19.3.19

Agenti mascheranti l'antidoping. Furosemide e Veronica Campbell Brown

Gli agenti mascheranti nel doping sono stati scoperti ed utilizzati con notevoli vantaggi a partire dagli anni cinquanta e sempre più fino ai giorni nostri. C'è da dire subito che attualmente le tecniche di mascheramento sono poco efficaci, nel senso che un'ampia lista di sostanze mascheranti sono ampiamente elencate nei test della Wada e altre, man mano che saranno prodotte dall'industria
farmaceutica, saranno inserite nella lista delle sostanze vietate.
Una premessa: oggi i test antidoping sono volti a:
trovare direttamente uso di sostanze proibite
trovare sostanze non dopanti ma mascheranti il doping
trovare alterazioni della composizione dell'ematocrito o e dell'emoglobina

solo nel primo caso si associa l'uso di una sostanza vietata perché volta ad alterare la prestazione atletica, mentre negli altri due casi, il ragionamento è quello della induzione. Dal momento che di norma il passaporto biologico dell'atleta riporta valori di ematocrito di x, se ne troviamo valori significativamente più alti, oltre al 5% e anche meno, si presume in modo non defettibile, che l'atleta abbia fatto uso di sostanze volte a stimolare la produzione di eritrociti.
Lo stesso per le sostanze mascheranti:
se un atleta si scopre aver assunto sostanze mascheranti, che peraltro sono quasi tutte soggette a prescrizione medica, si evince che le ha assunte per fregare il test antidoping.

Il problema delle sostanze mascheranti e di alcune PED, è che possono essere prescritte da un medico compiacente per permettere ad un atleta di migliorare le sue performance o per mascherare il doping.
Ora, è chiaro che un farmaco broncodilatatore o vasodilatatore, non si prescrive di norma ad un atleta che corre ad esempio il fondo e nemmeno la corsa veloce, perché si tratta di attività che sono contrarie a chi soffre di crisi asmatiche e ipertensive.
Quindi, nel momento in cui ci troviamo con prescrizioni mediche che vogliono costituire una esenzione di carattere medico per la cura dell'atleta, quelo che un medico dovrebbe fare sarebbe, in linea generale, di prescrivere la sospensione cautelare dell'attività sportiva.
Ripeto, se soffri di crisi ipertensive, asmatiche e simili, non fai sport che mettono in forte pressione l'apparato cardio respiratorio come l'attività agonistica di alto livello, in qualsiasi sport, meno che mai nelle corse e prestazioni atletiche.
Quindi, quando alla Wada arriva la ricetta medica che prescrive l'uso in esenzione terapeutica del solito prodotto simpatico mimetico, le gocce di vasocostrittore nasale, per dire, i broncodilatatori, i vasodilatatori, i farmaci che agiscono sulla clearence renale, cioè i diuretici che aumentano l'escrezione di urina, dobbiamo pensare che, almeno in linea di principio, siamo in presenza di prescrizioni che puzzano  e forte.
A meno che  non si disponga anche di una serie di dati clinici e di visita anamnestica, che ci permette di poter assumere cognizioni migliori sul tipo di eventuale patologia presente o meno.
In ogni  caso, sono del parere che non sia compatibile che un atleta per dire, corra una gara di alto livello assumendo sostanze broncodilatatorie, sostanze simpaticomimetiche, e diuretiuche perché se veramente c'è questa necessità, il soggetto va posto in pausa, non si deve far correre.

Furosemide.

E' una delle tante sostanze che alla fine stimolano la produzione di urina, favorendo la ripulitura diciamo così, del sangue da eventuali concentrazioni anomale di sostanze dopanti.
Ad esempio i derivati di terza generazione dell'Epo,restano tracciabili per molte ore dall'assunzione, ma una volta non più tracciabili nei test, continuano per giorni a produrre i loro effetti dopanti.
Quindi se uno corre delle maratone o gare di fondo in pista, se la fa franca per alcuni giorni dopo l'assunzione, (se non ha controlli a sorpresa), può sentirsi sicuro di avere i test negativi e di poter innalzare gli eritrociti anche per almeno una decina di giorni, quelli utili per la gara.
Ma ripeto, il test del sangue, perché qui non ricerchiamo direttamente la sostanza dopante, l?Epo, ma cerchiamo un aumento ingiustificato della percentuale di eritrociti circolanti.
Quindi, se la droga ha fatto effetto e non la si rileva, non ci interessa tanto, ci basta dimostrare dai test ematici che la conta dei globuli rossi è sopra i limiti di normale tolleranza per quell'atleta riportata nel suo passaporto biologico.
La sostanza mascherante, nel caso dell'epo, non serve, non ci serve proprio perché ci basta provare che l'ematocrito presenta valori più elevati del livello base per appioppare la squalifica e il ritiro delle medaglie eventualmente vinte.
Ma quando si trova nelle urine chiare tracce di diuretici, (ad es. Emily Chebet, 4 anni sospensione), è chiaro che dobbiamo sospettare uso di steroidi e sostanze eccitanti, ad es. simil dimagranti, persino tipo coca e derivati sintetici. Se diamo ad atleti di alto livello sostanze tipo coca, la sensazione di dolore tende a diminuire, è possibile raggiungere sforzi più intensi e duraturi utili per ottenere un miglior risultato, inoltre eliminano la paura della competizione, gli atleti sono più sicuri e si sentono forti, in alcuni casi anche più aggressivi, specie se si danno steroidi e sostanze eccitanti.
Sono elementi utili per innalzare la fitness dell'atleta, ne aumentano la forza agonistica, ne riducono il senso di fatica e aumentano la prestazione, almeno fino a che non decadono gli effetti, quando poi uno per giorni sarà uno straccio per essere andato oltre le sue possibilità


Veronica Campbell Brown, che ha vinto 200 metri consecutivi nelle Olimpiadi del 2004 e del 2008 e un oro 4x100 nei Giochi del 2004, può aspettarsi un bando di due anni a meno che non possa fornire una spiegazione innocente per la presenza di furosemide in un campione di urine che ha fornito ai funzionari anti-doping al Jamaican International Invitational il 4 maggio 2013.

La sostanza è un diuretico che è nell'elenco vietato dalla World Anti-Doping Agency (WADA) perché può essere usato come agente mascherante per nascondere i farmaci che migliorano le prestazioni.
Secondo i resoconti dei giornali e della televisione in Giamaica, Campbell-Brown è stata informata il 3 giugno che il suo campione di urina "A" era risultato positivo al furosemeide, che si chiama anche Lasix.  Lei e il suo team di gestione si sono recati in Canada per far analizzare il suo campione "B" presso il laboratorio accreditato WADA a Montreal, ma venerdì è stato informato che il secondo test aveva confermato il risultato negativo originale.
Secondo le regole della responsabilità oggettiva, l'ignoranza su come la sostanza è venuta a trovarsi nel suo sistema non è una difesa e lei dovrà dimostrare "circostanze eccezionali" per evitare il divieto. La sua società di gestione con sede ad Atlanta non ha risposto alle telefonate di sabato.
Campbell-Brown vive e si allena a Clermont, in Florida, ed è indipendente dai due principali club di atletica della Giamaica: il Racers Club, che ospita Usain Bolt e Yohan Blake, e l'MVP Club, i cui atleti includono Shelly-Ann Fraser- Pryce e Asafa Powell.
Con le sue sette medaglie olimpiche, nove mondiali all'aperto e due al mondo, Campbell-Brown è uno dei più grandi nomi di atletica leggera, con la reputazione di essere uno degli atleti più simpatici del circuito globale. Molti fan hanno preso su Twitter per sfogare la loro incredulità sul fatto che lei potesse essere una droga. In passato si è anche lamentata del fatto che i record mondiali delle donne siano così lontani dalla portata degli atleti di oggi, perché così tanti di loro erano ambientati nell'era del diffondersi di droga.
L'ultimo titolo di Campbell è arrivato ai Campionati del Mondo 2011 a Daegu, dove ha vinto l'oro nei 200 metri, anche se ora sembra certa che manchi quest'anno ai Mondiali di Mosca tra due mesi.
Furosemide è la stessa sostanza che ha permesso al collega Sprinter giamaicano Steve Mullings di interrompere la sua carriera nel 2011 per un secondo reato di doping. Mullings ha anche sede a Clermont, in Florida, dove si è allenato con il velocista americano Tyson Gay sotto la guida di Lance Brauman. Campbell-Brown faceva parte dello stesso gruppo di formazione fino alla fine del 2009 ma, da allora, ha lavorato con un certo numero di allenatori a breve termine.
Asafa Powell, l'ex detentore del record mondiale di 100 metri, e Sherone Simpson hanno entrambi provato risultati positivi per lo stimolante vietato oxilofrine e sono stati sospesi da allora. La coppia sta ancora aspettando di scoprire quali sanzioni dovranno affrontare.



Clenbuterolo


anche questo è un simpatico mimetico ad effetto bronco dilatatore, ma off label,sappiamo essere una molecola simile agli steroidi, almeno nelle cavie ha effetti di ridurre il grasso sottocutaneo e di aumentare la forza e massa muscolare, quindi ha effetti anche anabolici. Inoltre, nelle cavie aumenta la resistenza fisica.
Quindi, ci sono molte ragioni per somministrare in via percutanea, questa molecola a sportivi della corsa e del ciclismo e calcio e quando poi vengono puntualmente scoperti, perché scoprirli è facile, cascano dal pero è  ci dicono che non lo sapevano, che hanno solo fatto un aerosol, che hanno preso delle goccine per il naso e spray.
IO credo che questi furbetti che continuano a ripetere la stessa storiella da decenni vadano sospesi almeno per 12 mesi.


Ostarine  MK 2866


Questa molecola è una tipica SARM cioè modulatori selettivi dei recettori per gli androgeni. Non sono delle molecole come lo Stanazolol per capirci, che sostituiscono e si aggiungono agli steroidi propri come steroidi di sintesi, ma si tratta di molecole che modulano e diciamo così, stimolano l'attività androgenica in modo indiretto, raggiungendo un aumento della massa muscolare e ossea, in modo comunque meno potente che con gli anabolizzanti ma anche con minori effetti negativi.
Non si tratta di una sostanza mascherante in senso proprio ma di un modo indiretto per ottenere un incremento di massa senza introdurre steroidi o anabolizzanti in modo diretto e con semplice assunzione di compresse orali. Naturalmente i test antidoping la possono beccare con grande facilità.
I suoi effetti sono assai più duraturi una volta cessata l'assunzione rispetto agli steroidi di sintesi.


Vi ricordate l'allenamento degli 800m? Il training deve portare a correre 800m entro un certo tempo, giungendo al termine dello sforzo senza sentirsi invadere dalla confusione mentale, vista appannata,  da un affanno prolungato e dal ritmo accelerato per lungo tempo del battito e da dolori e crampi diffusi, compresi quelli delle fasce addominali. Lo ripeto, al termine di una serie di 3 x 800m come faccio fare, con tempi da 2,15 per donne e 1,58 per maschi, tutti gli atleti devono arrivare alla fine sentendosi naturalmente stanchi ma non spossati, esauriti e totalmente privi di energia, proprio perché l'allenamento ci consente di poter mantenere un equilibrio desiderato e perseguito in modo preciso.

A mio parere si dovrebbe fare una regola precisa che nelle gare Diamond League, nelle gare olimpiche, nei campionati mondiali, chi si trova a barare, in qualsiasi momento, sara punito con:

-annullamento retroattivo di 5 anni di tutti i risultati e piazzamenti,
-sospensione per almeno 5 anni dalla scoperta,
-restituzione di tutti i premi indebitamente percepiti nei 5 anni precedenti, fino alla scoperta della frode, altrimenti uno se non firma tali dichiarazioni non può essere iscritto alla Iaaf e ai circuiti di gare più impegnativi e professionali.

Uno è libero di non firmare, ma se non firma, io come Wada e come Iaaf, non ti consento di partecipare ai circuiti Diamond e alle principali manifestazioni internazionali.
Se poi uno fa parte di una associazione sportiva, devo far firmare anche l'attestato di responsabilità, nel senso che l'associazione sportiva potrà essere richiesta di restituzione di somme indebitamente percepite dai suoi atleti, per frode, nei limiti del 50%.

Non si può più assistere ad atleti che fanno primati del mondo e vincono medaglie che poi vengono annullati retroattivamente e medaglie tolte, tenendosi in tasca lauti premi in denaro.
I premi, essendo frutto di frodi, devono essere restituiti e dati ai legittimi vincitori.

Sarebbe bene che si creasse un fondo di contribuzione a carico di ciascun atleta professionista, in ragione di una percentuale sui  premi percepiti e da parte delle associazioni cui gli atleti fanno parte.
Ad esempio se un marciatore vince gare e poi si scopre che aveva frodato, e fa parte delle Fiamme Gialle, le Fiamme G. dovranno essere richieste della metà dei premi indebitamente percepiti dal suo iscritto. Vedete che razza di ginepraio si crea ad avere associazioni tipo Carabinieri, Polizia, Fiamme Gialle, Esercito eccetera?
Esistono in minima parte anche in America e vi garantisco che quando ci sono  frodi sportive i giudici non sentono storie, si limitano a dare mandato di risarcimento e versamento a chi è debitore assegnando un termine.
Figuriamoci qui in Italia o in Grecia, Russia eccetera.


L'Agenzia mondiale antidoping ha dichiarato di essere allarmata dalle dimensioni e dall'estensione delle accuse di doping "selvaggio" dopo che i dati dei test forniti dall'Associazione internazionale delle federazioni di atletica (IAAF) hanno mostrato centinaia di campioni sospetti di atleti, tra cui medaglie olimpiche e mondiali .
Le affermazioni sono state fatte nelle relazioni effettuate dal Sunday Times e dall'emittente tedesca ARD / WDR.
Entrambi i mezzi di comunicazione dicono che sono stati consegnati dati trapelati relativi a 12.000 esami del sangue da 5.000 atleti internazionali per più di un decennio. Dicono che i dati rivelino "la straordinaria estensione del tradimento da parte degli atleti nei principali eventi mondiali". Secondo i rapporti, un terzo delle medaglie negli eventi di resistenza alle Olimpiadi e ai Mondiali tra il 2001 e il 2012 sono stati vinti da atleti che hanno registrato test sospetti.
Si sostiene che nessuno di questi atleti sia stato privato delle loro medaglie. Si ritiene che gli atleti provenienti da Russia, Ucraina e Turchia abbiano la percentuale più alta di risultati anormali del test del sangue.
Irlanda, Canada, Serbia e Nuova Zelanda sono tra i paesi in fondo alla lista."Queste sono accuse selvagge, accuse diffuse e le controlleremo e lo faremo quanto prima possibile", ha detto il capo della WADA Craig Reedie. Una commissione indipendente sta già indagando su precedenti accuse di doping di massa.
"Sono molto sorpreso dai numeri della fuga dalla IAAF, sono sicuro che vorranno guardarlo da vicino per determinare la fonte", ha detto Reedie.
"È stata la diffusione delle accuse provenienti da programmi precedenti (che mi ha sorpreso) .Se si guardano le accuse sui problemi di sangue ... sono ancora più ampie, quindi questa è una preoccupazione, ma sottolineo che gli atleti sono innocenti fino a prova contraria. "
Quando analizzati dagli scienziati, i test hanno mostrato che oltre 800 atleti avevano fornito campioni di sangue "altamente suggestivi" di doping o "anormali", ha riferito la BBC, che ha aggiunto di aver visto anche i documenti.
La IAAF ha affermato che la relazione era basata su informazioni private prese senza consenso e che si riserva il diritto di intraprendere azioni di follow-up. 
Anche se le analisi del sangue anormali non sono di per sé una prova di doping, il rilascio dei dati sarà un imbarazzo per l'International Association of Athletics Federations (IAAF) meno di un mese prima dei suoi campionati del mondo a Pechino.
La IAAF ha introdotto i passaporti biologici per l'atletica come parte del suo regime di test antidroga nel 2009, che aiutano a rilevare le fluttuazioni anomale nella conta dei globuli rossi. L'imbroglio attraverso l'uso di sostanze proibite è stato a lungo una piaga dell'atletica, dal doping sistematico nell'ex Germania dell'Est, attraverso la squalifica di Ben Johnson dalle Olimpiadi del 1988 allo scandalo BALCO negli Stati Uniti.
Sebastian Coe, candidato alla presidenza della IAAF a fine mese, ha dichiarato che istituirà un nuovo organismo antidoping specifico per l'atletica.