Le infiammazioni della vagina non dipendenti da funghi, come la Candida, sono
spesso dovute alla diminuzione dell'acidità del Ph vaginale, che di norma si attesta attorno a 4- 4,5. Se per qualche ragione il Ph della vagina si sposta verso il basico, cioè supera il valore di 4,5, la microflora batterica inizia a subire dei cambiamenti, favorendo la proliferazione di alcuni tipi di batteri che il normale Ph teneva sotto controllo, in particolare la Gardnerella.
Il Ph è una misura della acidità di un ambiente biologico e di un tessuto (dal sangue all'urina, all'intestino e vagina), e in base alle caratteristiche del tessuto, varia da un livello ad un altro da un livelllo di alta acidità, dato da valore di 4, fino a quelli di minore acidità, quando supera valori di 5 per andare fino a 7 e anche più. La vagina è in assoluto il tessuto con un valore di Ph più acido dell'organismo umano, di norma 4 (quello del cuoio capelluto va da 6 a 7).
La differenza tra una vaginite da candida e una di tipo batterico è molto facile da riscontrare: la prima porta a forte prurito, dolore e microlacerazioni, oltre alla presenza di caglio, una sostanza bianco-giallastra presente sulla superficie vaginale, mentre la seconda è in genere meno cruenta, tende ad essere poco fastidiosa e si caratterizza per l'odore caratteristico tipo pesce marcio (lo dico per brevità), che deriva dall'azione dei batteri sulle sostanze vaginali.
Se avete questo odore troppo acuto e vi causa notevoli difficoltà personali (di solito le donne sono assai ferite da questa condizione), potete considerare di seguire questa terapia (sempre da far precedere a visita e prescrizione del medico):
- rilievo del ph con tampone, si fa in 10 secondi per vedere se sopra 4- 4,5;
- controllare gli estrogeni, e l'uso della pillola, il medico saprà valutare;
- eventuale uso di estrogeni, che aumentano l'acidità vaginale, tramite applicazioni locali (ovulini), secondo cicli settimanali;
- lavaggi con acido borico al 3% (irrigazioni vaginali), che innalza l'acidità locale e favorisce la diminuzione dei batteri nocivi;
- ci sono dei gel in tubetto da spalmare sulla mucosa vaginale che liberano ioni idrogeno, che alzano l'acidità e ben tollerati;
- assumere un multivitaminico del complesso B, una compressa al giorno per tre mesi, poi a mesi alterni;
- non usarre mai comuni saponi o saponette, bagno schiuma o detergenti che non siano neutri e testati; usare detergenti non saponi (anfoteri e ionici), si acquistano in farmacia e ne bastano pochissime quantità.
Lauretta Di Carlo fibromind.blogspot.com
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