Da settimane i magistrati lavorano in merito al buco della Asl di Massa, circa 250 milioni di euro e per una serie di assunzioni eccessive ed anomale, non giustificate (e forse clientelari?).
Ora, si deve sapere, che la modalità di creazione del buco in bilancio, sembra ormai appurato essere stata tramite una serie di storni di fondi, effettuati su conti di privati, a danno delle poste di bilancio. Ma gli esperti di sistemi di sicurezza, ci assicurano che la normale prassi è quella di fornire una chiave di accesso alle poste di bilancio (e ai relativi conti correnti), solo a persone autorizzate.
In altre parole: salvo il caso di trafugamento delle chiavi di accesso, praticamente si conoscono i nomi di coloro che potevano agire sulle poste di bilancio, che significa in altri termini, che la ricerca dei responsabili del buco, non dovrebbe essere difficile. A parte il lavoro dei revisori contabili, che per poche decine di mifgliaia di euro, mica possono accorgersi di manovre truffaldine.
Il presidente della Regione ha dichiarato che i colpevoli pagheranno e i soldi per coprire il buco ci sono (a carico dei cittadini toscani) e che la sanità funziona e anche i controlli. Meno male, avevamo qualche dubbio!
Volete che vi dica una cosa sicura? Il comune di Massa semplicemente non sta in piedi, e viene assistito come un comune del meridione. La sanità serve anche per creare posti mezzi fasulli, e i continui trasferimenti di soldi dalla regione servono a tenere la barca in pari. Magari tra una decina di anni ci risiamo.