6.10.10

Eiaculazione Femminile (Squirting Orgasm). Ecco cos'é.

Molte di voi amiche hanno letto nelle rubriche di giornali e riviste, temi relativi
 alla sessualità femminile e all'orgasmo e sue problematiche. Bene, oggi vi voglio parlare di una nostra innata capacità  di provare orgasmo con emissione di liquido in modo simile a quello maschile, anche se meno evidente. Questo tipo di orgasmo, in genere un poco più intenso è definito nella letteratura inglese come Squirting orgasm o Gushing, derivando i termini da suoni onomatopeici, che richiamano il suono dell'atto.
(altro articolo sulle difficoltà a raggiungere l'orgasmo --------> QUI
Premetto che solo poche donne riescono ad averlo spontaneamente ma molte, con un poco di pratica autoerotica, riescono a migliorare ed incrementare l'intensità dell'orgasmo e anche a provocare lo squirting.

Squirting o eiaculazione femminile è la produzione di un notevole flusso di liquido chiaro denso, che fuoriesce dall'uretra e/o più internamente dai dotti parauretrali, che si situano vicino al punto G, che si trova (almeno nel 65% delle donne) alla fine del primo terzo della vagina, nella parte superiore di essa, ma alcune donnne lo hanno più avanti, mentre altre lo presentano più profondamente, a circa metà del canale vaginale, mentre altre non lo hanno riferito in una porzione ben limitata ma piuttosto è ripartito quasi su tutto il canale vaginale, più sensibile nella porzione più alta (con un dito, toccando la vagina, si piega il polpastrello verso l'alto e si tocca la porzione della metà superiore del canale vaginale).
Tenete presente che in prossimita del clitoride, internamente e più in profondità, la donna presenta un tessuto molto intrecciato che avvolge la porzione iniziale dell'uretra, lungo circa 2 cm., che è un analogo femminile della prostata maschile.
Questo intreccio di tessuto produce secreto simile a quello prostatico, che viene raccolto ed espulso da due o tre canalicoli denominati dotti parauretrali (nella figura si vede bene).
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Stimolando e premendo questo punto dall'interno del canale vaginale, che si trova in alto, sotto al clitoride, spesso anche prima del vero e proprio orgasmo, può essere presente l'emissione di notevole fluido dall'uretra o vicino ad essa, o addirittura il liquido può essere schizzato in fuori, per il semplice fatto che il tessuto della prostata femminile è stato pressato e stimolato in modo efficace (sempre sotto un arousal sufficiente).
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Ora, la prima cosa che dovete fare, se già non lo conoscete, è testare dove si trova il vostro  Punto G, con la migliore precisione e sensibilità che potete. Se non trovate un punto tipico in alto, può essere che siete una donna con Punto G non tipico, e quindi dovete continuare a cercarlo in basso, in alto, più in profondità o all'inizio del canale. Se infine trovate che il punto non è rintracciabile con precisione, forse vuol dire che avete una sensibilità diffusa su tutto l'emicanale, niente di male.

Nella parte in alto del canale vaginale, si situano due o tre forellini, che sono i dotti di escrezione delle ghiandoline parauretrali, che lubrificano la vagina durante l'eccitazione e al momento del climax.
Bene, stimolando con modalità appropriate che solo voi potete realizzare in modo ottimale (poi le insegnerete al partner o alla partner se siete lesbo), la porzione attorno al Punto G, potrete con il tempo, realizzare orgasmi sempre più intensi e profondi, fino forse ad arrivare ad una iper lubrificazione e fino ad un vero e proprio squirting, che lo ripeto, può essere solo interno, che poi defluisce all'esterno, o anche esterno, cioè da parte dell'uretra, che emette abbondante liquido chiaro denso (come quello del chiaro dell'uovo), fortemente odorante e ricco di sostanze che beneficiano la mucosa vulvare e uretrale.
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Ci sono dei filmati realizzati da ricercatori che riprendono la stimolazione femminile e l'emissione di una grande quantità di liquido, ma lo ripeto: non tutte noi donne possiamo raggiungere questa condizione, né tantomeno è necessaria per avere un soddisfacente orgasmo e una vita sessuale gratificante.

E' comunque necessario che la donna impari a darsi il piacere nel modo più intenso possibile, e partendo da questa sua conoscenza e facoltà, si attenda a insegnare questa pratica al proprio partner, che sarà estremamente gratificato dal divenire parte attiva nel dare maggior piacere possibile alla sua donna.
In proposito, molti maschietti ignorano che la donna raggiunge il climax non tanto con la penetrazione quanto nell'essere guardata, ammirata e stimolata in modo adeguato. Ma occorre che la donna insegni al partner a farlo, conoscendo la sua sessualità.
Se una donna ha un Punto G a metà della vagina, il partner deve essere guidato a toccarlo e stimolarlo nel modo giusto ed efficace; se si trova in fondo alla vagina, cioè nel terzo terzo della vagina, il partner deve essere guidato a stimolarlo, probabilmente infilando le due dita in profondità, e sempre stimolando la zona attorno alla clitoride contemporaneamente, per coinvologere la donna in un piacere sia clitorideo, (solitamente non intenso e duraturo) che vaginale profondo (intenso e duraturo, con o senza squirting, ma con grande coinvolgimento femminile, che può essere scossa da contrazioni ritmiche del pube, movimenti delle braccia e della bocca e altro ancora).
Una donna con Punto G molto in profondità, necessità di una stimolazione generalmente un poco più energica e quelle che possiedono un Punto G diffuso ma debolmente sensibile, necessitano di solito di una energica, profonda e prolungata stimolazione della vagina, sia con le dita che con il pene o con Dildo (accessori per la stimolazione) e ogni partner deve essere istruito opportunamente. Ricompesatelo a dovere per avervi ben assecondate e vedrete come tutto funziona a meraviglia.

Dottoressa   Laura Di Carlo      Fibromind.blogspot.com


http://squirtingmastery.com/vid_smpl22.html