17.10.10

Io so chi è il bombarolo del Nord Est.

Potrei dire che in base ai miei studi e competenze, altamente specialistiche,
 conosco con certezza l'identità del cosiddetto "bombarolo del Nord Est", il caso di un personaggio che rifilava in comuni oggeti, ordigni micronizzati, abbastanza sofisticati e in grado di trarre in inganno persone innocenti, quali bambini che trovano per terra una penna o prendono da uno scaffale un ovetto al cioccolato della Kinder, o un cero votivo in chiesa e altre decine di situazioni analoghe.

A parte la questione del profiling criminologico, di cui non sono esperto, io so soltanto perché ho avuto modo di analizzare una sola delle tante immagini di un personaggio, che in quella sola occasione ha mostrato aspetti interessanti per il tipo di analisi che eseguo professionalmente.
Ne avevo già registrate altre ma non ero riuscito a cogliere niente di particolare, ma alla fine, un'intervista di fine 2007 mi ha consentito di compiere un'analisi visuo-facciale del tutto soddisfacente.

Come lavoro. Si guardano le immagini senza audio, che non conta niente in questo tipo di analisi e anzi spesso è fuorviante. Si usa una "captcha", cioè, al computer le immagini vengono processate fotogramma per fotogramma e attraverso un software speciale, in basso, scorrono i singoli fotogrammi secondo una velocità che è regolata a piacere, di solito un fotogramma al secondo. Di ciascun fotogramma si possono estrapolare diversi dati, passando i singoli fotogrammi ad un altro applet, un software che calcola parametri quali l'altezza del viso, la larghezza dei masseteri e delle ATM, la larghezza delle labbra, e altri, ma soprattutto è importante la distanza interpupillare e il diamentro delle pupille.

Quando un fotogramma varia dalla media degli altri per la distanza interpupillare e grandezza pupillare, i fotogrammi sono raccolti in una apposita cartella, in cui sono elaborati in automatico secondo i settaggi predisposti e infine sono mostrati nella migliore definizione possibile e a grandezza naturale.
A quel punto si compie una prima analisi generale, che spesso è rivelatrice di emozioni e altri aspetti cognitivi; poi quei fotogrammi selezionati, sono inseriti nel filmato, al loro posto, ma riconoscibili e si fa leggere il filmato con l'audio (se esiste e di solito esiste). A quel punto siamo in grado di associare la coerenza delle frasi con il vissuto emozionale del momento e ottenere ulteriori conferme o meno riguardo la coerenza dell'espressione verbale con lo stato emozionale realmente espresso. Realmente espresso, è bene chiarirlo, perché solo a questo punto siamo in grado di poterlo verificare con ottima approssimazione.

Risultato che avevo ottenuto:
Nel Nord Est non ci saranno dal 2007 più casi di esplosioni di microcongegni rapportabili al bombarolo. Non posso aggiungere altro, né rivelare il nome del personaggio del filmato, ma come avevo detto, io so dal 2007 chi è il bombarolo.
Però, a dirla tutta e in modo più rigoroso, posso solo essere convinto che questa persona durante l'infanzia ha subito situazioni che ha vissuto come estremamente abusanti, separazioni e punizioni impartite che lo hanno segnato molto. In realtà, non potrei dire con certezza che il profilo di costui si attaglia a quello del bombarolo, questa è solo una mia convinzione basata sull'esperienza.
alfredo lorenzi    
ricerc .neuroscienze          fibromind.blogspot.com