13.4.11

Gianrico Carofiglio,per capire il Pd.

Non c'è modo migliore che leggersi le credenziali del senatore del Pd, Gianrico Carofiglio, per comprendere alcuni punti critici e fortemente caratterizzanti l'attuale dirigenza e testa pensante del Pd.
Prima di tutto, consiglio di leggersi questo servizio veramente ben fatto da Piero Ricca, con tanto di video, alla moglie di Fassino, la deputata di lunghissimo corso, Anna Serafini
 (in Fassino). A proposito, Ricca si è dimenticato di parlare del fratello di Piero Fassino, poi azzardo io una previsione: da due politici di professione con 11 legislature alle spalle, che faranno i loro figli?
http://www.pieroricca.org/2008/06/13/anna-serafini-in-fassino/
Non aggiungo nulla, solo la nota generale che la Puglia, vero centro della disspiazione della spesa pubblica di tutto il Meridione, (dopo la Sicilia), è anche il centro di produzione di fenomeni tipici alla Carofiglio, ossia dell'ex magistrato scrittore, giornalista, amministratore pubblico e ovviamente parlamentare.

Bene, forse questi personaggi non sono parte di certa sinistra democratica al caviale, ma certamente non sono esonerati dalla definizione di radical chic, persone sempre sopra una spanna a tutti, a partire dai loro elettori.
Il motivo della mia critica non ripone nelle caratteristiche e qualità del Carofiglio, quanto nella mancanza assoluta di democraticità con cui certi personaggi come lui si trovano in parlamento e ai vertici della politica. Naturalmente vale per tutti, a partire dai vari berluschini di cui è piena l'Italia. Ma sappiamo bene che l'attuale legge elettorale nazionale è una estensione della vergognosa e liberticida legge elettorale Toscana. Una legge che ha statuito in Toscana il permanere dei soliti noti, e a livello nazionale l'egemonia di Berlusconi, ben sostenuto dagli uomini del PDS, poi DS o come si chiameranno tra qualche mese, anche se mi sa che a breve tutto avrà un sostanziale cambiamento.
Buona lettura.

Nota integrativa: Il dottor Carofiglio è stabilmente sposato con Francesca, anche lei magistrato, e ha due figli, Alessandro e Giorgia; si dichiara pubblicamente felicemente sposato.

È figlio della scrittrice Enza Buono e fratello del regista, scrittore e illustratore Francesco Carofiglio. Magistrato dal 1986, ha lavorato come pretore a Prato, pubblico ministero a Foggia e in seguito ha svolto le funzioni di Sostituto procuratore alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

Durante la XV Legislatura è stato designato consulente della Commissione parlamentare Antimafia. Il 22 febbraio 2008 viene annunciata la sua candidatura al Senato per il Partito Democratico[1], e nelle elezioni del 13 e 14 aprile dello stesso anno viene eletto senatore.

Ha esordito nella narrativa, dopo parecchie pubblicazioni tecniche e di settore, con Testimone inconsapevole (Sellerio, 2002), romanzo che ha aperto il filone del thriller legale italiano.

Vincitore del Premio Bancarella del 2005 con il romanzo Il passato è una terra straniera (Rizzoli, 2004), nel settembre 2006 ha pubblicato un altro romanzo che vede il ritorno, quale protagonista, dell'avvocato Guerrieri, Ragionevoli dubbi (Sellerio): con quest'opera ha vinto il premio Fregene e il premio Viadana nel 2007 e la seconda edizione del Premio Tropea nel 2008.

Il 12 settembre 2007 è stato pubblicato da Rizzoli Cacciatori nelle tenebre, una graphic novel con protagonista l'ispettore Carmelo Tancredi, illustrata dai disegni del fratello dell'autore, Francesco. Tale opera ha ricevuto, a Belpasso, il premio Martoglio. È stato il primo graphic novel entrato nelle classifiche dei libri più venduti nella categoria: "narrativa italiana".

Da Il passato è una terra straniera è stato tratto l'omonimo film prodotto da Fandango per la regia di Daniele Vicari con protagonista Elio Germano.

Con i libri finora pubblicati Carofiglio ha superato i tre milioni di copie vendute. Le sue opere sono già uscite o sono in via di pubblicazione in molte lingue: francese, spagnolo, inglese, tedesco, giapponese, greco, portoghese, turco, russo, polacco, olandese, brasiliano, catalano, rumeno, svedese, ebraico.

Nel novembre 2007 è uscito il saggio: L'arte del dubbio (Sellerio), riflessione sull'arte del domandare e i suoi rapporti con il concetto di verità.