Dal 2014, ma in realtà dal 2011, la Wada ha messo gli occhi sul Cobalto e sugli altri tipi di farmaci soggetti a prescrizione, ad effetto HIF.
Il consumo di fiale e bevande varie contenenti Cobalto è
praticamente esploso da inizio anni 2000, con acquisti online massicci da parte degli sportivi amatoriali e della domenica, oltre che da persone più interessate professionalmente e per scopi di incrementare, anche se in via sperimentale, le prestazioni di atleti di alto livello.
Da questo punto di vista, la mia esperienza che è partita nel 1998 anche con il cobalto, è piuttosto contraddittoria e credo sia da sottoporre ad ulteriori esperimenti sul campo, cioè con atleti di discipline differenti e con mix differenti di associazione multisostanze.
Il solo uso del cobalto, sia pure in forma sottile, ad esempio associato a Ribosomil, quindi assunto in perfusione o iniezione (come l'Epo), mostra certamente qualche dato significativo sul recupero e nello sforzo prolungato e anche esplosivo.
Quindi velocisti e mezzofondisti possono trarre piccoli vantaggi ma lo si deve assumere con via parenterale, quindi non di facile maneggevolezza e in ogni caso non oltre un ora prima della performance.
Non conosco l'uso nel caso di sforzi molto prolungati, tipo maratone, quindi non posso dire nulla di mio, ma credo che un vantaggio possa essere presente, sia pur molto limitato e variabile da atleta ad atleta.
Attualmente i livelli di Co sono sottoposti a controlli da parte dei test antidoping, ma a dire il vero, non conosco che un solo caso, uno sciatore, che è stato sospeso per 4 anni per uso collegato non solo a Co ma ad uso concomitante di HIF e diuretici.
Sappiamo da almeno 50 anni che gli Ace inibitors, attualmente peraltro sotto forte critica per possibili incrementi di alcuni tipi di tumore, sono i tipici farmaci adoperati per produrre maggior volume di acqua, quindi di urina e ottenere un effetto diluizione sulle eventuali sostanze dopanti assunte.
In sostanza, i farmaci diuretici sono classici farmaci Mascheranti, cioè che nascondono il doping.
Di fatto, per la mia esperienza, un buon laboratorio di analisi non si lascia fregare da un atleta che ha assunto sostanze dopanti, anche senza dover ricorrere alla positività indiretta, in base al noto discorso che l'assunzione di alcune sostanze, dai simpatico mimetici ai diuretici, hanno coperto truffaldinamente e senza necessità per la salute, la scoperta del doping.
Lo ripeto, con i test di oggi, i migliori laboratori, almeno nel 85% dei casi trovano almeno tracce di sostanze chiaramente proibite dalla Wada e possono dichiarare il test positivo, non valendo il discorso della minima traccia, quindi non effettivo doping.
In presenza di tracce minime, associate a sostanze mascheranti, si deve dichiarare test positivo sempre e comunque.
Altro discorso è il test negativo per la sostanza dopante ma positivo per mascheranti o inibenti, per cui si deve ricorrere al provvedimento basato sull'indizio alla Marion Jones, cioè abbiamo tracce di una sostanza che ci indica presuntivamente l'uso di steroide di questa classe, quindi il test è positivo al tale steroide. Qui il ragionamento è quello dell'indizio, ma a livello di test di laboratorio, quindi con un livello di certezza e scientificità.
HIF, sono gli attuali sostituti dell'Epo, in quanto si tratta di una classe di farmaci che lavorano su una catena enzimatica che inibisce la perdita di ossigeno del mitocondrio, lo dico in questo modo per renderlo molto semplice, e quindi alla fine abbiamo un effetto ulteriore sia di aumento della produzione di eritrociti e sintesi di emoglobina, che di stimolazione dell'ippocampo, per fenomeni di aumento del circolo e dell'ossigeno, con effetti di migliorare le prestazioni di memoria e altri effetti ancora che sono allo studio.
E' chiaro che al momento si stanno preparando laboratori molto ben attrezzati per scoprire subito, al volo, fino a concentrazioni di picomoli, tutte le molecole con effetto HIF presenti e brevettate in commercio (sono meno di dieci per ora).
Quindi, direi che anche l'idea di utilizzare HIF è una scelta suicida per atleti di medio e alto livello IAAF e altri sport, tipo ciclismo e calcio.
Noi nello studio sui ratti abbiamo avuto un incremento di resistenza e forza, più la resistenza della forza in sé, calcolabile in circa un 3% di media, mentre per la maggior forza, siamo sul più 1%.
Si capisce che sono percentuali assai scarse in sé ma notevoli se le mettiamo sul piatto della bilancia di prestazioni di alto livello atletico.
Cobalto, per finire, avrete capito che prima o poi ci saranno valori massimi ammessi, ma il discorso sarà assai difficile da sostenere perché in libera vendita come integratore come tablets, bevande e persino nelle cioccolate e dolciumi e alimenti vari.
L'unico uso alimentare del cobalto che sembra minimamente efficace, ma proprio al minimo, è quello addizionato a barrette alimentari, con Magnesio, Calcio, Potassio e farine tipo guarr e malto destrine.
Ma fatto così alla cieca non serve a molto, per gli atleti professionisti occorrono continui monitoraggi dei livelli di elementi traccia, tra cui anche il cobalto, lo zinco, il ferro, rame, eccetera.
Mangiare una barretta può essere utile per lo sportivo della domenica e non uso questo termine per irridere, lo sono anch'io.