1.10.10

Vaginosi, vaginite batterica, infiammazioni della vagina maleodorante.

Le infiammazioni della vagina non dipendenti da funghi, come la Candida, sono
 spesso dovute alla diminuzione dell'acidità del Ph vaginale, che di norma si attesta attorno a 4- 4,5. Se per qualche ragione il Ph della vagina si sposta verso il basico, cioè supera il valore di 4,5, la microflora batterica inizia a subire dei cambiamenti, favorendo la proliferazione di alcuni tipi di batteri che il normale Ph teneva sotto controllo, in particolare la Gardnerella.

Il Ph è una misura della acidità di un ambiente biologico e di un tessuto (dal sangue all'urina, all'intestino e vagina), e in base alle caratteristiche del tessuto, varia da un livello ad un altro da un livelllo di alta acidità, dato da valore di 4, fino a quelli di minore acidità, quando supera valori di 5 per andare fino a 7 e anche più. La vagina è in assoluto il tessuto con un valore di Ph più acido dell'organismo umano, di norma 4 (quello del cuoio capelluto va da 6 a 7).

La differenza tra una vaginite da candida e una di tipo batterico è molto facile da riscontrare: la prima porta a forte prurito, dolore e microlacerazioni, oltre alla presenza di caglio, una sostanza bianco-giallastra presente sulla superficie vaginale, mentre la seconda è in genere meno cruenta, tende ad essere poco fastidiosa e si caratterizza per l'odore caratteristico tipo pesce marcio (lo dico per brevità), che deriva dall'azione dei batteri sulle sostanze vaginali.

Se avete questo odore troppo acuto e vi causa notevoli difficoltà personali (di solito le donne sono assai ferite da questa condizione), potete considerare di seguire questa terapia (sempre da far precedere a visita e prescrizione del medico):
- rilievo del ph con tampone, si fa in 10 secondi per vedere se sopra 4- 4,5;
- controllare gli estrogeni, e l'uso della pillola, il medico saprà valutare;
- eventuale uso di estrogeni, che aumentano l'acidità vaginale, tramite applicazioni locali (ovulini), secondo cicli settimanali;
- lavaggi con acido borico al 3% (irrigazioni vaginali), che innalza l'acidità locale e favorisce la diminuzione dei batteri nocivi;
- ci sono dei gel in tubetto da spalmare sulla mucosa vaginale che liberano ioni idrogeno, che alzano l'acidità e ben tollerati;
- assumere un multivitaminico del complesso B, una compressa al giorno per tre mesi, poi a mesi alterni;
- non usarre mai comuni saponi o saponette, bagno schiuma o detergenti che non siano neutri e testati; usare detergenti non saponi (anfoteri e ionici), si acquistano in farmacia e ne bastano pochissime quantità.

Lauretta Di Carlo    fibromind.blogspot.com