguarda questa è la parola chiave. Essere iniziati alla mia amicizia significa essere iniziati a un processo di de-programmazione. Ogni essere umano viene programmato dalla nascita a essere cristiano, hindu, ebreo, mussulmano. Il bambino nasce innocente, ma immediatamente viene appesantito da migliaia di concetti, coi quali vive poi tutta la vita. In questo modo si vive una vita fasulla; non è autentica, non è onesta perché non ti appartiene. Non hai scoperto tu le cose che tenti di vivere... ecco perché, come prima cosa, aiuto la gente a liberarsi da tutti i suoi condizionamenti. Chi viene da me, anche se è cristiano, non lo sarà più; anche se è un hindu, non lo
 sarà più; anche se è mussulmano, non lo sarà più. Io mi limito a ridare a ciascuno la propria innocenza, la propria umanità, la propria purezza, la propria individualità. Il mio lavoro tende essenzialmente a distruggere i condizionamenti di quanti vengono da me. Ed è un lavoro semplicissimo, perché nessuno di quei condizionamenti ha basi logiche, nessuno si fonda sull'intelligenza. Sono tutte superstizioni, sorrette da impalcature logiche, ma quella logica è falsa. Non esiste nulla di autentico. Ad esempio, tutte le religioni si fondano sulla menzogna più grande che esista al mondo: Dio. Nessuna religione è riuscita a dimostrare in maniera logica e scientifica la sua esistenza; tuttavia, tutte continuano a inculcare in ogni bambino l'idea di Dio. E’ semplicissimo eliminarla: si deve solo far vedere a chi ti sta di fronte che si tratta di un'idea imposta. La tua intelligenza non l'ha mai accettata. Viceversa si tratta di una corruzione della tua innocenza da parte di genitori, insegnanti, preti, che con la logica ti hanno plagiato. Tutte le religioni affermano che Dio è necessario, altrimenti chi avrebbe creato l'esistenza? C'è l'esistenza, quindi ci deve essere un creatore. Senza un creatore, come può esistere la creazione? Ma poi non vanno oltre. Una persona intelligente andrebbe oltre e chiederebbe: "Ma in questo caso, chi ha creato Dio?" Se Dio esiste senza che esista un creatore, dove va a finire la vostra logica? L'esistenza ha bisogno di un creatore, ma il creatore no? Non è logico. Questo non è altro che un'ingannevole manipolazione dell'innocenza umana; un bambino non è in grado di mettersi a discutere. Si limita ad accettarla come un dato di fatto. Mi ricordo un aneddoto molto bello. All'università di Parigi insegnava un professore di filosofia un po' eccentrico, cosa non rara. Era preside della facoltà ed era sua abitudine fare affermazioni assurde, finché un giorno superò ogni limite. Iniziò la lezione dicendo: "lo sono l'uomo più importante del mondo intero".
Era troppo! Uno studente si alzò e disse: "Sei un grande filosofo, un logico eccezionale, per cui devi dimostrare logicamente ciò che hai detto". Il professore non solo era pronto, ma ne fu felice. Srotolò un planisfero e chiese: "Qual è la nazione più grande del mondo?" Tutti, ovviamente, risposero: "La Francia!" il professore rise, senza che gli studenti ne capissero il motivo. Quindi proseguì, chiedendo: "E in Francia qual è la città più sacra, la più importante?" In coro risposero: "Parigi.. E la più bella!" Di nuovo rise. Gli studenti si sentirono a disagio. Probabilmente stava guidandoli verso conclusioni logiche a loro sconosciute, che ancora non vedevano.
La domanda successiva fu: "E qual è il luogo più importante nella città più bella del mondo?" "L'università ovviamente, il tempio della saggezza", fu la risposta. Di nuovo il professore rise e chiese: "E quale facoltà è la più importante nell'università?" Gli studenti si trovarono in trappola. Riconobbero che aveva costruito un'argomentazione artificiale. Sembrava logica senza esserlo... a quel punto dovettero dire: "La nostra facoltà naturalmente". La risata finale fu fragorosa: "Ora capite perché ho detto che sono la persona più importante del mondo? Io sono il preside di questa facoltà".
Tutti gli argomenti riguardanti Dio, il paradiso, l'inferno, seguono la stessa linea. Il mio lavoro tende a distruggere la falsa struttura della logica, a quel punto le vostre fondamenta iniziano a sgretolarsi, scompaiono le vostre mitologie, lasciandovi uno spazio incontaminato, da cui sorge la vostra individualità. A quel punto non sei più parte di una folla. Il mio lavoro fondamentale è questo: renderti un individuo, non un semplice ingranaggio dei sistema, non una particella della massa. Voglio darti un'integrità, una libertà dell'anima, in modo tale che tu non sia più vittima di alcuna schiavitù, detta cristianesimo, induismo, ebraismo: per la prima volta sarai semplicemente te stesso. A quel punto entrerà in gioco la tua ricerca della verità, la tua indagine nella verità. E ricorda, tutte le risposte che ti sono state date da altri non potranno mai salvarti. Solo la tua risposta, quella che troverai con le tue mani, con la tua ricerca, potrà liberarti dall'ignoranza, dall'infelicità, dall'angoscia. Io non ho insegnamenti. Offro solo espedienti, stratagemmi. Non sono un insegnante, sono un Maestro. Gli insegnanti offrono insegnamenti, i Maestri possiedono espedienti, stratagemmi, metodologie per trasformare la gente.

BIAGI: Perché sei stato arrestato in America e poi sei stato costretto ad andartene?

OSHO: Perché Socrate fu avvelenato? Perché Gesù fu crocefisso? Perché tante volte si attentò alla vita di Buddha? A me non hanno fatto un gran male, si sono limitati ad arrestarmi senza un mandato, senza spiegarmene il motivo, senza permettermi di chiamare i miei avvocati, come era mio diritto. Non risposero alle mie domande, la sola risposta evidente erano quei dodici fucili carichi che mi erano stati puntati contro. In ogni caso, quell'esperienza mi ha divertito. Sono stati molto più gentili con me di quanto non furono con Socrate. Non mi hanno avvelenato. Sono stati molto più gentili con me di quanto non furono con Gesù. Non mi hanno crocifisso. Si sono limitati a maltrattarmi per dodici giorni spostandomi da un carcere all'altro. Di fatto è stata un'esperienza eccezionale: ho sempre desiderato visitare l'inferno, sebbene non esista. L'America mi ha concesso l'opportunità di visitarlo. Ma dopo dodici giorni, poiché non esisteva alcuna accusa contro di me, visto che non ho mai fatto del male a nessuno, non ho mai commesso crimini... il mio solo crimine è stato di aver creato una comune in cui cinquemila persone vivevano così felici e così festanti che quella felicità e quella beatitudine suscitarono la gelosia dei vicini, dei politicanti e in particolare dei cristiani. I cristiani sono venuti in Oriente e hanno convertito milioni di persone al cristianesimo. Ora, per la prima volta, qualcuno sottraeva migliaia di cristiani al loro gregge, senza che loro potessero fare qualcosa... Inoltre, la gente convertita in Oriente non era istruita, erano sempre gli analfabeti, i poveri, mai gli strati più elevati della società. In Oriente i cristiani hanno convertito mendicanti, aborigeni, tribù primitive, orfani, gente che stava morendo di fame per le strade. Mai sono riusciti a convertire un solo intellettuale, una sola persona intelligente, in tutto l'Oriente! Ovviamente si sentirono tremendamente offesi, perché io non convertivo mendicanti, orfani, bensì le loro menti migliori, convertivo solo l'intelligentzia. E non la convertivo a un'altra religione: sarebbe facile toglierti di mano un giocattolo per dartene uno nuovo. Tutti sono felici di avere un giocattolo nuovo. Quello vecchio era ormai sporco, consumato, andava in pezzi, è stato usato da un'infinità di persone per secoli... è molto più bello trovarsi in mano un giocattolo nuovo. Ma io non convertivo questa gente a un'altra religione: mi sono limitato a deprogrammarla... Dunque, sono stati i cristiani alle spalle dei politici a spingerli perché venissi scacciato dagli Stati Uniti. Questa è la prova di quanto sia povera la teologia cristiana, altrimenti sarebbero usciti allo scoperto: io ero pronto a discutere su tutto ciò che volevano. La mia espulsione dagli Stati Uniti dimostra quanto sia povera di argomenti la teologia cristiana. Se avessero avuto coraggio, mi avrebbero invitato a una discussione pubblica. Sapevano, purtroppo di non avere argomenti validi a loro sostegno. Per cui misero in atto un piano criminale per arrivare a espellermi. Ma tutto questo non mi fermerà. Ovunque sarò, continuerò ad attuare il mio metodo. Non possono espellermi da questo pianeta! La mia espulsione non è altro che un segno di sconfitta del cristianesimo, della grande potenza, gli Stati Uniti d'America: non riuscirono a trattare con un individuo, che da solo, senza appoggio di eserciti, si era posto loro davanti, con il solo scopo di proporre un modo nuovo di guardare le cose. Hanno preferito restare ciechi. Ma è l'esperienza di tutta la mia vita: io vendo candele in una città di ciechi! Non è colpa loro se sono in collera con me. E’ un mio errore, ma sono impotente, non posso fare altro: lo commetto e continuerò a commetterlo fino a quando esalerò l'ultimo respiro.

BIAGI: Come avete fatto tu e la tua comune a diventare tanto ricchi?

OSHO: Io non ho fatto nulla per arricchirne. Solo chi è ricco è attratto da me; perché solo le persone intelligenti sono attirate da me. Devi capire che esiste una gerarchia di valori.
Non chiedi mai: "Come mai un povero non è attirato dai dipinti di Picasso?" né chiedi: "Come mai un mendicante non si interessa alla musica di Mozart?" Tuttavia si continua a chiedere come mai solo i ricchi, persone colte, intelligenti, istruite, sono attratte da me. La religione è il lusso supremo. Ovviamente, ne saranno attratte solo le persone che se lo possono permettere. Non si adatta al povero, il povero non ha bisogno di religione. E in nome della religione al povero sono stati dati solo oppio e consolazioni. In nome della religione al povero è stato dato qualcosa di falso, un surrogato. Al povero, che sta morendo di inedia, che è malato, stanco, non si addice la vera religione. Non gli è possibile interessarsi ai voli della consapevolezza. Vuole qualcosa da mangiare, vuole una casa, degli abiti. Fa freddo, è nudo e tu gli parli di meditazione e di consapevolezza? Gli vai a parlare di come conseguire le vette supreme dell'essere? E’ semplicemente assurdo! Quindi, non è vero che la mia gente si è industriata per arricchirsi.. In realtà chiunque venga a me è già ricco. E per quello che viene da me: la religione ha inizio solo quando sei stufo della tua ricchezza, quando possiedi tutto ciò che il denaro ti può dare e tuttavia ti ritrovi vuoto. Hai tutto ciò che puoi possedere, tuttavia scopri che ti manca qualcosa che il denaro non è in grado di darti, per cui devi cercare altre strade. Quando il denaro ti ha dato tutto, quando tocchi il fondo delle sue capacità, il gioco finisce: presto inizi a esserne annoiato e stanco. A quel punto o ti suicidi, oppure inizi una ricerca che ti può condurre a un uomo come me. Io attraggo i ricchi e non fornisco nessun oppio a chi viene da me, ragion per cui il mio stile di vita non si addice al povero.