7.3.19

Steroidi anabolizzanti orali Stromba Winstrol Stanozolol nell'atletica.

Stanozol, Stromba di Winstrol, è un anabolizzante con almeno due caratteristiche peculiari:
https://books.google.it/books?id=uoXBXEGJQLUC&pg=PA104&lpg=PA104&dq=Anastasiya+Rabchenyuk&source=bl&ots=Gc7ag1KY6p&sig=ACfU3U1o9yhKp51NsOMdRfHBKGeKd4eZZg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjmt_CzivHgAhWMaVAKHdcLCGMQ6AEwGHoECAEQAQ#v=onepage&q=Anastasiya%20Rabchenyuk&f=false

intanto si può assumere per via orale, quindi non necessita di punture sottolinguali, inoltre ha effetti anche lievemente euforizzanti, almeno dopo mezz'ora e per un'ora dall'assunzione.
Inoltre, se preso e dosato in certi modi, che vanno visti atleta per atleta, può essere facilmente mascherato ai controlli dopo tre-quattro ore dalla prestazione.
  • Il Winstrol (stanozololo) è un farmaco che migliora le prestazioni sportive, ma è vietato dalla International Association of Athletics Federation (IAAF) e da altre associazioni sportive, in quanto considerato un prodotto dopante. Gli atleti che risultano positivi al test di questa sostanza durante una competizione ufficiale vengono squalificati e spesso sospesi o esclusi da ogni attività agonistica.
Solo per gli effetti pre e inter competizione, si può sostituire o ridurre la quantità di Stromba con assunzione contemporanea di una dose molecolare di Stricnina. Da almeno 50 anni si conoscono gli effetti dopanti della stricnina a bassissime concentrazioni, che consistono principalmente nell'effetto di aumento della vigilanza e di presenza, prontezza muscolare, senza interferire con respirazione e battito cardiaco. L'atleta è più concentrato, ben presente e con grande prontezza di gesti e movimenti muscolari coordinati. Presa 30-60 minuti prima della competizione permette un effetto stimolante sulle prestazioni, riducendo anche lievemente il senso di fatica e nausea.
Associato con Stromba, si ottiene un potenziamento degli effetti, con senso di lieve euforia, mancanza di nausea allo sforzo, riduzione del senso di fatica, maggior recupero e disponibilità di energie.
Naturalmente in tutto c'è un rovescio della medaglia, che consiste nella cessazione degli effetti, con necessità di mantenere le prestazioni a condizione di ricorrere alle sostanze.

Ma ci sono altri modi per ovviare a queste situazioni, ottenere effetti simili e non passare per gli steroidi durante la gara, ad esempio con impiego di combinazioni di sostanze che favoriscono i trasferimenti metilici, alla base di creazione di energia e metabolismo, trans metilanti appositamente preparati, che permettono all'atleta di utilizzare meglio le sue riserve energetiche e sentire meno la fatica, quindi avere più resistenza allo sforzo intenso e recupero.

https://www.bbc.com/news/uk-scotland-32883944
A BBC investigation has uncovered claims of drug taking by British 100m Olympic gold medallist Allan Wells.
Wells, who won the 100m in the Olympics in Moscow in 1980, is one of only three British athletes to win the elite race.
The allegations against him include the sworn testimony of three men who knew him well and secretly recorded exchanges with former Great Britain team doctor Jimmy Ledingham.
Allan Wells denied the allegations and attacked the BBC for a "shocking slur".
In the years since his victory, the Edinburgh sprinter, who is now 63, has been an outspoken critic of drug cheats, calling for lifetime bans.
However, the BBC documentary shown on Wednesday heard evidence that Wells was supplied with the anabolic steroid Stromba, or stanozalol, by Dr Ledingham.


Ledingham was an Edinburgh GP who had been involved with Scottish athletes since at least 1977. He was heavily involved with the British athletics team in the 1970s and 80s, including acting as its medical officer at the 1980 Olympics in Moscow.



Un uso di sostanze meno diciamo dopanti, addirittura non illecite è possibile ma si deve rapportare a tutta una serie di parametri individuali del singolo atleta
Sesso, età, tipo di sport, specialità, preparazione della tabella di allenamenti, modalità di assunzione, numero di assunzioni, orari e dopo training.
La miscela di sostanze da somministrare può essere assai complessa, composta da anche più di dieci sostanze, e può variare nella composizione percentuale e nei singoli componenti da momento a momento, ad esempio alla mattina e al pomeriggio e alla sera.
Si deve lavorare sui ritmi circadiani, cercando di rispettare la fisiologia normale dell'atleta, e per questo si usano dei preparati di melatonina metilata e associata con acidi deboli, che sappiamo avere effetti particolari e peculiari su alcuni atleti almeno, non su tutti, ma si tratta spesso di provare e fare tentativi e test.

Non esistono regole identiche per tutti, almeno non quando si cerca l'eccellenza: se vogliamo incrementare la massa secca, senza acqua, è chiaro che gli steroidi sono indicati genericamente per tutti, ma se poi dobbiamo ottimizzare le prestazioni sul campo, la faccenda è tutta differente.
Ad esempio: dopo che un velocista si è costruito un fisico ben potente e con muscoli notevoli, resta da vedere quanto vantaggio ha tutto questo incremento di massa muscolare secca sulla sua velocità finale in competizione.
Qui occorre lavorare di tecnica e capire le caratteristiche singolari dell'atleta, non basta più il semplice banale incremento di massa. Un velocista per chi ci ha lavorato, sa che è essenzialmente legato ad una dote naturale, genetica e costituzionale, difficilmente ottenibile con il solo allenamento e volontà. E' anche estremamente difficile allenare la velocità, nel senso che si può cercare di far raggiungere all'atleta le sue potenzialità massime di velocità, aiutandolo a vincere il senso di paura e di dolore quando l'organismo manda indietro dei messaggi di disagio e dolore, nausea e squilibrio, quando si inizia a lavorare sulla velocità.
Molti ragazzi e ragazzine mi hanno spesso detto di sentirsi spaventate quando si spingono al massimo delle loro capacità di frequenza di passi e ampiezza, come una specie di treno che non riescono quasi più a fermare, pur provando dolore in tutto il corpo (si tratta spesso di dolori da tensione muscolare e da tensione viscerale, interni).

Qualsiasi allenatore o coach, anche i trafficoni, sanno che esistono fibre muscolari lente e veloci, (a contrazione lenta o veloce), e che esistono delle metodiche di allenamento per aumentare quelle veloce, cioè quelle che permettono l'esplosività necessaria nelle gare di velocità.


Cerco sempre di far abituare i ragazzi alla velocità in modo progressivo e per piccole frazioni di tempo: li faccio correre per 50 metri, dico di aumentare la velocità, poi di andare al massimo, per poi ridurre subito la velocità e mantenerla per completare i 12s dell'esercizio.
Questo sistema li abitua ad assuefarsi alla velocità, rendendola meno spaventosa e dolorosa, fino a permettere di mantenere una velocità di punta per almeno 6 secondi senza particolari dolori o sensazioni strane. Dico sempre che devono arrivare a tenere quella velocità senza difficoltà, direi quasi senza sforzo e devono poi essere insegnate delle tecniche per mantenere i muscoli della schiena e del collo ben rilassati e tonici, perché non si corre con le spalle e il collo e le braccia.
In genere li faccio legare e correre con le mani legate dietro la schiena, in modo da permettere al cervello di capire che sono le gambe che devono fare il lavoro, il resto può starsene tranquillo.
Quando il cervello si è abituato a far lavorare le gambe da sole, si inizia a insegnare la metodica di corsa, la meccanica del passo e della successione dei passi, l'alzamento delle ginocchia che è fondamentale per aumentare ampiezza e velocità.

Quando si è ottenuta una dinamica di corsa giusta, si inizia a lavorare con i pesi e contro pesi, cioè si fanno indossare delle cavigliere che aumentano il peso della gamba, poi si fanno fare corse con le cinture di legatura, per mantenere l'assetto corretto di corsa e avere un peso di carico da trainare, insomma, tutti i movimenti devono essere caricati dinamicamente, oltre che in palestra con pesi e macchine, altrimenti si creano dei bellissimi fisici che poi corrono come lumache.
Gli elastici a resistenza variabile sono fondamentali per raggiungere questa dinamica di corsa e di potenza, senza appesantire però la falcata, senza abbattere la cadenza naturale di corsa e qui occorrono degli apparati adeguati per metterla in pratica.
Un atleta della velocità non ha bisogno di ore di palestra e di corse per ottenere risultati eccellenti, bastando un ottimale programma di suddivisione di carichi di allenamento sia sulla forza che sull'elasticità, obiettivo che è fondamentale per il miglioramento dei tempi.
Se guardiamo gli atleti che raggiungono i tempi migliori, si nota che almeno alcuni di essi li ottengono con un mix di potenza, forza bruta ma anche di elasticità, cioè di reattività muscolare non esplosiva ma di continuità: sembrano quasi non fare uno sforzo tremendo e di fatto è così.

Per come la vedo io, anche senza uso di sostanze dopanti illecite,si possono conseguire ottime prestazioni nella velocità, con pratiche e metodiche adeguate e uso di mix di sostanze non prettamente illecite, né pericolose o con effetti collaterali negativi.
Anche atleti non ipermuscolati possono raggiungere punte di velocità notevolissime, senza invidia per i soliti velocisti dal fisico tipo toro.
Nella velocità prolungata, come 400m, direi che poi possedere un fisico molto asciutto e ben equilibrato è meglio dell'iper muscolato, che si porta dietro un carico muscolare che non serve.

Nel settore dei salti, l'esplosività necessaria è sicuramente favorita da una coppia di muscoli agonisti e antagonisti ben trofica ma la tecnica è fondamentale, altrimenti la pura potenza di stacco non vi farà saltare il lungo o in alto oltre determinate misure. Semmai, in queste gare sono utili tipi di sostanze che annientano il senso di inibizione e di nausea di fronte ai vari tentativi durante la prestazione.
Ad es. le amfetamine o simil amfetamine, sono sostanze che pur vietate nello sport, appianano il senso di ansia e scoramento che l'atleta prova quando si deve confrontare con prestazioni massimali.
Non sono eccitanti che di per sé migliorano la prestazione ma semplicemente annullano il senso di paura e di scoraggiamento di fronte alle prove, che nei salti è spesso paralizzante.
L'alternativa è l'impiego di una serie di tecniche ultra rapide di autocondizionamento, o autoipnosi veloce, in grado di ottenere effetti simili senza violare regole. Non tutti gli atleti le tollerano o sono capaci di avvalersene nel miglior modo.
Blanke Vlasic l'ho vista saltare molte volte e in molti momenti della gara si copriva la testa con un asciugamano e se ne restava immobile, in attesa del suo turno. Ho pensato che utilizzasse questi momenti per isolarsi dall'ambiente e dal contesto di gara, in una forma di autoipnosi consapevole o meno, non sono in grado di dirlo.
Ma esistono anche metodiche di autoipnosi più rapide e veloci, come quella che insegno a praticare:
Autoipnosi dinamica.
Questa metodica permette all'atleta di praticarla in qualsiasi momento della sua prestazione, dall'attesa del turno al momento del caricamento, persino durante l'esecuzione, in quanto implica una dissociazione molto lieve e veloce, per quanto tremendamente efficace.
Il risultato è una mente più lucida, una attivazione migliore, una risposta più rapida ed efficace e una concentrazione ottima durante la performance. Come si vede, quasi tutto quello che si ottiene con stricnino derivati e con eccitanti vari, tipo caffeina, per me da evitare.

I derivati della caffeina e teina, è vero che aumentano la concentrazione e altro ancora ma hanno effetti negativi sulla reattività muscolare e sulla ritmica cardiaca e respiratoria, almeno in alcuni atleti, quindi lascerei perdere. Ci sono altre sostanze che si possono tranquillamente utilizzare con ottimi effetti sulla concentrazione e sull'umore, senza effetti negativi sulla coordinazione e flessibilità muscolare.
Agli atleti del settore salti e lanci ho sempre aggiunto dosi lievi di antinfiammatori perché ci sono una serie di motivi che ne impongono l'uso, a parte che non sono illeciti e non dopano, almeno così dicono, mentre per me posso dire che utilizzati in certi modi conseguono effetti notevoli sui training giornalieri e anche sulle singole prestazioni.