26.8.10

Il Lobo Limbico, funzioni nei disturbi Mente-Corpo.

Perché inizio il primo articolo sui Disturbi Mente-Corpo illustrando il Sistema
 Limbico, cioè la parte del cervello che modula le importanti funzioni che riguardano la regolazione della nostra vita emotiva, cioè le emozioni, quali l'ansia, la paura, la gioia, il dolore, e la memoria, specie quella a lungo termine (oltre ad altre molteplici funzioni che qui non cito)? Semplicemente, perché questa area, è molto implicata, direi al centro dei problemi che si collocano a metà tra Mente e Corpo.
Premetto che ho inserito le nozioni in modo spiraliforme, tale da presentare i concetti iniziali nella forma più chiara ed accessibile, riservando la parte finale dell'articolo a definizioni e concetti più complessi, che solo coloro che vorranno, potranno leggere.


Se non conosco queste nozioni, cosa mi serve sapere in poche e chiare parole?
Direi che è importante comprendere che in ogni caso, qualsiasi disturbo fisico, si riflette necessariamente sul nostro cervello e quindi sui nostri pensieri, emozioni e percezioni dell'ambiente e di sé e questa relazione è importante e può andare in un senso o nell'altro. Vale a dire, ad esempio, che il dolore fisico, si riflette sul nostro comportamento, ma anche i nostri pensieri ed emozioni, si riflettono sul nostro organismo fisico. E che ogni perturbazione di questo sistema (così chiamiamo la mente e il corpo), risulta in una modifica del suo equilibrio, che ha un senso adattivo, cioè di risposta che tende a favorire la sopravvivenza dell'individuo, anche se purtroppo, non sempre è facile da comprendere. Infatti il dolore di un mal di denti, ha il significato di informarci che qualcosa non funziona, in modo da adottare le opportune strategie (semplicemente, andare dal dentista e sottoporsi alle cure del caso). Se non ci fosse il dolore, probabilmente si perderebbe il dente e anche il nervo che lo rende vitale, con un risultato peggiore, in quanto la masticazione e quindi l'alimentazione, subirebbe un danno.

Quindi, è proprio il cervello, e indicativamente, il Sistema Limbico, (SL), ma ovviamente non solo, ad essere implicato nella SFPrimaria (SFP), e in parte nella SFSecondaria (SFS), che alterandosi, determina una anomalia nella processazione degli stimoli dolorosi somatici e psichici, quello che molti indicano come Sistema di Integrazione Mente-Corpo o Soma- Psiche.
In ogni caso, che la Fibromialgia, SF, ad esempio,  dipenda o meno da una origine del Sistema Nervoso, sicuramente, questo sistema è comunque implicato, anche se al momento non sappiamo dire se è la retroazione di stimoli corporei e psichici a determinarne il suo cambiamento o viceversa.
Inoltre, da tempo sappiamo che il Sistema Immunitario (S.I.), è dotato di una sua intelligenza, nel senso che si adatta alle condizioni ambientali e psicologiche e comunque ne subisce una modifica e che alcuni soggetti, sono particolarmente sensibili, a parte coloro che mostrano vere e proprie anomalie (deficit del S.I. o iperattività), e di conseguenza, l'attività di questo complesso e delicato sistema, che agisce affiancato ad altri sistemi, in particolare quello Endocrino (S.E.), risulta fondamentale nell'equilibrio complessivo dell'organismo, nella sua omeostasi, come si definisce, e quindi nella salute, forza ed energia, o al contrario nella malattia, debolezza e vulnerabilità agli stress.

Quello che sta accadendo da almeno 15 anni, è che si è chiarito che per lo studio di determinati sistemi e disturbi, occorre una nuova materia, che racchiuda una serie di campi di studio, in passato indipendenti e poco elaborati. Infatti si parla di Neuro-Psico-Immuno-Endocrinologia, ad indicare la nuova branca specialistica della medicina, destinata a formare specialisti che riescono a cogliere il paziente e i suoi disturbi dal punto di vista di un sistema cibernetico complesso, il cui equilibrio può ammettere molteplici punti di rottura o vulnerabilità, che a loro volta si riflettono (retroagiscono) sugli altri sistemi.
Quindi, a breve, in America, avremo specialisti che studiano e curano particolari disturbi, molti dei quali possiamo riconoscerli tra quelli classicamente definiti di tipo Mente-Corpo, che una volta, ma in modo assai più generico e disinvolto, venivano definiti "Psicosomatici", che spesso prevedevano una interpretazione addirittura "simbolica", tipica della teoria psicoanalitica, e che da tempo, quella Psicosomatica degli anni '70 e '80, è stata criticata e si è dimostrata la totale mancanza di evidenze scientifiche (Evidence Based) e l'assoluta innefficacia dei trattamenti.
Ciò non di meno, i Disturbi dell'Integrazione Mente- Corpo, continuano a vivere in medicina e psicologia, in considerazione di un nuovo paradigma, ossequioso delle evidenze scientifiche e volto a ricomprendere i sintomi e disturbi dell'organismo e dell'intera persona, ad una serie di interazioni complesse ed incrociate, il cui assetto, risulta nell'Equilibrio di Stato del Sistema (in questo caso il sistema biologico umano, in altre parole la persona), sia nelle componenti fisiche che in quelle mentali (derivanti dal cervello, organo fisico al pari del fegato).
Dunque, in questo nuovo paradigma, non si trova alcuna concezione simbolica o astrusa convinzione metascientifica, ma solo quello che l'evidenza e la conoscenza scientifica ci permette.
Prima di tutto, uno sguardo d'insieme, molto rapido ma chiaro, usare il fermo immagine.
Il sistema limbico è costituito in parte di corteccia cerebrale e in parte di diencefalo. Il termine limbico non è preciso ed è usato in modo diverso da diversi autori. Strutturalmente esso è costituito da: (1) alcune aree corticali cerebrali, inclusa la circonvoluzione del cingolo localizzata nella superficie interna della scissura interemisferica, appena sotto al corpo calloso, e l'ippocampo; (2) vari nuclei tra cui quelli anteriori del talamo e i nuclei dell'abenula dell'epitalamo; (3) parte dei gangli basali; (4) l'ipotalamo, in particolare i corpi mamillari; (5) la corteccia olfattoria e (6) le vie di connessione tra le varie aree corticali e i gangli della base (come per esempio il fornice).

Il sistema limbico controlla l'affettività, le risposte vegetative indotte dalle emozioni, il tono dell'umore e la percezione delle sensazioni piacevoli o dolorose. Per il sistema limbico le afferenze più importanti sono quelle olfattorie. L'odore del cibo stimola il centro della fame nell'ipotalamo. Nei cani, nei gatti e in altre specie animali la percezione olfattoria dei feromoni, che sono delle molecole rilasciate nell'aria, ha un’importanza fondamentale nella riproduzione poiché determina l'attrazione tra specie analoghe, ma di sesso differente.
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Lesioni del sistema limbico possono provocare appetito vorace (bulimia), disinibizione sessuale, eccessiva docilità nei confronti di stimoli ambientali che richiederebbero uno stato d'allerta o di difesa. Poiché l'ippocampo è parte del lobo temporale, una sua lesione determina un danno della memoria. L'ippocampo e la corteccia circostante sono fondamentali nel passaggio dell'informazione dalla memoria a breve a quella a lungo termine: la porzione di corteccia immediatamente circostante l'ippocampo è costituita da quelle cellule che subiscono una trasformazione della loro fisionomia calcio indotta, per rinforzare la traccia mnestica.



Analizziamo il Lobo Limbico, una struttura diencefalica, assai primitiva, che genera e media le risposte emozionali e le sensazioni del corpo, la memoria e molte altre funzioni. Comunque, memoria e emozioni (rabbia, affetto, aggressività ecc., sono generate e regolate in questi circuiti, che poi vengono in parte mandati all'unità  di controllo, cioè alle parti corticali superiori, per la loro analisi e scomposizione. In basso, le risposte e stimoli generati in questo complesso circuito, sono inviati al resto del corpo, per le risposte che conseguono (ad esempio la paura, genera aumento del battito cardiaco, sudorazione, pallore eccetera).

Il testo del video : How the Body Works Units of the Limbic System
The limbic system is a composite structure which lies in the temporal lobes of the brain and in the region of the thalamus. It is concerned with emotions and memory. The amygdaloid bodies are believed to be concerned with aggression. The hippocampus, lying above the parahippocampal gyrus, is concerned with memory. The septum pelucidum is thought to be associated with pleasure reactions. The cingulate gyrus, the fornix and the anterior commissure carry nerve fibers to and from other structures in the limbic system, as do the mammillary bodies, which are also vitally concerned with memory. These eight areas make up the complete limbic system.

In italiano
Il sistema limbico è una struttura composita che si trova nei lobi temporali del cervello e nella regione del talamo. E ' implicato nella regolazione delle emozioni e nella memoria. I corpi amigdaloidei o semplicemente per brevità. l'amigdala (da mandorla), si ritiene possano essere interessati con l'aggressività. L'ippocampo, situata al di sopra del giro paraippocampale, è la principale centralina della  memoria e svolge un ruolo essenziale nella formazione dei ricordi di lunga durata. Il  Setto pelucidum  sembra essere associato a reazioni di piacere. Il cingolo, il fornice e la commessura anteriore portare le fibre nervose da e verso altre strutture del sistema limbico, così come i corpi mammillari, che sono di vitale questione per la memoria. Questi otto aree compongono l'intero sistema limbico.
Nel video seguente lo vediamo meglio e in dettaglio: le strutture sono le stesse già tradotte sopra.

http://www.fmnetnews.com/basics-news-brain1109.php


La struttura del Lobo Limbico, assai complessa, svolge una serie di funzioni basilari per la memoria, il dolore e soprattuto le emozioni. Il Lobo Limbico, assieme alle altre strutture centrali superiori, gioca un ruolo fondamentale nella rappresentazione degli stimoli emozionali e dolorosi, e occorre tenerlo bene a mente, dal momento che diversi studi hanno evidenziato con sufficiente chiarezza che il dolore e le emozioni negative, impattano sul cervello, causando fenomeni di degenerazione assonale, cioè perdita di connessioni e assottigliamento di alcune aree in risposta a stimoli di stress.
Al momento non si è in grado di affermare se il fenomeno neurodegenerativo sia in rapporto di biunivoco di causa-effetto o se entrano anche altre componenti, ma sappiamo per certo che stress molto forti, che impattano emozionalmente sul soggetto, causano una perdita di connessioni in alcune regioni della corteccia para-ippocampica e indirettamente nell'ippocampo. Inoltre le amigdale, sono molto attive nei casi di emozioni negative, e scaricano su una porzioni di corteccia prefrontale, che a sua volta retroagisce sull'amigdala, che viene eccitata anormalmente. La prefrontale di norma retroagisce inibendo l'attività dell'amigdala, e questo corrisponde a una attività di tipo cognitivo, in cui il soggetto, si forma una rappresentazione dell'evento traumatico e lo elabora, ottenendo una risposta di rassicurazione.
Quando lo stress non può essere eliminato, divenedo cronico, la retroazione prefrontale perde efficacia e le amigdale non sono in grado di ribaltare lo stato emozionale negativo in uno neutro, come di solito fanno, a seguito della scarica eccitatoria della prefrontale. Inoltre, la memoria dell'evento o degli eventi legati allo stress cronico, tende a subire una menomazione, e il ricordo degli eventi precedenti lo stress e contemporanei, tendono a sfumarsi e confondersi (amnesia post traumatica, di solito anterograda ma anche retrograda).
Che il danno mnemonico sia limitato ad alcuni aspetti della circuitazione mnemonica è rilevato dal fatto che di solito il soggetto mantiene intatte le abilità e conoscenze che gli derivano dalla memoria procedurale e quelle biografiche, riguardo chiè, come si ciama, che fa, e chi conosce etc.
Ora, il dolore cronico, sappiamo che è un potente fattore di stress di lunga durata, in grado di sconvolgere il normale funzionamento del SNC, ma al momento non sappiamo ad esempio, quanto influisca nella SF questa condizione. Pare però sensato supporre che una alterazione riscontrabile di aree cerebrali sia probabile, e per questo, la farmacologia psichica, sembra uno dei rubinetti possibili per staccare il dolore o attenuarlo, in base a meccanismi di azione non tipicamente di tipo antidolorifico, sul tipo endorfinico.
Continuate a suguire.


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Il Sistema Limbico è una formazione filogeneticamente antica, costituito da formazioni grigie tra loro unite da importanti fasci di connessione. Le formazioni grigie del sistema limbico sono la corteccia del cingolo, il giro ippocampale, l’ippocampo, parte del nucleo amigdaloideo, i nuclei del setto pellucido, i nuclei mammillari dell’ipotalamo, il complesso nucleare anteriore del talamo.
I principali fasci di connessione tra tali formazioni grigie sono il fornice, la stria terminale ed il fascio mammillo-talamico.
corteccia del cingolo: è una delle 4 aree corticali che rappresentano i centri di percezione del sistema limbico. Le quattro aree corticali sono le seguenti:
1) Zona fronto-temporale: corrispondente all’uncino dell’ippocampo ed al giro dentato (controlla la nutrizione e regola le reazioni di attaco e difesa).
2) Zona parieto-occipitale mediale: corrisponde, grossolanamente, al giro ippocampale (controlla l’attività sessuale).
3) Zona occipito-temporale mediale: corrisponde alla porzione posteriore della corteccia del cingolo (regola la vita affettiva).
4) Zona fronto-temporale mediale o zona sopracallosa o corteccia del cingolo, corrisponde alla porzione anteriore ed
intermedia della corteccia del cingolo, (regola la preservazione dell’individuo e della specie).
La corteccia del cingolo è posta sulla superficie mediale dell’emisfero cerebrale, attorno al corpo calloso. Nella maggior parte della propria estensione la corteccia del cingolo appare liscia e priva di circonvoluzioni.
Il solco del corpo calloso separa la corteccia del Cingolo dal corpo calloso.
Il solco del corpo calloso contiene il nervo di Lancisi, l’indusium griseum e l’arteria cerebrale anteriore. In corrispondenza dello splenio del corpo calloso la corteccia del cingolo si restringe. Tale restringimento viene denominato istmo della corteccia del cingolo. Anteriormente all’istmo troviamo il giro paraippocampale.
Il giro paraippocampale si estende dal solco ippocampale all’istmo della corteccia del cingolo. Strutturalmente è simile all’ippocampo. Il giro paraippocampale possiede un fascio di associazione, il cingulum, per i diversi territori della stessa circonvoluzione; un fascio per il lobo temporale (fascicolo uncinato); un fascio striato, passante per la capsula interna; un fascio che, passante per il corpo calloso, lo collega alla corteccia controlaterale ed al setto pellucido, e, attraverso il fornice, lo collega ad altre zone del sistema limbico.
Le aree del sistema limbico concorrono, nel loro insieme, a due funzioni fondamentali della vita animale, quella della preservazione dell’individuo e quella della preservazione della specie.
Per preservazione dell’individuo si intendono le reazioni emotive, la paura, i fenomeni detti di “attacco e fuga”.
Relativamente alla funzione di preservazione della specie(funzione riproduttiva)il sistema limbico controlla il comportamento sessuale.
Lesioni di alcune aree del sistema limbico possono determinare impotenza, ipersessualità e deviazioni nel comportamento sessuale.
Altra importante funzione del sistema limbico è quella di partecipare ai processi di memorizzazione. In particolare le strutture limbiche sarebbero deputate allo stabilirsi della traccia della memoria recente. Lesioni del circuito ippocampo-fornice-mammillo-talamico (il cosiddetto circuito di Papez) determinano la sindrome di Korsakoff, caratterizzata clinicamente da una completa amnesia degli eventi appena accaduti e dal ricordo normale delle esperienze passate. La sindrome di Korsakoff si presenta nei traumatizzati cranici, negli alcolisti e nei dementi senili.
2) Il corpo calloso è costituito da una spessa lamina di sostanza bianca nella quale passano un gran numero di fibre nervose ( oltre 100 milioni) che reciprocamente collegano regioni ampie della corteccia di tutti i lobi con corrispondenti regioni dell’emisfero opposto.Queste fibre attraversano il pavimento della fessura inter emisferica, formano la maggior parte del tetto dei ventricoli laterali, e si aprono a ventaglio in una massiccia radiazione callosaper poi distribuirsi alle varie regioni corticali. Le parti del corpo calloso sono indicate come: 1)rostro, 2) ginocchio, 3) corpo e 4) splenio.
IL ginocchio contiene fibre che collegano le parti anteriori dei lobi frontali; le fibre della restante parte del lobo frontale e del lobo parietale attraversano il corpo del corpo calloso. Fibre che attraversano lo splenio collegano le regioni dei lobi temporale ed occipitale. Le fibre dello splenio del corpo calloso, che si estendono inferiormente lungo il margine laterale del corno posteriore del ventricolo laterale separano il ventricolo dalla radiazione ottica e formano il tapetum.
3) Il fornice è il principale fascio di fibre efferenti dal sistema limbico. Le connessioni tra le formazioni grigie del sistema limbico presentano importanti collegamenti reciproci, afferenti ed efferenti. IL fornice è composto, nell’uomo, da circa un milione di fibre nervose abbondantemente mielinizzate. Le fibre del fornice originano dagli strati piramidali e dallo strato di cellule polimorfe.
Le fibre in questione dapprima danno luogo alla formazione dell’alveus, quindi, unitesi, costituiranno la fimbria (posta nella porzione mediale dell’ippocampo). La fimbria si continua con le gambe del fornice che raggiungono il corpo calloso sovrastandolo (corpo del fornice).Si piegano quindi in corrispondenza dei nuclei anteriori del talamo ( colonne del fornice ) e raggiungono i nuclei mammillari dell’ipotalamo, dove terminano. La fimbria del fornice dell’ippocampo sta sul lato mediale dell’ippocampo e si continua lateralmente con l’alveo. Procedendo dall’indietro diventa più sottile e si continua nella gamba del fornice; davanti arriva sull’uncino. E’ ricoperta dalla pia madre e dà inserzione alla lamina corioidea. E’ costituita da due tipi di fibre:
- neuriti delle cellule piramidali dell’ippocampo, aventi il seguente decorso: cellule piramidali -> alveo -> fimbria -> fornice -> corpi mammillari dell’ipotalamo.
- Fibre commessurali: dalla fimbria passano nella gamba del fornice, poi nello psalterium e arrivano allo strato radiato dell’ippocampo (sono formate dai dendriti delle cellule piramidali ).
4) La stria terminale. E’ un fascio di fibre nervose che origina dalla fascia posteriore del nucleo amigdaloideo e, decorrendo parallelamente al fornice, giunge al foro Monro, dove si divide, in corrispondenza della commessura anteriore, in tre parti: una sopracommessurale, una commessurale ed una sottocommessurale. Le fibre sopra e sottocommessurali si portano ai nuclei del setto pellucido, all’ipotalamo anteriore e al lobo piriforme;quelle commessurali raggiungono il nucleo amigdaloideo controlaterale.
5) Stria midollare del talamo: è una stria di sostanza bianca che segna il limite antero-mediale del talamo.
Vi decorrono le fibre che provengono dalla corteccia olfattiva e che sono destinate ai nuclei abenulari di entrambi i lati. La maggior parte di queste fibre nascono dalla sostanza perforata anteriore e da altri centri olfattivi (come l’area paraolfattiva di Broca); vanno aggiunti poi: il fascicolo cortico-abenulare mediale (che prende origine dall’ippocampo); il fascicolo setto-abenulare (dal setto pellucido); il fascicolo amigdalo-abenulare (dall’amigdala); il fascicolo cortico-abenulare laterale (dal giro dell’ippocampo); il fascicolo ipotalamo-abenulare (dall’ipotalamo); il fascicolo preottico-abenulare (dal telencefalo, area ventrale mediana); fibre provenienti dai collicoli superiori. Tutte queste fibre raggiungono il nucleo abenulare omolaterale oppure, passando nella commessura abenulare, il contro laterale.
6) Fascio nervoso del prosencefalo: è il circuito che collega l’ipotalamo con il sistema limbico. Effettua il seguente percorso: ippocampo-> corpo mammilare dell’ipotalamo -> gruppo nucleare anteriore del talamo -> circonvoluzione del cingolo -> ippocampo.
7) Abenula: è una formazione bianca di fibre mieliniche in continuazione con l’epifisi e con la commessura abenulare, da una parte, e parzialmente con la stria midollare dall’altra. Al di sotto del peduncolo abenulare sono situati i nuclei dell’abenula, sui quali arrivano le fibre dell’abenula.
8) Nucleo interpeduncolare del mesencefalo: è posto tra i due peduncoli del mesencefalo, nella parte ventrale del tegmento mesencefalico, medialmente alla sostanza nera. Mal definibile nell’uomo è sede di afferenze ed efferenze al sistema limbico.
9) I corpi mammillari dell’ipotalamo (nuclei mammillari dell’ipotalamo): costituiscono la parte inferiore dell’ipotalamo e sono situati fra i peduncoli cerebrali, davanti alla fossa inter-peduncolare e dietro al tuber cinereum. Sono due piccole formazioni sferiche, aventi un diametro di 5-6 mm, separate dalla fessura mediana. E’ possibile riscontrare la presenza di un corpo mammillare accessorio a lato del corpo principale. Sono di colore bianco per la presenza di fibre mieliniche intorno ad una massa grigia centrale che è formata da una zona magnicellulare e da una zona parvicellulare oltre che da un intreccio di dendriti e neuriti alla periferia. Esistono delle fibre che uniscono i due corpi mammillari, passando attraverso la commessura sopramammillare.
10) Il nucleo amigdaloideo. E’ distinto nell’uomo in due porzioni: una parte cortico-mediale e una parte basilaterale. La parte cortico-mediale riceve afferenze dal bulbo olfattivo, mediante la stria olfattoria laterale e controlaterale. Le efferenze della parte cortico-mediale sono dirette nell’area del setto, all’ipotalamo preottico omo e controlaterale. La parte basilaterale del nucleo amigdaloideo è collegata al giro paraippocampale, che, a sua volta, è connesso al lobo temporale ( neocorteccia).
Per mezzo di fibre di associazione la neocorteccia del lobo temporale è collegata al lobo frontale ed alla circonvoluzione del cingolo. Altri sistemi associativi del nucleo amigdaloideo sono rappresentati dai collegamenti reciproci con le zone laterali, ventrali e preottiche dell’ipotalamo; con il lobulo periforme; con il nucleo dorsale mediale del talamo; con i nuclei dell’abenula. Il nucleo amigdaloideo, per le sue connessioni, è un centro pre la regolazione e la correlazione di impulsi viscerali e somatici.
11) Ippocampo o formazione ammonica: rappresenta la parte più antica della coteccia o archipallio. Distinguiamo un ippocampo ventrale ripiegato due volte su se stesso e comprendente il piede dell’ippocampo; l’alveo dell’ippocampo, il giro dentato e la fimbria, e un ippocampo dorsale, rudimentale nell’uomo, non ripiegato su se stesso e comprendente la stria olfattiva mediale e la stria olfattiva laterale.
Il piede dell’ippocampo o rilievo dell’ippocampo propriamente detto o corno d’Ammone (per la sua forma che ricorda in sezione orizzontale un corno d’ariete) costituisce la porzione mediale del corno inferiore del pavimento dei ventricoli laterali, appartiene alla paleocorteccia ed è formato da quattro strati.
L’alveo dell’ippocampo o fondo dell’ippocampo sta dopo lo strato polimorfo dell’ippocampo ed il corno inferiore dei ventricoli laterali. In altre parole è la prima struttura dell’ippocampo che si incontra a partire dal pavimento dei ventricoli laterali.
Esso è attraversato dalle fibre commissurali che provengono dall’ippocamo controlaterale ed è anche attraversato dai neuriti delle cellule piramidali dell’ippocampo che passano poi nella fimbria, nel fornice e sono diretti ai
tubercoli mammillari
12) Il giro dentato è una formazione dell’ippocampo appartenente all’archipallio e quindi è tristratificata. Attraverso di essa passano sia fibre efferenti che fibre afferenti per l’ippocampo. Senza entrare in particolari strutturali basterà dire che il giro dentato riceve afferenze da territori della neocorteccia temporale adiacente. Su questi territori si proiettano, attraverso catene neuroniche, diverse aree associative. Il giro dentato è collegato all’area settale ( via fornice e stria di Lancisi ) e all’ippocampo controlaterale mediante la commessura del fornice ( psalterium ).
Il Giro dentato è una stretta striscia di sostanza grigia (3 mm. di larghezza) compresa fra il giro paraippocampale e la fimbria; il solco dell’ippocampo lo separa dal giro ippocampale mentre il solco fimbrio-dentato lo separa dalla fimbria. Presenta numerose incisure che gli conferiscono un aspetto dentato, da cui il nome. Si prolunga davanti nella benderella dell’uncus, che si continua nell’uncus, e dietro abbandona la fimbria e va verso la superficie dorsale del corpo calloso, mentre la fimbria va verso la superficie ventrale del corpo calloso stesso lasciando in mezzo lo splenio del corpo calloso. Il giro dentato presenta una faccia convessa che è in continuazione con lo strato molecolare dell’ippocampo, ed una faccia concava che è in continuazione con la lamina terminale dell’ippocampo.
13) Bulbo olfattorio: fa parte del lobo olfattivo, appartenente al paleoencefalo, che è andato incontro a una progressiva riduzione nel corso della filogenesi, parallelamente all’aumento del neoencefalo. E’ situato nel solco olfattorio (estremo anteriore), che sta sulla faccia orbitaria del lobo frontale, ed è la porzione terminale del tratto olfattorio, con cui sta in continuazione. E’ ricoperto dall’aracnoide; la tenda olfattiva (dipendenza della dura madre) lo separa dal lobo frontale.
In basso poggia sulla lamina cribrosa dell’etmoide, attraversata dalle fibre olfattive in arrivo al bulbo olfattorio. E’ grigio-rosa, molle, di dimensioni:8-9 mm. x 3-4 mm. x 1-1,5 mm.
Al centro c’è della glia gelatinosa, che durante lo sviluppo è andata a riempire la primitiva cavità. La struttura del bulbo olfattorio è costituita da 3 o da sei strati.
14) La stria olfattoria laterale percorre il corpo calloso dallo splenio fino al tronco, decorrendo nel solco del corpo calloso. E’ formata dalla sostanza grigia, è meno regolare e più variabile della stria mediale. Anch’essa fa parte dell’ippocampo dorsale.
15) La stria olfattoria mediale o nervo di Lancisi : percorre la faccia superiore del corpo calloso, partendo dallo splenio e terminando sul ginocchio. E’ lunga e sottile (1 mm.) ed è formata da sostanza bianca. Ha una posizione mediale sul corpo calloso. Fa parte dell’ippocampo dorsale ( che è detto ippocampoinvertito perché le strie costitutive sono “invertite” rispetto alla disposizione che si osserva nell’ippocampo ventrale).
L’ippocampo dorsale è assai ridotto nell’uomo a causa della riduzione del giro dentato e dello srotolamento dell’ippocampo. Parallelamente a questo processo si verifica il grande sviluppo del neopallio e del sistema di collegamento interemisferico contenuto nel corpo calloso.
Le fibre della stria olfattiva mediale partono dal bulbo olfattivo, passano nel tratto olfattorio, nella stria olfattoria mediale, e arrivano all’ippocampo.
16) Tratto olfattorio: è situato nel solco olfattorio, nella faccia orbitaria del lobo frontale. E’ la continuazione posteriore del bulbo olfattorio e termina nel trigono olfattorio. E’rivestito dalla nevroglia e da uno strato di fibre mieliniche sottili.
17) I nuclei del setto pellucido: Sono costituiti da diversi raggruppamenti cellulari (nuclei dorsali, nuclei ventrali, mediali e caudali). Il setto pellucido è un importante nodo di smistamento di segnali, provenienti dalle diverse strutture limbiche, e diretti all’ipotalamo. E’ un complesso nucleare che è molto evoluto nei primati e nell’uomo raggiunge il suo massimo sviluppo.
18) Banda o Benderella diagonale di Broca: è sinonimo di peduncolo del setto pellucido ed arriva all’area settale ed all’area paraolfattoria; si chiama anche giro subcalloso o giro paraterminale; è formato da fibre mieliniche che raggiungono la sostanza perforata anteriore.
19) Nuclei anteriori del talamo: sono i nuclei anteriore-ventrale (il più grande), anteriore-dorsale(il più piccolo)e anteriore-mediale.
I primi due determinano la sporgenza del tubercolo anteriore del talamo. Sono formati da cellule medie e piccole, rotonde o poligonali, in cui sono presenti scarse zolle di Nissl e pigmenti gialli. Ricevono le fibre del fascio mammillo-talamico: la maggior parte delle fibre originano dal nucleo mammillare mediale e terminano nei nuclei antero-ventrale ed antero-mediale omolaterali del talamo.
Commissura habenularum, Commessura delle abenule o commessura superiore: è costituita dalle fibre della stria midollare che si incrociano terminando nei nuclei abenulari del lato opposto. La maggior parte di queste fibre nascono dalla sostanza perforata anteriore e da altri centri olfattori (come l’area paraolfattoria di Broca);a tali fibre vanno aggiunti: il fascicolo cortico-abenulare mediale (proveniente dall’ippocampo);il fascicolo setto-abenulare (che deriva dal setto pellucido); il fascicolo amigdalo-abenulare (che deriva dall’amigdala); il fascicolo cortico-abenulare laterale (dal giro dell’ippocampo); il fascicolo ipotalamo-abenulare (che deriva dall’ipotalamo); il fascicolo preottico-abenulare (che deriva dal telencefalo, area ventrale mediana); fibre provenienti dai collicoli superiori.
Trigonum habenulae, trigono dell’abenula: è un piccolo triangolo un po’ sollevato compreso fra l’abenula, il talamo e il collicolo superiore(da quest’ultimo è separato mediante solchi). Accoglie i nuclei dell’abenula, sui quali arriva la stria midollare. I trigoni dei due lati sono uniti dalla commessura abenulare, alla quale è appeso il corpo pineale.
La commessura anteriore è un piccolo fascio compatto che attraversa la linea mediana anteriormente alle colonne del fornice. Questa commessura ha una forma generale non dissimile da un manubrio di bicicletta e consiste di due parti. Una piccola parte anteriore della commessura connette sui due lati le strutture olfattive, mentre la parte posteriore, più ampia, connette tra loro le regioni dei giri temporale, medio e inferiore.
Fasciola cinerea: va dalla stria mediale alla fascia dentata.
Il fascio mammillo-talamico connette i nuclei mammillari dell’ipotalamo con il complesso nucleare anteriore del talamo.