Bocciato da Pisa, la Regione Toscana per mezzo di Rossi, cercò di evitare la figuraccia di farlo scappare all'estero, dove già aveva trovato collocazione, cercando di farlo rientrare e promettendo un pronto interessamento per trovare idonea collocazione a una figura di tanto rilievo. Ma il clima mefitico dell'Università di Toscana non faceva per lui, outsider che nessuno voleva riconoscere e collocare alla posizione di merito. Il rapido rientro in Svezia e finalmente dopo due anni, l'impresa.
Il Sistema Toscano è ovviamente al pari di quello Ligure e in parte, Emiliano-Romagnolo, Umbro e marchigiano, un sistema in cui si saldano componenti disparate, dal piccolo artigiano e bottegaio al medio imprenditore, dal professionista al Grande Consorzio di costruzione edilizia, dalle amministrazioni e imprese municipalizzate, dal sistema delle cooperative a quello pervasivo e asfissiante delle associazioni di ogni e qualsiasi tipo, (prime su tutte sindacati, patronati, Camere del Lavoro), fino alle piccole e grandi banche e finanziarie e ai soggetti del sistema sanitario.
Il tutto, asfissiando e impedendo con metodi di dumping e di scoraggiamento psicologico, i soggetti economici, professionali e intellettuali che non si schierano e non entrano a farne parte, boicottandoli e comunque preferendo a questi i soliti nomi e profili del Sistema.
Quindi, medici, fornitori di apparecchi sanitari, e farmaci, costruttori edili appaltanti lavori pubblici, consulenti vari, architetti, elettricisti, persino pesciai e verdurai, sono tutti parte del Sistema Toscano, un Metodo Killer della Libera iniziativa ed espressione intellettuale e del merito e talento.
Un esempio di massimo sostenitore del Sistema Toscano, il Sindaco di Firenze, Renzi: affidate a lui e a gente come lui le sorti del paese e poi vedete.
Se il nostro Macchiarini avesse chiesto a noi un parere e lo avesse seguito, si sarebbe evitato perdite di tempo, vituperiazioni, ostracismi ed essere sottoposto alle metodologie di killeraggio intellettuale e professionale attuate ancor più all'interno delle centraline del potere intellettuale del Sistema Toscano, vale a dire le sue tre Università pubbliche, che, tolta Pisa e le sue due peculiarità, la Scuola Sant'Anna e la Normale, non brillano certo per particolari note di merito, specie la piatta e arrogante Firenze, vera e propria patria della prepotenza intellettuale, di menefreghismo produttivo e irrilevanza della ricerca scientifica.
Infatti, per quanto in modo meno clamoroso, anche il sottoscritto e due collaboratrici del blog, hanno seguito la stessa sorte di Macchiarini: da Viareggio abbiamo studiato a Pisa, poi visto la povertà degli sbocchi, la trafila di umiliazioni cui avremmo dovuto sottoporci, siamo andati in America e Germania, dove abbiamo trovato in pochi mesi una collocazione di notevole rilievo.
Certo, nessuno si è preoccupato di fare annunci e proclami per chiedere il nostro rientro in Toscana, dal momento che le nostre attività non sono state clamorosamente riprese dai giornali, ma certo, io credo, sono certo, che quello che abbiamo svolto all'estero, sia stata una occasione persa per la Toscana, dal momento che al nostro posto sono rimasti tre culattoni raccomandati, o comunque che si sono sottoposti alla degradante procedura di cooptazione in uso in tutti gli atenei italici, in completo dispregio per il merito.
Basta pensare a certi direttori di area del CNR a Pisa, inamovibili da 30 anni, per provare un senso di nausea e desiderio di allontanamento. Una in particolare, che forse avrà scritto qualche manualetto per defi.. del tipo -il cervello in 50 pagine, è l'immagine della vanità di cui si discorre.
Ma anche dal punto di vista della politica, il Sistema Toscano si caratterizza per essere il vero centro ispiratore dell'attuale sistema immorale di elezione dei candidati al Parlamento e alla regione. Un gran parlare della grandezza del Rinascimento fiorentino e Toscano, per distogliere gli occhi dall'attuale miseria intellettuale e povertà economica ingravescente. Temo, che proprio la Toscana, sarà uno degli ultimi baluardi della retro guardia post fascista e post comunista a cadere sotto le spallate dei Movimenti non controllati dal Sistema dei Partiti.
Nota aggiunta 28 Sett. 2012:
Ansa: Il Dottor Paolo Macchiarini è stato arrestato con l'accusa di aver cercato di praticare gli interventi da lui presi in carico presso struttura privata, adducendo che la struttura pubblica presso cui lavorava (Clinica Università Firenze), non era idonea (quando invece risultava idonea). Ci sarebbero anche somme di danaro molto elevate (attorno ai 1000 mila euro).
Se veramente la situazione fosse quella ipotizzata, allora ci sarebbe da veder correre le manette un po' ovunque in tutta italia, dove spesso la gente si sente rispondere che per il tale esame o il tale intervento, se non si vuol attendere diversi mesi si può ricorrere a struttura privata o convenzionata o semplicemente presso la stessa struttura pubblica, dove si gira un cartello e magicamente le prestazioni sono subito effettuabili a pagamento (dove lavorano gli stessi medici del servizio pubblico).
Chissà perché, dopo aver scritto dei prodigi di Paolo Macchiarini, due giorni dopo si apprende che il medesimo sarebbe un fior di farabutto. Comunque il Governatore Rossi tiene a precisare che l'attività di ricerca di Macchiarini presso la struttura pubblica non è viziata da sospetti o altro.
Truffa aggravata e concussione
Arrestato il “mago” dei trapianti La Stampa
Il chirurgo Paolo Macchiarini
ai domiciliari: prelevato dopo
un intervento all’ospedale Careggi
ai domiciliari: prelevato dopo
un intervento all’ospedale Careggi
Il chirurgo Paolo Macchiarini, considerato uno dei luminari mondiali dei trapianti di trachea, è stato arrestato a seguito di un’inchiesta della Guardia di Finanza di Firenze. Per lui le accuse sono di tentata truffa aggravata e tentata concussione.
Il gip Alessandro Moneti, su richiesta del pm fiorentino Giuseppe Soresina, ha disposto per il celebre chirurgo la misura degli arresti domiciliari. Macchiarini è stato prelevato stamane dall’ospedale di Careggi, dopo che aveva terminato un intervento. Paolo Macchiarini, autore del primo trapianto di trachea senza farmaci antirigetto, lavorava a Barcellona quando è stato chiamato nel 2008 a Firenze dall’allora assessore alla sanità della Regione Toscana, Enrico Rossi. Avrebbe dovuto ottenere una cattedra universitaria per chiara fama, ma questa non gli è mai stata concessa. La Regione lo ha incaricato di dirigere l’Istituto europeo per le alte vie respiratorie.
Svezia è perfettamente riuscito l’impianto di una trachea bioartificiale su un malato terminale di cancro senza più speranze, intervento realizzato da una equipe guidata da un geniale medico italiano, il professor Paolo Macchiarini, viareggino, già autore dei primi trapianti di trachea e letteralmente fuggito due anni fa dall’ospedale Careggi di Firenze dove gli era impossibile lavorare. Un caso esemplare: il grande scienziato e ricercatore italiano che si fa onore nel mondo per le sue scoperte, perché salva vite umane e nobilita la medicina chirurgica, non ha cittadinanza professionale nel suo paese di origine.
Nel 2010 era già un luminare, anche allora i suoi trapianti di trachea (prelevata da donatori) era il primo ad eseguirli nel mondo. Adesso, nel laboratorio che dirige al Karlinska Instuitute a Stoccolma, ha fatto ancora di più in quella che viene chiamata ingegneria dei tessuti. La nuova trachea realizzata e impiantata da Macchiarini è un ibrido tra materiali plastici porosi e cellule umane prelevate dal corpo del paziente. L’impalcatura artificiale viene introdotta di una specie di incubatore, una reattore biologico dove crescono e si integrano con la struttura artificiale tessuti generati dal cellule staminali prelevate dal midollo osseo. Andemariam Beyene, il fortunato etiope che per primo si è sottoposto alla sperimentazione sugli uomini della trachea bioartificiale, era “praticamente morto” come confessa al New York Times. Ciò nonostante era riluttante a fare, diciamo così, da cavia umana per un trattamento eseguito fino ad ora solo sui maiali.
Macchiarini lo ha convinto ed è stata la sua fortuna. Non riuscì a convincere invece il suo ospedale di Firenze a metterlo nelle migliori condizioni per lavorare. Ostavano ordinarie invidie e vincoli burocratici, miopia e incapacità di valutare il capitale scientifico a disposizione. Macchiarini ha fama di uno che non le manda a dire, dicono anche che abbia chiesto un contratto a sei zeri: certo è che almeno una stanza nel reparto che dirigeva potevano procurargliela. E dire che la Regione con il presidente Enrico Rossi in persona si era prodigata felicemente per farlo tornare in Italia dopo trent’anni di specializzazioni in tutto il mondo.
Niente da fare, lui sospettava addirittura che il 99% del personale del Careggi sperava che il trapianto condotto con 35 persone di staff e sul quale c’erano gli occhi del mondo puntati, andasse male. Da La Repubblica del 10 luglio 2010: “Ero andato via trent´anni fa, ho ritrovato una situazione peggiore. I bravi restano indietro. Figurarsi che il professore ordinario di Careggi nella mia materia vieta agli specializzandi di venire a imparare da me. Così non vanno in sala operatoria. A me ormai non mi fanno più ordinario a Firenze, mi spiace per i miei collaboratori, che non potranno avere una carriera accademica. Penso alle famiglie che fanno di tutto per far studiare i figli e poi li vedono sorpassati perché non c´è meritocrazia. Mi dispiace andare via, anche perché sono toscano ma contro certi muri, soprattutto accademici non si può fare nulla”. Oggi le sue im prese le compie in un ospedale svedese e ne dobbiamo leggere i resoconti dal New York Times
A Careggi un Laboratorio per le patologie toraciche di alta complessità
A Careggi un Laboratorio per le patologie toraciche di alta complessità
Il professor Paolo Macchiarini opererà in Toscana
L’assessore Rossi: «Abbiamo ristabilito un importante collegamento»
Chirurgia toracica
Lo stesso assessore aveva contattato il professionista di origine viareggina subito dopo che a livello internazionale, nel novembre scorso, era esplosa la notizia del primo trapianto di trachea “antirigetto” felicemente portato a termine dalla sua equipe. Un intervento di estrema complessità e del tutto innovativo, compiuto grazie alle competenze incrociate di numerosi istituti, anche italiani. La volontà chiaramente e più volte espressa dal professor Macchiarini di non lasciare la Spagna viene oggi rispettata, ma nello stesso tempo la formula del Laboratorio riapre per il servizio sanitario nazionale e toscano una porta che sembrava irrimediabilmente chiusa. Il professor Paolo Macchiarini è nato a Viareggio, dove tuttora risiede la sua famiglia, e si è laureato a Pisa. Si è stabilito in Spagna nel 2005, dopo aver vissuto e lavorato negli Stati Uniti (a Birmingham), poi a Parigi e quindi ad Hannover. Sotto la sua responsabilità il Laboratorio toscano, che nasce in accordo con la facoltà di Medicina dell'Università di Firenze e tramite una convenzione tra gli enti interessati, svolgerà attività clinica e chirurgica, sia per i cittadini toscani che italiani ed europei, sarà sede di attività di ricerca sperimentale e clinica e di formazione medica e infermieristica. Ogni anno una sessantina di pazienti da tutta Italia raggiungono Barcellona per farsi curare dal professor Macchiarini.
Susanna Cressati
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Stipulato il contratto con l'Azienda Ospedaliera Universitaria fiorentina
Paolo Macchiarini nuovo primario di Careggi
Un altro passo nello sviluppo di una attività chirurgica di avanguardia
Paolo Macchiarini
Lo prevede il contratto che il professor Macchiarini ha stipulato e di cui ha parlato oggi nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato con l'assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi.
«Sono particolarmente soddisfatto di questa decisione – commenta l'assessore Rossi – il professor Macchiarini porta all'interno del sistema sanitario toscano una delle competenze più avanzate nel suo campo a livello internazionale. Macchiarini opererà, farà ricerca e formazione, consentendo una crescita complessiva dei nostri servizi, svilupperà il suo lavoro all'interno di un programma europeo che ha come punti di riferimento, insieme a Firenze, istituzioni prestigiose attive in Inghilterra, in Spagna e in Svezia. Con lui la sanità pubblica toscana sviluppa il suo straordinario potenziale e lo mette a disposizione di tutti i cittadini.»
Il contratto che lega il professor Macchiarini all'Azienda Careggi durerà 5 anni, eventualmente rinnovabili. In questo periodo il professore dirigerà le attività di strutture ospedaliere diverse, quelle relative alla chirurgia toracica, la toraco-polmonare, la broncologia e la broncologia diagnostica interventistica. Si costituirà così il Laboratorio Bioair, Bio-molecular and engineering airway, che potrà avvalersi di tutte le risorse umane, strumentali, tecnologiche e logistiche delle strutture di Careggi e in più dell'attività di un biologo e di un chirurgo toracico.
Le altre istituzioni internazionali impegnate nel progetto sono la London Clinic, l'University College London, il Great Hormon Street Children Hospital, l'Istituto Universitario Dexeus di Barcelona e il Karolinska Institut di Stoccolma.
Il primo atto che ha legato il percorso professionale del professor Macchiarini all'Azienda Careggi risale al dicembre del 2008, quando una delibera regionale dispose la costituzione presso l'Ospedale fiorentino del Laboratorio clinico per la patologia toracica ad alta complessità vascolare, respiratoria, affidato al chirurgo di origine viareggina. Da quel momento il professore ha avviato una importante attività chirurgica e di formazione che il contratto oggi stipulato consolida e sviluppa.
Susanna Cressati
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