Attualmente, nei laboratori svizzeri di Basilea dove collaboro, si
sono provati gli effetti di nuove molecole, in grado di aumentare il tempo di emivita plasmatica e a poter rendere quindi biodisponibile una serie di altre sostanze, i cui meccanismi ci sono già ampiamente noti, in grado di aumentare l'energia cellulare nelle cavie e quindi nell'umo.
In particolare, mi sono convinto, in base ai dati delle cavie, che anche nell'uomo queste ultime molecole, come la M.325, siano capaci di permettere una migliore utilizzazione per scopi energetici delle sostanze assunte per via ematica.
Viene subito di pensare a nuove frontiere sia per l'uso in medicina, nel recupero ad esempio dei post infartuati ma anche nello sport, per la possibilità di mantenere una disponibilità migliore di sostanze emotrasfuse, fino ad arrivare al problema del doping ematico o blood doping, come si vogla dire.
Il punto è che alla fine, in questa ultima utilizzazione, non ci sono concomitanti agenti mascheranti, e senza questi la M325 e simili non sono altro che ottimizzatori ad esempio delle trasfusioni di vitamine e sostanze non proibite (sempre che funzionino), inoltre, non è affatto difficile scoprire chi usa Molecole di quel tipo. Ma ripeto, se le sostanze cui si associa la molecola, sono del tutto ammesse dalla Wada, non sussistono problemi di alcun tipo e inutile ripetere, di per sé, M325 e simili non hanno alcun particolare effetto su niente, sono solo dei semplici amplificatori di risposta del siero.
Comunque nelle cavie abbiamo certamente delle differenze nel pull di sostanze energetiche associate, in grado di aumentare le prestazioni da un più 1 al 3 per cento, che senza facilitatori.
Di per sé non sembra un dato importante ma invece per chi conosce l'argomento, è da ritenersi un ottimo termine di confronto.